Simone non sa nemmeno come reagire quando vede per la prima volta Manuel in lacrime.
Pensava non l'avrebbe mai visto in quello stato, e non perché non riteneva avesse delle emozioni ma perché lo conosceva e sapeva bene quali sentimenti l'altro preferisse mostrare davanti ad altri e quali, invece, no.
E sicuramente il pianto, e quindi un momento di debolezza, non rientrava tra questi.
O almeno, così credeva Simone.
Perché in quel momento Manuel sembrava sgretolarsi davanti a lui e il senso di impotenza lo aveva assalito fino al punto da fargli provare un vuoto incolmabile.
«Manuel» si avvicina a lui cauto prima di poggiargli una mano sulla spalla, stava facendo matematica quando all'improvviso ha sentito i suoi singhiozzi «Che — che hai?» l'altro ragazzo non gli risponde ma, anzi, lo coglie nuovamente di sorpresa quando si alza e gli aggancia le braccia attorno alla vita e rifugia il suo viso tra il collo e la spalla. Simone resta immobile per i primi istanti ma poi lo avvolge con le braccia, una mano finisce anche tra i capelli di Manuel e li accarezza dolcemente «Piangi, fa bene» prova a metterlo a suo agio, a farlo sentire al sicuro nonostante quei singhiozzi gli stiano squarciando il petto in mille pezzi
«Scusa» mormora l'altro, ancora rifugiato nella pelle di Simone
«E di che? Tu mi vedi piangere almeno una volta a settimana» scherza per smorzare la tensione ma non sente l'altro ridere quindi, suppone, di aver fallito e si sente stupido - oltre che inutile «Mi dici che c'hai?»
Manuel si allontana da lui, tira su con il naso e tiene lo sguardo basso. Non ha il coraggio di mostrare i suoi occhi a Simone, sa che diventano sempre gonfi e rossi dopo aver pianto. Spesso, tra sé e sé, ci scherza anche su dicendo che è una reazione allergica delle sue pupille alle lacrime - motivo per il quale piange di rado - ma è ovvio non sia così.
Lui non piange spesso solo perché ha un modo diverso di affrontare le cose.
Lui urla, spacca la qualunque, si arrabbia con il mondo piuttosto che piangere. Gli capita raramente di sentirsi sull'orlo del limite, per stanchezza, per stress, per nervosismo, tristezza, delusione... o per tutto insieme.E in quel momento ha superato quel limite.
Simone si avvicina a lui, gli appoggia un dito sotto al mento e lo costringe - anche se delicatamente - ad alzare il volto e guardarlo. Manuel non oppone resistenza: nonostante l'imbarazzo iniziale - dato che non piange mai davanti ad altri - adesso si sente quasi a suo agio.
Perché Simone non è come gli altri, Simone è diverso e delle sue lacrime si prende cura, così come si prende cura di lui.Si guardano negli occhi per un breve istante, dopo il più piccolo asciuga all'altro le lacrime con la manica della sua felpa, per poi appoggiare delicatamente le mani sulle sue guance, giusto il tempo di asciugargli per bene il viso.
«Non ce la faccio più» mormora con la voce spezzata e il labbro tremolante
«A fare che?»
«A fà 'sta vita, Simò» risponde ma l'altro non capisce e attende una spiegazione più precisa «Ci buttano fuori, di nuovo. 'Na nuova lettera de sfratto» spiega, una nuova lacrima gli scende sulla guancia ma stavolta si affretta a scacciarla via da solo «E te giuro me sento così inutile quando vedo lei che se spacca 'a schiena, manco dorme pur de lavorà co' quelle cazzo de traduzioni che la fanno uscì pazza, oltre che farle perde' 'a vista. E io la vorrei aiutà ma nun so' capace de fà niente!» sbotta, adesso che le lacrime le ha scaricate è la rabbia a prendere il sopravvento
«Non dire così, non è vero»
«Ah no, Simò?» alza la voce «Ho provato a fà soldi ma me so' ritrovato all'interno de giri loschi, ce stavamo lasciando 'e penne sia io che te, a momenti pure lei. V'ho messo tutti in pericolo. Nun me vole nessuno pe' lavorà perché so' 'na sega, che dovrei pensà secondo te?»
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In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OS
FanfictionRaccolta di OS che narrano piccoli pezzi di quotidianità di Simone e Manuel in ogni universo. Saranno per lo più minuscole ma confortanti - almeno per me e spero anche per voi.<3 - Crediti a chiunque abbia creato il fotomontaggio della copertina.