Di nuovo, senza che potessi oppormi, mi ritrovai circondata dalle sue braccia muscolose. Mancava davvero poco che quella linea di confine, che avevo sempre posto tra me e lui, si spezzasse. E avevo il terrore che, questa volta, non sarei riuscita a sottrarmi, perché quel ragazzo, per quanto burbero e a volte stronzo potesse essere, mi invogliava a volere cose più grandi di me. Adesso, tra le pareti di quell'ascensore, rimasti soltanto noi due, ci ritrovavamo a combattere contro la voglia di volere assaggiare l'uno le labbra dell'altro. In realtà, l'unica che lottava ero io perché lui mi avrebbe già baciata da un pezzo. Il problema ero io. Io che non ero capace di spegnere la vocina fastidiosa che mi diceva di non complicarmi la vita e lasciare tutto com'era. E avrei dovuto ascoltarla perché solo così avrei potuto vivere con una quantità ridotta di problemi. Solo allontanando l'amore da me, potevo vivere una vita, forse, serena, senza quella paura di soffrire un'altra volta. Soltanto evitando qualsiasi tipo di coinvolgimento potevo raggiungere quell'equilibrio che negli ultimi mesi avevo stentato a mantenere.
Con quell'ultimo residuo di ragionevolezza che mi era rimasta, cercai di staccare le sue mani da me, ma la sua presa non me lo permise.
«Non farlo, lasciati andare, Chloe» mormorò con voce seducente, stringendo la sua stretta sui miei fianchi. Ora si che ero completamente andata; sciolta e in balia di mille emozioni che quell'uomo mi portava a sentire in ogni punto del mio corpo. Non trovavo un minimo di razionalità che mi fermasse da quello che da lì a poco mi avrebbe coinvolta in una situazione senza via d'uscita. Neanche quell'angioletto malefico che abitava in un angolino buio della mia mente stavolta mi avrebbe ostacolata.
Quando fui sul punto di ascoltare la ragione, le sue mani continuarono ad accendere un incendio nel mio corpo, a bruciarlo. E a quel punto diventò impossibile interrompere qualsiasi cosa stesse per accadere.
«Ti prego, non farlo se è solo un gioco» sussurrai. E da un lato speravo che dicesse che lo fosse, almeno, mi sarei tolta da quell'enorme guaio. Invece, mi sorprese un'altra volta.
«Con te non è mai un gioco, Chloe. Tu sei come la cioccolata, una tentazione impossibile da evitare. Come i tuoi occhi, rassicuranti e irresistibili. Tu sei irresistibile» lo guardai e gli occhi parlarono soli. Schiusi le labbra e in una frazione di secondo le sue labbra calde e soffici si posarono sulle mie. Fu un bacio lento e piacevole che in poco tempo si trasformò in uno pieno di passione. Mi spinse dolcemente fino a che la mia schiena non toccò la parete dell'ascensore e non smise un solo istante di baciarmi. Le nostre lingue si unirono, danzarono, si cercarono. Non volevo mettere fine a tutto questo. Mi attirò a sé e io portai le mani prima sul suo viso e poi tra i suoi capelli morbidi e ribelli, che incastrai tra le dita. Le sue mani mi stringevano sempre di più, cingendomi la vita e ad ogni suo tocco, ogni punto della mia pelle andava a fuoco. Per la prima volta, dopo tanto tempo, mi ero lasciata andare. Mi ero lasciata andare a lui che, come un fiume in piena, mi aveva travolto, portandomi a rivalutare tante cose a cui negli ultimi giorni non avevo smesso di riflettere un solo istante, perché, ormai, Alex Smith, lo stesso che in questo momento stavo baciando libera da ogni singola cosa brutta, era sempre al centro dei miei pensieri e qualcosa mi dava a pensare che quel posto non l'avrebbe abbandonato tanto facilmente.
Ci sciogliemmo da quell'abbraccio dopo svariati minuti in cui nessuno dei due era riuscito a staccarsi, entrambi con le labbra gonfie e arrossate.
«Sai che non sarebbe dovuto accadere?» tra le tante cose che potevo dire, dalla mia bocca era dovuta uscire proprio quella frase.
«Probabilmente è così, ma mi dici come faccio a resisterti?» mormorò con voce roca tra le mie labbra.
«Non ne ho idea perché è quello che ho cercato di fare io con te, sin dal primo giorno. Ma, a quanto pare, tutto è stato vano» commentai in un sospiro.
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La stella più luminosa sei tu
RomanceIn un mondo dove la felicità si paga a un caro prezzo, Chloe Peterson non sa più come riacquistarla. A 25 anni sa già come ci si sente a sentire il cuore frantumarsi in mille pezzetti, qual è la sensazione di inadeguatezza e come possano far male ce...