Mi risvegliai completamente stordita. Provavo dolore, tanto dolore. Il corpo bruciava, bruciava e bruciava, avevo la forte sensazione di sentirmi come se fossi avvolta da tante fiamme, fiamme alte, fiamme che non volevano spegnersi. Non riuscivo a muovermi, i miei occhi non volevano proprio saperne di aprirsi, potei, però, sentire una mano fredda accarezzarmi la testa dolcemente. Piano piano riuscì a riacquisire completamente i miei sensi, la mia vista iniziò a mettere a connettersi con la testa, il corpo rilassato e la mente vuota.
Mi trovavo sul letto di camera mia, Argon, il Re, si trovava seduto su una sedia proprio accanto al letto. La mano che mi stava accarezzando apparteneva a lui. Mi rilassai subito sapendo almeno che nessuno mi aveva rapita o altro, ma comunque fu prevedibile domandarmi cosa fosse successo. Non riuscivo a ricordare nulla dei minuti precedenti, o forse addirittura ore precedenti...- Avevi detto di essere triste.
Svoltai lo sguardo dalla finestra davanti a me al volto del Re.
- Quel tè che ti ho fatto bere serviva per svuotare quella tua stupida testolina da tutti i pensieri brutti e cattivi che ti passavano per la mente.
Un sorriso angosciante si fece spazio sul suo volto. Trovava divertente il fatto che per colpa sua adesso dei dolori mi tormentavano il corpo? Quel tè che mi aveva dato, lo aveva forse avvelenato? Perché lo ha fatto? Sta forse cercando di mettere in atto qualche suo piano per-
- Ehy ehy calmati.
Afferrò la mia mano sfiorandola con le sue labbra.
- È tutto finito, non c'è bisogno che continui a stressarti ancora di più, non ho fatto nulla. Su ora andiamo, ho una sorpresa per te giù nel salotto!
Uscì dalla porta rimettendosi alla mano destra, quella con cui fino a poco fa mi stava accarezzando, il suo guanto nero per poi alzarsi dalla sedia e avviarsi verso l'uscita con una risatina quasi...sadica? O almeno così pensavo che fosse, il mio udito non sembrò ancora del tutto stabile.
Mi misi seduta sul letto portando le ginocchia al petto, volevo andarmene, dovevo andarmene. Eppure, un lato della mia mente continuava a pensare ad una sola cosa, lui nonostante tutto, è rimasto accanto a me finché non mi sono svegliata, ho continuato a percepire una presenza accanto a me per tutto il tempo nonostante fossi svenuta quindi persino incosciente di ciò che si trovava attorno al mio corpo, eppure la sentivo, lo sentivo accanto a me. Si è preso cura di me, lo notai dagli asciugami impregnati d'acqua fredda sul comodino. Con molta sorpresa, mi si stampò un sorriso sul viso. Dopotutto, quel tè aveva fatto il suo lavoro, mi sentivo più tranquilla adesso, felice, come se fosse il mio compleanno. Sospirai. Magari per adesso potrò lasciare in sospeso tutti i miei piani di fuga, e poi l'idea di essere Regina stava quasi cominciando a piacermi, anche se ancora non mi sentivo degna di quel titolo a causa del mio aspetto, del mio andamento, del mio modo di comportarmi con il Re, a lui non sembra dare fastidio il mio atteggiamento nei suoi confronti ma sento come se ci fosse un legame strano tra di noi, il fatto che non riesca a capire i suoi pensieri, ma lui può benissimo sentire o leggere i miei, che legame c'è fra queste due cose? In che abisso sono caduta?. Portai il peso del mio corpo fuori dal letto cercando di non cadere nuovamente su di esso, camminavo zoppicando e il pavimento lucido sotto di me per un attimo mi è sembrato un grande buco in cui potevo facilmente cadere e non ritornare più. Stavo per dirigermi alla porta quando sentì uno strano vocio dietro le mie spalle. Un sussurro femminile, una risata mischiata ai suoni delle tende che si muovevano a causa del vento forte. Mi girai di scatto pensando che ci fosse qualcuno nella stanza, eppure i miei occhi non riuscirono a intravedere nulla, l'unica presente nella stanza ero io, non mi sentivo osservata, non percepivo nessun'altra presenza attorno a me. Sarà un altro degli effetti dato da quel tè, pensai. Lasciai tutto alle spalle e mi diressi fuori in giardino di corsa.
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{❦︎𝑌𝑜𝑢𝑟 ℎ𝑒𝑎𝑟𝑡 𝑖𝑛 𝑚𝑦 𝑐ℎ𝑎𝑖𝑛𝑠❦︎}
Fantasy"𝐿𝑢𝑖, 𝑅𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑒, 𝑏𝑟𝑎𝑚𝑜𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒. 𝐿𝑒𝑖, 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑙'𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑝𝑜𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎 𝑎𝑑 𝑎𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑝𝑢𝑟 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒...