Simone è sempre stato un tipo orgoglioso.
Laura dice sia per via del suo segno zodiacale e lui ha sempre approfittato di tale scusante, come se il giorno in cui nasci forgiasse gran parte del tuo carattere e tu non potessi fare nulla per cambiarlo, solo sottostare al volere delle stelle, dell'universo, o chissà che.
Ma Simone, da quando sta insieme a Manuel, un po' ha dovuto provare a combatterlo quel lato del proprio carattere, specie l'orgoglio.
Ha capito a sue spese che non l'avrebbe portato da nessuna parte, soprattutto non con Manuel più testardo di lui.
A volte sono capaci di protrarre una discussione per giorni solo perché nessuno dei due riesce a prendersi le proprie colpe senza pretendere che l'altro faccia lo stesso.
E proprio in quei giorni si trovano nel bel mezzo di una discussione, vivono nel gelo più assoluto.
Non si parlano, non si toccano, non si guardano.
Si limitano a condividere in silenzio gli spazi comuni, a consumare insieme i pasti e a rivolgersi la parola solo quando hanno bisogno di passarsi delle cose a tavola.
Per il resto c'è solo silenzio.
Manuel, che solitamente fa il primo passo per porre fine alle faide, quella volta pare irremovibile, fermo sulla propria posizione.
E se Simone fino a qualche ora prima pensava che non avrebbe fatto nemmeno un passo verso di lui, adesso mentre lo guarda dormire inizia a rivalutare le proprie idee, inizia a combattere col proprio orgoglio per vincerlo.
Sono le tre di notte, Simone si è appena svegliato di soprassalto da un incubo e il suo primo pensiero è stato cercare rifugio in Manuel ma quest'ultimo è rannicchiato sul bordo del letto, il più lontano possibile da lui e la cosa lo ferisce.
Così come lo ferisce non avere il suo sguardo addosso, le sue mani tra le proprie e le sue labbra sulla pelle.
E capisce che proprio non ce la fa più a combattere contro di lui, che non ce la fa più a stargli lontano a causa di una stupida discussione e del loro stupido orgoglio che vuole averla vinta a tutti i costi.
Ma Simone, per la prima volta, decide di impugnare le redini della propria persona e non lasciare che il lato brutto del suo carattere prenda il sopravvento.
Lentamente si avvicina a Manuel, gli poggia prima una mano sulla spalla e dopo sul fianco cercando di attirare la sua attenzione.
E ci riesce, anche se non nel modo in cui sperava dal momento che Manuel si scrolla le sue mani di dosso con un movimento veloce, anche un po' rude.
«Manu» Simone sussurra il suo nome ma non riceve alcuna risposta e per questo sospira
A quel punto il suo orgoglio gli urlerebbe di arrendersi, gli direbbe che lui ci ha provato a sistemare la situazione ma che è stato l'altro ragazzo a negargli la possibilità di farlo, facendo così entrare i due in un circolo vizioso senza uscita.
Ma un'uscita Simone la vuole, la necessita e sa per certo che per trovarla non deve dare ascolto alla vocina che si insinua nella sua testa di tanto in tanto.
Così ritenta, non si lascia intimorire dai modi di Manuel.
Gli poggia di nuovo la mano sul fianco e stavolta l'altro ragazzo non reagisce in alcun modo, continua poggiando l'altra sul suo viso, cerca in tutti i modi di farlo voltare verso di lui ma risulta essere più difficile del previsto.
Manuel continua ad essere irremovibile, non si lascia coinvolgere dalla dolcezza di Simone, dal suo tentativo di riappacificazione.
E Simone ci ritenta una terza, quarta volta.
Ma poi si arrende.
E non per orgoglio ma per timore di essere troppo invadente, di peggiorare la situazione.
Così si rannicchia alle sue spalle, non pretende che quel contatto venga ricambiato ma sente di aver bisogno di stare attaccato a lui, risentire il suo profumo sulla pelle, addormentarsi con il suo respiro a dettare il ritmo del proprio.
Immagina che stavolta sarà Manuel a non cedere facilmente e un po' si sente in colpa perché avrebbe potuto arrendersi e mettere da parte l'orgoglio molto tempo prima, prima che fosse, forse, troppo tardi.
Ma i suoi pensieri e il suo rimuginare vengono messi in pausa da un movimento veloce di Manuel che afferra la sua mano per stringersi un suo braccio intorno alla vita e Simone lo lascia fare, se lo tira addosso fino a far aderire il proprio petto alla sua schiena.
Lo abbraccia in silenzio per qualche secondo prima di sporgersi appena nella sua direzione e baciargli delicatamente la guancia.
«Scusa»
Ma Manuel non risponde, solo accetta le sue scuse in silenzio mentre gli accarezza il dorso della mano con il pollice.
Simone continua a stringerselo addosso, talmente forte da temere di spezzarlo. Gli è mancato come l'aria poter fare una cosa del genere.
Se lo tira ancora di più addosso facendo sorridere Manuel «Guarda che non vado da nessuna parte, 'n c'è bisogno che me stringi così»
«Invece sì, io ne ho bisogno» risponde Simone mantenendo un tono di voce molto basso
Manuel volta appena il capo verso di lui, prova a cercare il suo sguardo ma da quella posizione gli è impossibile.
Il naso di Simone è appoggiato sulla sua guancia e Manuel da quella posizione riesce appena a scorgere un suo occhio chiuso.
«Allora te posso strigne ancora più forte, se vuoi» propone e sente Simone annuire dietro di lui
Così si volta sul fianco opposto a quello su cui si è sostenuto fino a quel momento e, finalmente, riesce a far incastrare i propri occhi a quelli di Simone.
Quest'ultimo, negli occhi del proprio fidanzato, riesce a scorgere ancora una nota di delusione e sa che ci vorrà del tempo per cancellarla via del tutto.
Ma si rincuora perché, oltre a quella, scorge anche l'amore.
Ed è probabilmente questo che spinge Manuel a sporgersi appena per raggiungere le labbra di Simone e sfiorarle con le proprie prima di stringerselo addosso.
Più forte che può.
Per tutta la notte.
Per tutta la vita.
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Buongiorno,
-Sandy<3
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In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OS
FanfictionRaccolta di OS che narrano piccoli pezzi di quotidianità di Simone e Manuel in ogni universo. Saranno per lo più minuscole ma confortanti - almeno per me e spero anche per voi.<3 - Crediti a chiunque abbia creato il fotomontaggio della copertina.