TW: leggeri riferimenti al suicidio
Da quella nottata terribile erano passati più di quattro mesi, Simone aveva tolto il tutore al braccio e aveva anche iniziato un percorso di psicoterapia che lo stava aiutando molto.
Tutto sembrava essere tornato alla normalità.
Tranne per Manuel.
Lui non ci dormiva la notte, ogni rumore proveniente dalla strada lo faceva sussultare, non riusciva a chiudere occhio per più di quindici minuti senza sognare l'incidente, il volto tumefatto dell'amico e quel letto d'ospedale in cui era rimasto per giorni.
Era chiaro che quell'episodio lo avesse segnato particolarmente.
Simone era una delle persone a cui teneva di più al mondo e il solo pensiero di perderlo per sempre, specie senza avergli mai chiesto scusa per dei determinati comportamenti, non se lo sarebbe mai perdonato.Ma fortunatamente Simone era ancora lì, insieme a lui. Avevano continuato a fare gli scemi come sempre, come se nulla fosse successo.
Avevano ignorato vari episodi, tacitamente avevano concordato di andare oltre.
Ma c'era una cosa che Manuel non riusciva più ad ignorare.
Una domanda che lo tormentava giorno e notte e alla quale nessuno, tranne Simone, avrebbe potuto rispondere.
Perché proprio sotto casa mia?
Non aveva mai osato chiederglielo perché non sapeva mai se ritornare su quell'argomento fosse o meno una buona idea e aveva sempre preferito tenere per sé quel dubbio.
Ma più il tempo passava, più il loro legame diventava solido, più sentiva la necessità di avere una risposta.
E la cercò, cautamente, un pomeriggio di fine settembre.
La scuola era iniziata nuovamente da qualche giorno, loro avevano affrontato e superato l'esame riparatore insieme e adesso erano pronti ad affrontare il quarto anno di liceo - Manuel un po' meno, ma si stava davvero impegnando quell'anno.
Si trovavano in giardino, seduti al tavolo in veranda.
Simone si stava dedicando agli esercizi di matematica mentre Manuel stava riassumendo l'ultima lezione di letteratura italiana.Era il loro nuovo metodo: si dividevano le materie in modo tale che entrambi lavorassero per entrambi.
E mentre l'amico teneva lo sguardo fisso sul libro, Manuel non poté fare a meno di osservare la cicatrice sul suo polso, anche quella una conseguenza dell'incidente.
«Ti fa ancora male?» chiese e Simone alzò lo sguardo, confuso
«Che?»
«Il polso. Hai tolto il tutore ma ti fa ancora male?»
«No, è passato. Come nuovo, guarda qua!» disse facendo roteare il polso per mostrare all'amico che davvero andava tutto bene
«Menomale» mormorò Manuel e Simone ritornò a concentrarsi sugli esercizi
Una cosa che Manuel aveva notato, a furia di studiare con lui per tutta l'estate, era il modo in cui Simone teneva il labbro inferiore tra i denti quando si concentrava su qualcosa.
Ed era proprio ciò che stava facendo in quel momento mentre tentava di risolvere l'ennesima funzione.
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In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OS
FanfictionRaccolta di OS che narrano piccoli pezzi di quotidianità di Simone e Manuel in ogni universo. Saranno per lo più minuscole ma confortanti - almeno per me e spero anche per voi.<3 - Crediti a chiunque abbia creato il fotomontaggio della copertina.