.𝑉𝑒𝑛𝑡𝑖𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒.

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Fu il rumore di piccole gocce d'acqua a risvegliarmi. Piccole gocce che lentamente ricadevano su una pozzanghera accanto alla mia testa. Sentivo caldo, un calore confortevole in cui cercai di stringermi all'interno per cercare di non sentire quel vento gelido che mi sfiorava il collo.

- A quanto pare la Reginetta si è svegliata.

Un sussurro arrivò alle mie orecchie, una voce roca che mi accarezzò la pelle facendo sì che un brivido mi percorse tutta la schiena. Aprì gli occhi facilmente osservando che attorno a me si trovava solo buio, luce oscura che mi avvolgeva, che ci avvolgeva. Argon mi accarezzava le guance con quel suo tocco lento e caldo.

- Sembra un coniglio indifeso.

Sussultai sentendo una voce stridula accanto a me.

- Malleus insomma!

Urlò bisbigliando Argon tenendomi stretta a lui mentre cercavo di riprendermi dallo spavento. D'improvviso la testa girò e i ricordi riaffiorarono dalle tenebre come un raggio di luce. Gizaira, Nebula, la perdita dell'udito e la mia caduta. Cos'è successo dopo? Argon si sarà buttato nella voragine? E allora Malleus che ci fa qui? Dove sono gli altri?

- Quella voragine ci ha presi tutti.

Iniziò Argon avendo letto i miei pensieri.

- E Malleus è stato sotto la tua gonna tutto il tempo per godersi lo spettacolo in prima fila.

Spalancai gli occhi per la sorpresa e l'imbarazzo che provai. Guardai male Malleus per poi sentire un flebile sbadiglio alle mie spalle.

- Oh ma guarda, riccioli d'oro si è svegliata.

Mi girai non capendo a chi si riferisse l'animaletto vedendo alle mie spalle l'unica persona che ormai mi sembrava aver di aver dimenticato dalla mente. Lionel, disteso per terra con un braccio legato ad una catena attaccata al muro, i suoi vestiti erano malridotti e piccoli graffi si trovavano sul suo viso, i suoi occhi verdi erano socchiusi e dei lamenti incomprensibili uscivano dalle sue labbra. Voltai lo sguardo, una luce poco avanti da noi illuminò una seconda figura, a quanto pare anche Nebula è caduta, forse già sapeva che sarebbe successo tutto questo. Mi avvicinai lentamente a lei cercando di mettere a fuoco la vista quando un dettaglio alquanto inquietante mi fece indietreggiare immediatamente. Non portava la maschera.

- Aspetta, fa' fare a me.

Argon si posizionò tra me e Nebula inginocchiandosi davanti a lei che, accasciata sul pavimento freddo con gli occhi chiusi, respirava pesantemente, come se la maschera fosse la sua unica fonte di vita e senza di essa non poteva andare avanti. Argon strappò un pezzo di stoffa dalla gonna della Regina e lo impregnò in un secchio pieno d'acqua per poi legarlo intorno ai suoi occhi.

- Non sarà come la tua cara maschera, ma almeno non rischierai di fare del male a nessuno.

Sorrise teneramente mentre si stendeva accanto a Nebula accarezzandole il volto. Per un attimo spalancai gli occhi alla vista di quella scena, cercavo di convincermi che fosse una cosa normale, si conoscevano da tanto tempo, era normale, doveva essere normale. Sentì un rumore vicino a me e dall'altra parte della stanza Malleus stava fluttuando intorno a Lionel cercando molto probabilmente di svegliarlo ma il biondo sembrò non farci caso alle attenzioni della piccola creatura, così la vidi venire verso di me. Poggiai la schiena su quelle fredde e screpolate mura portando le gambe al petto, Malleus si mise in braccio a me e lo strinsi forte, emanava un calore simile a quello che ho provato appena sveglia, così confortevole che iniziai piano piano a chiudere gli occhi con di fronte il mio Re che si avvicinava sempre di più al volto della sua amica, poco dopo crollai nuovamente nel sonno.

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