Non riuscivo a capire perché si ostinasse così tanto. Mi faceva incazzare e allo stesso tempo, il suo comportamento, mi spronava a non smettere di stuzzicarla, perché quando accadeva, si lasciava sfuggire, senza accorgersene, di mostrare, in realtà, un certo interesse per me.
Eravamo appena entrati in macchina dopo una giornata passata al Festival. Giornata in cui a stento ci eravamo scambiati la parola o meglio fino a quando lei non aveva ribadito di nuovo che voleva stare alla larga da me.
«Stanca?»
Si girò verso di me, evidentemente, sorpresa che le stessi parlando «Un po', lei?»
Se non avrebbe smesso di darmi del lei, non le avrei rivolto più la parola e stavolta a tempo determinato.
«Anche io» risposi, accennando un piccolo sorriso di circostanza.
Accesi il motore e per placare quel silenzio assordante, azionai la radio dove suonava "Sweetie" di Carly Rae Jepsen.
We were both headed different ways
Both in a rush, trying to get away
I ran into you-ou-ou
Like a crash of thunder...
Eravamo entrambi diretti in diversi modi
Entrambi di fretta, cercando di scappare
Mi sono imbattuto in te-ou-ou
Come uno schianto di tuono...
Quella canzone calzava a pennello, sembrava descrivere noi che ci eravamo imbattuti per caso in quella caffetteria, e sempre noi che, da quel giorno, cercavamo di scappare in tutti modi da ciò che sentivamo dentro al nostro cuore. Solo che io ero stufo di scappare.
Il tempo del tragitto scorse molto lentamente, parlammo a piccole sillabe e quando nessuno dei due riuscì a dire altro, ci chiudemmo a riccio ognuno nel proprio mondo.
***
Arrivai davanti casa di Chloe che erano appena le undici. Spensi il motore e mi voltai verso lei, scoprendola rannicchiata su ste stessa che dormiva. Le poggiai una mano sulla spalla e la chiamai piano, per svegliarla. Anche se, vederla così, in pace e serena, trasmetteva le stesse sensazioni anche a me. Era bellissima con le guance arrossate e i lunghi capelli sparsi sul suo volto.
«Chloe...» tentai, muovendola leggermente e come risposta ebbi un suo lamento.
«Siamo arrivati».
«Mmm... lasciami dormire» mugugnò, strappandomi un sorriso.
«Lo farei, ma domattina mi grideresti contro» le risposi non resistendo all'impulso di accarezzarle i capelli.
«Non smettere».
Mi scappò una risata «Vuoi che continui?».
«Sì, ti prego» mormorò con la voce impastata dal sonno e io risi perché si stava rivelando la vera Chloe.
«Non vuoi proprio svegliarti vero?»
«Mmmm...»
«Dove hai le chiavi di casa?» questa volta non mi rispose, anzi si raggomitolò ancora di più sul seggiolino. Perciò, fui costretto a cercarle da solo e per fortuna le aveva nella tasca della giacca, altrimenti avrei dovuto aprire la sua borsa e poi sicuramente non l'avrebbe presa bene.
Scesi dalla macchina, girai dall'altro lato e aprendo la portiera, feci scivolare un braccio dietro la sua schiena e l'altro sotto le sue gambe. La sollevai e aprendo il portone, entrai e salii le scale che mi accorsi non erano poche, ma non mi pesarono perché era come sollevare una piuma. Nel frattempo, lei si accucciò completamente al mio petto e mi circondò il collo con le braccia. Il suo respiro mi solleticò la pelle, inutile dire che non mi dispiaceva affatto essere a stretto contatto con lei e con il suo corpicino.
«Vorrei stare così per sempre» sussurrò ad un tratto facendomi arrestare sul posto.
«Come hai detto?» domandai incredulo per assicurarmi che avessi capito bene, ma non disse più niente finché non entrai a casa sua e cercai la sua camera, adagiandola delicatamente sul letto. La coprii e quando fui sul punto di andare via, la sua voce mi fermò.
«Non andare» farfugliò, stringendosi nel lenzuolo.
Sorrisi, ritornai vicino a lei e: «Buonanotte, Peterson» le sussurrai, poggiandole un bacio sulla fronte con la consapevolezza che domattina tutto sarebbe ritornato alla solita normalità. Io che la stuzzicavo e lei che fingeva, o quanto meno, si sforzava di mostrare indifferenza, evitando di ammettere quale era la realtà dei fatti.
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La stella più luminosa sei tu
RomanceIn un mondo dove la felicità si paga a un caro prezzo, Chloe Peterson non sa più come riacquistarla. A 25 anni sa già come ci si sente a sentire il cuore frantumarsi in mille pezzetti, qual è la sensazione di inadeguatezza e come possano far male ce...