Sono passati giorni dall'inizio dei corsi e mi sembra già di essere in un loop, i giorni si ripetono e vanno avanti sempre allo stesso modo.
Jackson e Sophie mi tengono compagnia passando quasi tutta la giornata con me, ogni tanto anche io e Jacob ci incontriamo durante la pausa pranzo, eppure l'unica persona che mi fa alzare al mattino con la voglia di correre al college è quello stronzo che mi ritrovo come vicino di casa.
Ho scoperto di frequentare alcuni corsi insieme a lui, ma puntualmente nel bel mezzo della spiegazione sgattaiola fuori dall'aula per fare chissà cosa.
Io vorrei non impicciarmi degli affari altrui, ma la mia curiosità vince su tutto quando si tratta di Vinnie.
È da quando sono arrivata che più lo fisso e più noto qualcosa di strano in lui. Stamattina sul suo volto non riesco a percepire il nervosismo a cui sono abituata, ma solo tanto dolore e angoscia, nei quali nasconde un pizzico di preoccupazione.
So che sta cercando di nascondere la sua sofferenza attraverso un atteggiamento spavaldo, ma io ho imparato a capirlo osservandolo da lontano, perché è così che lo amo, da lontano.
Perciò in questo momento mi ritrovo a scoprire nuovi angoli di questo college solo per cercarlo.
Al liceo saltava il pranzo per rimanere da solo, vedo che non ha perso il vizio di cercare i rifugi più isolati per emarginarsi.
Mi chiedo il motivo di così tanta estromissione dalla società. Se riuscisse a gettare fuori la sua rabbia repressa non si ritroverebbe solo, so per certo che ha innalzato quattro mura intorno a sé per non farsi avvicinare dalle persone, eppure non capisco perché.
Fatto il giro sul retro, mi avvicino a delle scale di emergenza e lo vedo proprio lì, seduto sulla seconda rampa per non farsi notare dai passanti.
I miei occhi si poggiano sulla sua mascella squadrata, forma perfettamente un angolo di novanta gradi.
Una canna è poggiata tra le sue labbra rosee, aspira lentamente il fumo e lo trattiene in bocca godendone la sensazione di spensieratezza. I suoi capelli color miele sono spettinati sulla sua testa a causa del leggero vento di inizio ottobre.
Quei ricci scombussolati si posano morbidamente sul suo collo e ai lati del suo viso. Sul naso dritto si poggiano degli occhiali da sole neri, ultimamente non smette di indossarli, per quanto possa darmi fastidio che anche solo un millimetro del suo incantevole viso sia coperto, lo fanno apparire estremamente sexy.
Di seguito la mia attenzione viene catturata dal suo corpo fasciato da un paio di pantaloni cargo e una canotta nera con stampa colorata. Grazie ad essa le sue muscolose braccia sono scoperte, tutti i suoi tatuaggi sono messi in mostra, cerco spesso di interpretarli e capirne il significato, ma una persona così enigmatica non l'avrebbe di certo reso evidente agli altri.
Non mi nota fino a quando non mi siedo accanto a lui, sobbalza nell'attimo in cui si accorge della mia presenza.
«Che stai facendo Vinnie?» gli domando con tono rabbioso, odio vederlo rovinarsi in questo modo.
«Non si vede?» alza gli occhi al cielo sbuffando.
«Devi smetterla di fumare quella roba, ti fai solo del male.»
«E tu devi smetterla di comportarti come se fossi mia amica.» sputa, con tutta la cattiveria che ha in corpo.
«Siamo cresciuti insieme, non la smetterò di preoccuparmi per te Vinnie.» mi allontano da lui, seppur rimanendo seduta accanto a lui.
Seppur meschine, le sue parole non cambieranno proprio niente.
Conosco Vinnie da quando ero solo una bambina e anche se un giorno smetterò di amarlo, non riuscirò mai ad essergli indifferente.
«A nessuno importa di me, inizia a farlo anche tu.»
Finalmente si volta per guardarmi in faccia, nonostante i suoi occhiali scuri riesco a scorgere un segno proprio sotto al suo occhio destro.
«Levati gli occhiali.» esclamo decisa, ho bisogno di capire di cosa si tratta.
«A chi credi di dare ordini, ragazzina?» scatta all'in piedi girando velocemente la testa.
Mi sembra ovvio che io abbia scoperto qualcosa che non vuole far vedere, ma è troppo tardi e non lo lascerò andare via.
Porto tutto il peso sulle punte dei piedi e mi innalzo verso di lui spostando gli occhiali dal suo viso.
Il suo occhio è completamente viola ed è a malapena aperto.
Lo guardo sconcertata, un misto di timore e shock si fa spazio dentro di me.
«Ma cos'hai fatto?!» accosto la mia mano al suo zigomo.
Le sue dita si appoggiano sulla mia spalla, poi strisciano lungo il mio braccio lasciando la pelle d'oca su di me, fino ad arrivare al mio polso, che stringe per evitare che io possa toccarlo.
Temo che il cuore possa uscirmi dal petto in questo momento.
«Forse non l'hai capito, ma devi lasciarmi solo. Niente di quello che succede nella mia vita ti riguarda, lasciami in pace cazzo!» scioglie bruscamente la presa su di me e va via, abbandonandomi ancora una volta a me stessa.
Avvolgo il mio polso con una mano e accarezzo la parte diventata rossa con l'indice.
Se prima sospettavo qualcosa, adesso non posso far finta di nulla. Non lascerò che si distrugga, voglio aiutarlo, voglio che si apra e trovi un minimo di conforto perché tutto quello che il mio cuore vuole è donargli serenità.
E forse non ci sarebbe neanche bisogno di lottare per lui, perché io lo so che sto andando a sbattere contro un filo spinato che mi pugnalerà il cuore più e più volte, ma per lui continuerò a lottare, anche se questo significa essere trafitta in due.
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ciaoo🤍
come state? io sono sommersa dallo studio, voglio morire
cosa pensate sia successo all'occhio di vinnie? 👀tiktok: alisswattpad
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Deceptive
Romance"Sono io, quei petali, e lui le mie spine; nonostante si fosse ostinato a tagliarle, loro faranno sempre parte di quella rosa, rendendola più forte e solo più bella." Alyssa Evans è una ragazza di diciannove anni, coraggiosa e dal cuore buono. Vinni...