Per giorni ho cercato Vinnie, ho spiato la sua finestra ininterrottamente, ma le persiane sono rimaste sigillate tutto il tempo, e anche le scale d'emergenza del college sono rimaste spoglie di lui.
Dopo il nostro giro in macchina non l'ho più visto, mi sento in modo strano e una brutta sensazione mi appesantisce lo stomaco. Sembrava scomparso, ma ora eccolo lì, appoggiato al muro nei corridoi, la sua gamba oscilla su e giù in modo irrequieto, mentre stringe involontariamente il suo labbro inferiore tra i denti, è così attraente quando lo fa e non se ne rende nemmeno conto.
Sembra troppo impegnato a leggere qualche messaggio, per porre attenzione al mondo intorno a lui. Infatti, non si accorge di una ragazza, che per sbaglio gli inciampa addosso, facendogli cadere il cellulare dalla mano.
«Hey! Guarda dove cazzo vai!» grida, alzandosi subito dopo aver recuperato il suo telefono, incontrando gli occhi della studentessa.
Non appena i loro sguardi si incrociano, la sua espressione tesa muta in una maliziosa. Dalla rapidità in cui i suoi lineamenti spigolosi sembrano ammorbidirsi, ho l'impressione che i due possano conoscersi già, e il fatto che lei sia così bella da farlo rilassare, mi spaventa parecchio.
«Oddio, Vin! Scusami, non l'ho fatto di proposito.» le mani piccole sono attaccate sul petto di Vinnie, il quale ha le dita sulla sua vita, troppo vicina a lui.
Non lo fare, ti prego.
«Oh, tranquilla.» la bacia, velocemente, sulle labbra, poi sul collo e sulla mascella.
Un po' come se volesse difendermi, il mio cervello mi estranea da tutto, facendomi smettere di ascoltare quella ridicola conversazione, ha innalzato un muro invisibile tra me e le due figure che in questo momento vorrei separare a tutti i costi.
Non posso che restare ad osservare, con una parte dentro che si è lacerata di nuovo, nonostante io gli avessi chiesto di non farlo.
«Sto parlando con te, Alyssa.» rotea gli occhi, trovandomi distratta.
«Jackson, aspetta un attimo!» sbotto, l'ansia mi sta assalendo, i battiti cominciano ad accelerare e lo stomaco comincia a far male, a causa del forte senso di pressione imposto su di esso. Mi capita spesso, ma non mi abituo mai.
Come un'idiota, me ne sto in disparte a guardare da lontano un'altra provarci con il ragazzo che amo, o almeno, questo è ciò che ho sempre creduto, un sentimento così forte lui non se lo meriterebbe.
Cosa mi aspettavo? Pensavo che per una volta sarebbe stato diverso, ma mi sono comportata per l'ennesima volta da stupida.
Lo vedo allontanarsi da quel punto specifico, trascinandosi dietro la sua nuova preda. Un attimo dopo, mi passa accanto, rivolgendomi un'occhiata fugace.
Non riesco a vedere niente sul suo viso, il vuoto totale, ma spero di trasmettere tutta la mia delusione, con il mio.
«Perché sei così strana?»
«Devo andare in bagno.» mi avvio, lasciandomelo alle spalle con velocità, ma non sembra lasciarmi andare così facilmente.
«Ti aspetto fuori allora, basta che tu mi dica cosa ti è successo all'improvviso.» insiste ancora, Jackson.
«No, per favore, voglio restare sola.»
Mi blocca il polso, evitando che io possa aprire la porta. «Assolutamente no.
Prenditi del tempo per calmarti, ti aspetto qui.» mi bacia la fronte, per poi piazzarsi contro un armadietto, accanto ai bagni femminili.
Mi scalda il cuore il fatto che voglia prendersi cura di me, ma la vergogna mi pervade, mi sento umiliata.
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Deceptive
Romance"Sono io, quei petali, e lui le mie spine; nonostante si fosse ostinato a tagliarle, loro faranno sempre parte di quella rosa, rendendola più forte e solo più bella." Alyssa Evans è una ragazza di diciannove anni, coraggiosa e dal cuore buono. Vinni...