Arrivata nelle sue stanze, si tolse velocemente la divisa in cuoio per gli allenamenti. La signora Mildred, la sua governante, le aveva preparato una bella vasca di acqua calda con dei petali di glicine profumati all'interno. Adorava quella vecchietta.
Si crogiolò nell'acqua per una mezzora, togliendo il sudiciume, il sudore e il sangue non suo dovuto all'allenamento.
Quella sera era troppo importante per lasciare qualsiasi dettaglio al caso, da quella sera poteva dipendere il suo futuro.
Sarebbe arrivato a corte un ricco nobile le cui terre erano proprio affianco al Muro. Le sue sorelle le avevano ripetuto che doveva essere senz'altro bello, giovane e affascinante, come ci si aspettava da tutti i nobili di sangue puro.
Ecco, il piano era di non attirare minimamente la sua attenzione. Avrebbe aspettato nell'ombra fino a quando l'ospite non avrebbe scelto e desiderato ardentemente una figlia dell'inverno. Sarebbe sicuramente impazzito per una di quelle eteree bellezze bionde. Non ne aveva dubbi.
Solo una volta scoperto il nome della malcapitata, sarebbe entrata in azione lei. Avrebbe elargito favori e doni ai novelli sposi, rendendoli unici e influenti agli occhi della corte. Lei , in quanto madrina della neo coppia, avrebbe solo preteso di essere ospitata per dei brevi e periodici soggiorni alla villa. Una cosa di poco conto, ad un occhio poco attento, se paragonata al rispetto e al potere di cui gli avrebbe fatto dono.
Terminati i classici rituali di bellezza, uscì dall'acqua, soddisfatta del suo piano geniale.
Non poteva non pensare però all'altro lato della medaglia. In una situazione sfortunata e totalmente priva del suo controllo, avrebbe potuto attirare lei l'attenzione di quel nobile. Sarebbe stata lei l' oggetto del desiderio.
Scosse la testa, ridacchiando di quella circostanza disgraziata e delle incredibili conseguenze che ne sarebbero derivate.
Nessuno l'avrebbe mai costretta a sposarsi. Gli dei non l'avevano creata per vederla rinchiusa a dirigere un'elegante villa e rammendare le calze dei suoi undici pargoli, incinta del dodicesimo, come una comune vacca da riproduzione.
Avrebbe saggiamente continuato a rifiutare ogni pretendente e si sarebbe nascosta nei sotterranei quando questo non fosse stato stato possibile.
Non aveva dubbi che, prima o poi, a seguito del suo duro lavoro, avrebbe convinto il re a darle il comando di un gruppo di uomini con cui proteggere il Muro dai demoni nei pressi di Tabit. Uccise migliaia di quelle bestie innaturali e superato Sam in tecnica e velocità, sarebbe diventata un'eroina. Questo era il destino in riserbo per lei dagli dei, ne era certa.
Aprì l'enorme armadio in quercia di betulla, passando al vaglio col suo sguardo capriccioso ogni singolo abito. Optando, infine, per un vestito color ossidiana dal bustino aderente e dalla lunga gonna ricoperta da fiorellini in tessuto nero. Sarebbe passato in secondo piano, rispetto agli sgargianti vestiti delle altre dame.
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A winter's tale
Fantasy~IN RIELABORAZIONE ~ Taharis, una corte antica e malvagia, dove l'inverno regna sovrano. Una corte dove bellezza, ricchezza e potere hanno peso nella vita di ciascun suddito. Ma per una settimana all'anno, durante la Settimana delle Stelle, anche i...