«Prima entra tu, così nulla apparirà strano agli occhi degli altri».
«Cosa c'è che non va?» mi chiese accigliata, dopo essersi accorta della mia espressione esitante.
«Stavo pensando... e se invece entrassimo insieme?»
«Cosa?» sul suo viso si dipinse un alone di panico.
«Chloe, rilassati e ricordati di respirare».
«Se ci facciamo vedere insieme, tutti sapranno di noi».
«Sì».
«E questo vuol dire che ci mostreremo come una coppia».
«Sì».
«Come fidanzati».
«Sì».
«Nel tuo repertorio hai a disposizione solo un fastidioso SÌ?» mi chiese infastidita mentre sulle mie labbra affiorava un sorriso.
«Chloe,» pronunciai, prendendole una mano «non c'è nulla di sbagliato nel farci vedere in pubblico, prima o poi dovremmo farlo. Quindi, perché aspettare? A meno che... tu non ti vergogni a farti vedere mano nella mano con me...» lasciai in sospeso l'ultima frase per vedere una sua reazione.
«Cosa? No, assolutamente no. Io non mi vergogno di te. Io non mi vergogno di niente di quello che è successo tra di noi» asserì, facendomi prendere un sospiro di sollievo.
«E allora qual è il problema?»
«Non c'è nessun problema. L'unico problema sono io che negli ultimi mesi mi faccio incastrare sempre dall'ansia, per qualsiasi cosa» mormorò con un broncio.
«E noi mostriamo a quell'ansia di poterla battere!»
Lei mi guardò per un po', come se stesse ragionando sulla cosa giusta da fare, e poi annuì, sicura «Andiamo».
«Andiamo» ripetei anche io, scendendo dalla macchina.
Le ferie erano terminate e oggi si ritornava a lavoro, quindi, visto che avevamo passato la notte insieme, avevo insistito nell'accompagnarla io. Ecco perché ci ritrovavamo nella stessa auto.
Strinsi il mio palmo nel suo, intrecciando le nostre dita e insieme ci incamminammo verso la Book Publishing. Appena fummo di fronte alle porte scorrevoli, ci guardammo e dopo aver ottenuto un cenno affermativo da parte sua, entrammo sotto gli sguardi stupiti di tutti quanti che iniziarono a parlottare tra di loro, osservandoci.
Camminammo, mano nella mano, finché non raggiungemmo il mio ufficio e sentii Chloe buttare fuori l'aria che, per tutto il tempo, aveva trattenuto.
«Respira» le ricordai.
«Vedi ce l'abbiamo fatta» le accarezzai i capelli.
«Già» sorrise.
«Erano tutti sorpresi, soprattutto, la tua simpatica segretaria» disse, facendomi ridere.
«È incredibile quanto tu non la sopporti» dissi divertito.
«Non fa che reclamare le tue attenzioni...»
«Nah».
«E invece sì! Ti salterebbe addosso quella lì» replicò stizzita.
Risi «Io invece credo sia solo una tua impressione».
«Sì, certo!» borbottò, roteando gli occhi.
«Che poi diciamocelo...» pronunciai, attirandola a me. «L'unica che mi salterebbe addosso resti soltanto tu» dissi malizioso, a pochi passi dalle sue labbra che, però, lei allontanò furiosa, facendomi ridere.
![](https://img.wattpad.com/cover/320893979-288-k359524.jpg)
STAI LEGGENDO
La stella più luminosa sei tu
RomantikIn un mondo dove la felicità si paga a un caro prezzo, Chloe Peterson non sa più come riacquistarla. A 25 anni sa già come ci si sente a sentire il cuore frantumarsi in mille pezzetti, qual è la sensazione di inadeguatezza e come possano far male ce...