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Non era da Mirabelle Asarèen recarsi nell'ala del palazzo che fungeva da libreria reale per delle ricerche

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Non era da Mirabelle Asarèen recarsi nell'ala del palazzo che fungeva da libreria reale per delle ricerche. Né chiedere ai piccoli scribi archivisti, col tono più gentile del suo repertorio, in quale corridoio avrebbe potuto trovare il tomo che le avevano consigliato.

Doveva essere senz'altro sotto l'effetto di qualche ormone o luna particolare che si manifestava solo nella Settimana delle Stelle per interessarsi alla lettura. Altrimenti non si spiegava.

Non che fosse stupida o trovasse difficoltoso leggere favole o miti leggendari, ma si era sempre chiesta perché avrebbe mai dovuto sprecare un pomeriggio a sfogliare vecchi libri ricoperti di polvere, quando avrebbe potuto essere lei la protagonista di quei miti, si sarebbe costruita lei la sua favola.

Evitò con cura il corridoio dove delle giovani cortigiane erano intente a sfogliare dei piccoli libricini rossi, indicanti forse delle potenti fatture d'amore.

Pregò la Dea affinché la sua presenza passasse del tutto inosservata, non avrebbe potuto spiegare la sua visita, senza che le sue reali motivazioni non venissero a galla.

Arrivò alla fine dell'ultimo corridoio, che per l'importanza dei libri contenuti al suo interno, era costantemente bighellonato da guardie prese a giocare a carte, bere e scommettere. Sembrarono tutte prese da un attacco cardiaco non appena la riconobbero. Come dargli torto in fondo. Non aveva più nulla della canaglia in pelle nera che aveva dato del filo da torcere al loro Lord Comandante, si era ripulita ed era una bella principessa con tanto di coroncina in dorate foglie d'alloro a bussare a una piccola porta dalla serratura arrugginita. "Libri antichi" era la scritta riportata sulla bianca insegna scrostata che sovrastava la porta.

《Avanti.》 rispose una voce assonnata.

Mira giro delicatamente la maniglia ed entrò.

L'illuminazione della stanza era scarsa ma si riuscivano a distinguere un soffitto basso, dei pannelli in mogano attaccati alle pareti, un tappeto sgangherato e sfilacciato in lana rossa e una piccola libreria, con quelli che dovevano essere una cinquantina di libri, stretta al centro.

Il giovane Chestmut, seduto a gambe incrociate sul piccolo tappeto, era completamente assorbito dalla lettura di un quadernino.
Non appena la riconnobbe, si alzò bruscamente andando a sbattere la testa.

《Principessa Mirabelle. 》La guardò spaesato.

《Tu leggi? 》Gli chiese più per educazione che reale interesse.

《Sì, Milady. Ovviamente solo quando ne ho la possibilità.》 Un accenno di rossore sulle guance pervinca.

Mira studiò le macchie di muffa e umidità sul soffitto, trovando insolita la scelta di conservare dei libri così preziosi,  che si aspettava di trovare all'interno di teche in vetro, in un ambiente poco salubre.
《La mente è un'ottima arma e i libri sono un valido allenamento. Di cosa parla?》Chiese continuando ad emulare un coinvolgimento, mentre scrutava i ripiani alla ricerca dei titoli.

A winter's tale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora