Non riuscì a nascondere una smorfia, guardandolo con sufficienza. 《Le nostre notti sono estremamente lunghe se paragonate alle vostre giù al confine. Qui la danza, insieme alla caccia, Nobile Berminas, è parte integrante della nostra quotidianità. E' una tradizione antica, qualcosa di viscerale, qualcosa presente in ognuno di noi. 》 Cercò con lo sguardo sua sorella Teti, che continuava a manifestare disprezzo da tutti i pori.
Gli avrebbe mostrato la grandezza della sua gente e delle loro tradizioni. Ora che sapeva che il re non l'avrebbe mai ceduta ad un uomo che le considerava inferiore, poteva pavoneggiarsi in tutta libertà.
Suo padre le concesse un impercettibile sorriso di approvazione.
《Stando a questo, concedetemi un ballo Vostra Altezza. 》Le rispose il Nobile, mostrando i denti in quello che doveva sembrare un sorriso. 《Mostrate a questo pover'uomo di confine lo splendore delle vostre danze. Con il vostro permesso, Sire.》Finì per poi tenderle la mano grassoccia e abbozzare quello che doveva essere un inchino.
Il Re fece un cenno d'assenso.
Così Mira si costrinse di malavoglia ad accettare la mano.
Mentre si incamminavano verso il centro della sala, non poté far a meno di notare come si svuotasse al loro passaggio. Nessuno sembrava più intenzionato a danzare, come se gli stessero offrendo uno spettacolo da non perdere.
Iniziò una musica solenne, maestosa, incalzante e Rog Berminas la iniziò a far volteggiare in maniera lenta.
Così facendo sarebbe senz'altro morta di noia. Iniziò a guardarsi intorno, cercando qualcosa che impedisse alle sue palpebre di chiudersi e alla sua bocca di sbadigliare.
Si perse, così, ad ammirare l'incredibile diversità dei figli dell'Inverno chiusi a cerchio intorno a loro. I nobili dalla pelle chiara e bianca, candida come la neve appena caduta, e il popolo, la cui pelle di diverse sfumature azzurre, le pareva il cielo caduto in terra. Cobalto, blu notte, zaffiro, fiordaliso, celeste, pervinca. Un dono dal firmamento per essere privi di sangue magico.
Le sorridevano, l'applaudivano, le lanciavano baci e fiori colorati.
Non riuscì a trattenere una risata di gioia, percependo l'amore e l'ammirazione profondi della sua gente. Una magia, ecco cosa gli avrebbe donato.
Chiuse gli occhi, alzando la testa verso il soffitto e sentendo il potere scorrerle fuori. In un secondo, sospiri, esclamazioni di gioia e sorpresa riempirono la sala.
Socchiuse gli occhi e vide la neve scendere lenta e lieve, volteggiando tutt'intorno a loro.
《Com'è possibile? Siamo al chiuso.》 Domandò Rog Berminas, fermandosi al centro della pista con l'affanno, controllando che il soffitto fosse ancora al suo posto.
《Magia.》Rispose una voce divertita, che Mira non aveva mai sentito, prima di sentirsi toccare lievemente una spalla.《Cambio di cavaliere.》
Si girò sollevata, pronta a baciare la terra su cui camminava il suo salvatore, e vide uno sconosciuto.
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A winter's tale
Fantasy~IN RIELABORAZIONE ~ Taharis, una corte antica e malvagia, dove l'inverno regna sovrano. Una corte dove bellezza, ricchezza e potere hanno peso nella vita di ciascun suddito. Ma per una settimana all'anno, durante la Settimana delle Stelle, anche i...