Fuoky e Korall: Missione Terra

Mi offro per la pet therapy

Passò ancora del tempo. L'atmosfera si era davvero rilassata dopo il compleanno di Korall e questo non poteva che farmi sentire meglio. Anche Fuoki sembrava sollevata. Vedere Korall contenta aveva fatto bene a tutti quanti: Michael sorrideva più spesso adesso e si vedeva che era più tranquillo.

Quella mattina infatti fu lui a svegliarmi. Quella notte ero rimasto sveglio fino a tardi per perfezionare il mio sensore per i mostri. Avevo la sensazione che ne avremmo incontrati parecchi nel labirinto e gli incubi di Michael - grazie ai miei sensi sempre all'erta lo sentivo spesso svegliarsi anche lui in preda agli incubi - me ne davano la conferma.

Certo, forse erano solo una proiezione delle sue paure, ma dopo che aveva trovato Korall grazie a quell'incubo prendevo i suoi sogni molto sul serio. - Simba - ormai mi chiamava sempre così e la cosa non mi dava fastidio. Dopo tutto io lo chiamavo "principino" per dargli fastidio, quindi potevamo considerarci pari. - Sveglia.

Mugugnai infastidito. La testa mi faceva male dopo la notte insonne. - Ma che ore sono?- Michael si voltò verso il suo letto per cambiarsi e lanciò un'occhiata al suo orologio. - Più o meno le undici. - si sedette sul letto per mettersi le scarpe. Doveva uscire? - Non ti avrei svegliato, ma io e Fuoki dobbiamo andare a vedere una cosa sul labirinto. Meglio che tu rimanga con Korall.

Perché io? Michael sarebbe stato la scelta migliore, dopotutto Korall avrebbe potuto avere una crisi e io non avrei saputo come aiutarla. - Non potrei andare io con Fuoki? - ribattei infatti mettendomi a sedere. Ah, che mal di testa! - Korall potrebbe avere una crisi, io non so come aiutarla.

Michael sospirò e dalla faccia che fece l'idea di lasciarla non piaceva neanche a lui. - Fuoki dice che Korall deve imparare al calmarsi da sola - mi rispose con tono teso. Si alzò e si passò una mano nei capelli. - Non ne sono molto entusiasta, ma ha ragione. Quando torneremo a casa non potrò passare la notte con lei. Dovrà cavarsela da sola ed é meglio che cominci subito.

Aveva ragione. Pensavo anch'io che Korall dovesse imparare a cavarsela da sola, ma l'avevo sentita spesso avere gli incubi. Non era facile per lei calmarsi nemmeno con Michael, non credevo affatto che fosse pronta ad affrontarlo da sola. Ma era necessario che procedesse per gradi, cercando di cavarsela anche con Fuoki e con me.

- Be', penso abbia bisogno di tempo per riuscirci - replicai. Michael annuì e si avvicinò per darmi una pacca sulla spalla. - Korall é sveglia, sta guardando la tivù - mi informò rivolgendomi un piccolo sorriso. Sembrava leggermente sollevato e sospettai che una piccola parte di lui fosse contenta di prendersi una pausa da Korall. Ripensandoci, non so se sarei stato capace di resistere così a lungo. - Io e Fuoki dovremmo tornare dopo pranzo, mangeremo fuori.

Il pensiero di loro due soli seduti ad un tavolo mi diede un senso di stranezza. Ora che ci pensavo, Michael e Fuoki erano raramente da soli l'uno con l'altra. Mi era capitato spesso di rimanere solo con Korall perché Fuoki passava molto tempo nella stanza delle pozioni e Michael non aveva smesso di allenarsi, ma di solito loro due si tenevano a distanza, sopratutto dopo che Korall aveva cominciato ad avere gli incubi.

- Che cosa cercherete, esattamente?- volevo sapere anche perché non fosse necessaria la mia presenza, in verità mi rodeva un po' che mi avessero relegato al ruolo di babysitter. Ci spostammo in salotto, dove Korall stava leggendo un libro avvolta nelle coperta.

Si prese una mela e se la lavò. - Fuoki vuole vedere come funzionerà la collana nel labirinto - mi spiegò. Notai che teneva lo sguardo basso sulla sua mela, come se la fame gli fosse improvvisamente passata. Il labirinto era sempre un tasto dolente per lui. - Abbiamo preferito andare senza Korall, non vogliamo che si spaventi e potremmo incontrare dei mostri. Di certo non può rimanere qui da sola.