Una settimana dopo la proposta di Argon, una settimana era già volata via ed io non potevo che essere più contenta di così. Nei precedenti giorni non ho fatto altro che festeggiare con i componenti della corte e passare lunghe serate in compagnia di Argon, nella foresta, nel Regno, in mezzo ai roseti, a letto. La sua passione mi trafiggeva giorno per giorno, facendomi danzare nel bel mezzo di quei sentimenti tanto profondi quanto dolci. Per l'intera Cattherdal era un momento di gioia, una gioia immensa per i cittadini vedere il Re mano per mano con la sua futura sposa camminando a testa alta, senza più nascondersi in un castello pieno di odio dove il passato scorreva per le mura. Adesso è diverso, Argon stava iniziando a non dare più di tanto peso a quelle povere creature, a quei piccoli angeli che sono rimasti in debito con lui per anni, per secoli, le loro tombe potevano riposare in pace, per adesso. In quegli stessi giorni, Nebula diventò come una seconda madre per me, dandomi consigli su come farmi notare da Argon in tutte le mie sfumature ben sapendo che da sola non sarei mai riuscita nemmeno a passare una notte tanto intima con lui. Pensavo di essere solo un disturbo per Nebula, ma poi iniziai a notare che lei stessa veniva ogni mattina di soppiatto in camera per farmi preparare al meglio e nel mentre che mi pettinava i capelli con la sua spazzola d'argento mi raccontava delle sue scarse avventure amorose con uno dei sovrani che fino a quel momento non conoscevo così tanto bene. Ivlis, Sovrano di Knox, un Regno lontano miglia da qui, il regno dei quattro elementi naturali, fuoco, acqua, terra e vento. A giudicare dal suo titolo può sembrare qualcuno di davvero potente, ma Nebula negò questa mia stessa affermazione dicendo che se lei ed Argon possedevano il novantasette percento della loro forza, Ivlis ne aveva solo il settanta percento, diciamo che con qualche sforzo in più prima o poi sarebbe arrivato anche lui al loro livello, prima o poi mi ribatté la Regina.
Ed ora sono qui, seduta sulla piccola sedia della mia toeletta osservando il mio riflesso allo specchio coperto dai raggi del sole che entravano dalla finestra accanto aperta mentre le sue tende rosse fluttuavano per aria. Per la prima volta mi sembrava finalmente di aver iniziato a togliermi tutta quella preoccupazione di dosso, i miei lineamenti erano morbidi e tranquilli, i capelli sciolti leggermente scompigliati si muovevano facendomi aggiustare la frangia ogni minuto che passava. Chiusi gli occhi per un istante pensando a quanto fossi felice per davvero adesso, a quanto speravo che tutti questi momenti potessero non finire mai. Due mani si appoggiarono alla mia figura, una si trovava salda sulla mia spalla mentre scendeva lentamente facendo abbassare con sé quello strato di stoffa in modo da scoprire la pelle nuda, l'altra accarezzava i miei capelli dal basso verso l'alto facendomi rilassare. Quel tocco, Argon.
- Raramente ti godi il mio tocco senza saltare per la paura, qualcuno è per caso di buon umore?
Sussurrò l'ultima frase al mio orecchio facendomi rabbrividire e contemporaneamente riprendermi dal mio stato di beatitudine in cui mi aveva imprigionata.
- Ormai penso di essermi abituata alle tue improvvise comparse, sto iniziando a conoscerti mio caro Re.
- Vedremo mio cara Reginetta, presto ci saranno nuove esperienze per te d'affrontare, e fidati, non ti ci abiterai affatto.
Disse nuovamente al mio orecchio in modo canzonatorio, ma questa volta potei sentire il suo fiato, il suo respiro sul mio collo e sulla mia spalla, gesto che mi fece chiudere gli occhi per quanto mi faceva stare bene. Per me quelle erano delle vere e proprio coccole e Argon non perdeva mai l'occasione per procurarmene in ogni momento.
- Ti senti pronta per il grande giorno?
- Più che pronta, per la prima volta sto iniziando a percepire qualcosa di nuovo in me, nuove emozioni, nuovi tratti della mia personalità che prima non pensavo nemmeno di poter cacciare fuori, è tutto questo è anche grazie a te.
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{❦︎𝑌𝑜𝑢𝑟 ℎ𝑒𝑎𝑟𝑡 𝑖𝑛 𝑚𝑦 𝑐ℎ𝑎𝑖𝑛𝑠❦︎}
Fantasy"𝐿𝑢𝑖, 𝑅𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑒, 𝑏𝑟𝑎𝑚𝑜𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒. 𝐿𝑒𝑖, 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑙'𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑝𝑜𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎 𝑎𝑑 𝑎𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑝𝑢𝑟 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒...