《Dunque qual'è il motivo della vostra visita?》Gli chiese Mira, prima di allontanarsi da lui e accomodarsi, anche lei, sul divano.
Eòwaldor puntò gli occhi color fondo di bottiglia nei suoi, scuotendo la piccola testolina in segno di disapprovazione. 《Lo ribadisco l'educazione non è davvero un tuo punto a favore, cucciolo di neve.》
Mira sorrise, consapevole della propria sfacciataggine, iniziando, per la prima volta da quando era entrata in quella che veniva definita la prigione "più buia di tutte", a guardarsi intorno.
Notò sorpresa che non era il buio quello che li circondava, ma bensì percorreva le pareti un'immensa notte profonda dove si rincorrevano infiniti corpi celesti, brillanti di luce propria. Riconobbe alcune galassie, prima che il suo sguardo venisse completamente rapito da quello che doveva essere il pavimento.
Una lastra di vetro tanto trasparente quanto sottile, o almeno così le parve, separava i loro piedi da un vero e proprio oceano. Stelle marine dai colori più vivaci, meduse dalle forme e dai movimenti più ammalianti, piccole tartarughine e una moltitudine di pesci nuotavano ignari della loro presenza.Riportò l'attenzione sullo spirito al suo fianco, in attesa come lei di una risposta del generale, rimanendo incantata dalla moltitudine di emozioni che poteva leggere nei suoi profondi occhi. Una spiccava tra tutte, se la sentì addosso,
come se fosse sua. Solitudine, questo era il suo nome.《Un bacio.》La risposta le arrivò dritta, come uno schiaffo in pieno viso.
Un bacio.
Abbassò il viso, pronta a tormentarsi le mani. Sapeva che altre parole, più urgenti e immediate, dovevano essere ascoltate non le sue. Perlomeno non adesso.
《Non sono qui per perdere tempo.》Disse decisa, decidendo di ignorare il commento appena udito. 《Legati a me Eòwaldor, concedimi un assaggio del tuo potere e avrai la libertà che tanto auspichi.》
Puntò il suo sguardo determinato e controllato sullo spirito, continuando ad ignorare volutamente il modo in cui il generale Mikael stava ad osservarla.
Avrebbe ottenuto ciò per cui era venuta, nulla di più e nulla di meno.《Come posso anche solo crederti, cucciolo di neve? Numerose sono state le promesse che ho udito in queste ore e in questi anni. Promesse di libertà, promesse di pace e di collaborazione.》Il gatto scese dal letto con un balzo, andandosi a sedere di fronte ai suoi piedi. 《Parole e intenti nobili, senz'altro. Ma, una volta terminate ed ottenuto il risultato desiderato, resto sempre chiuso in questa prigione eterna. Sottomesso e in servitù.》
Mira annuì, finendo di ascoltarlo con attenzione, prima di alzarsi ed inginocchiarsi al cospetto dello spirito. Sapeva di rompere, così facendo, ogni singola lezione e regola che le fosse stata insegnata ed imposta negli ultimi diciassette anni di vita. Gli Asarèen non si inginocchiavano mai. Non cedevano. Non perdevano.
Erano principi, re e regine. Possedevano il gelo nel cuore e nel sangue. Nessuno era al loro livello, mai. In nessuna circostanza, in nessun'occasione.《Promettimi fedeltà e garantiscimi aiuto Eòwaldor il Vendicatore, ed io Mirabelle Asarèen, Principessa di Taharis, ti renderò libero da questa prigione, a partire da questo momento, lo giuro.》Dichiarò solenne.
Il micio abbassò la testa in segno di rispetto, incredulo di quel gesto, che sua madre, Mira sapeva, avrebbe ritenuto folle e sconsiderato. 《Hai la mia più completa fedeltà e il mio aiuto, Mirabelle Asarèen. La prima Asarèen degna del suo nome e dei miei servigi.》
Una sensazione di trionfo le riempì il cuore, mentre alzava lo sguardo vittoriosa.
Il generale guardava la scena, assorbito, mentre una punta di orgoglio e di ammirazione riempiva quegli occhi neri così poco propensi a quei sentimenti.《Sarebbe un quadretto così commovente se non foste voi la protagonista.》Commentò lui, ammicando nei suoi confronti.
Mirabelle sorrise superiore, mostrandogli il dito medio, in fondo era stata fin troppo regale nei suoi confronti.
《Preferivo quasi il pugno.》
Eòwaldor scosse la testa, ridacchiando per la prima volta dalla loro visita. 《Oh questi cuccioli maleducati.》
Nella speranza che questo capitolo vi sia piaciuto, vi lascio qui sotto qualche immagine di come mi sono immaginata la prigione di Eòwaldor 🦋 :
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A winter's tale
Fantasy~IN RIELABORAZIONE ~ Taharis, una corte antica e malvagia, dove l'inverno regna sovrano. Una corte dove bellezza, ricchezza e potere hanno peso nella vita di ciascun suddito. Ma per una settimana all'anno, durante la Settimana delle Stelle, anche i...