Natale.

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OS ambientata dentro l'universo di Inaspettato.
Qualche anno dopo la fine.

«Ma perché devo farlo io?»

Manuel teneva le braccia incrociate sul petto mentre insieme al marito Simone e al cognato Jacopo stavano nascosti dentro la vecchia camera di uno dei due.

Non era molto propenso ad indossare quel costume di Babbo Natale che i due gemelli avevano comprato a sua insaputa.

«Perché tu sei zio Manulele» rispose Jacopo alzando le spalle

«Non usà mi nipote contro de me, infame»

La figlia di Jacopo e Carla si chiamava Bea - Beatrice all'anagrafe, l'avevano scelto entrambi di comune accordo per omaggiare la madre di Carla morta poco prima della nascita della piccola.
Un duro colpo per la ragazza che, però, proprio quel giorno promise a sé stessa, alla madre e alla figlia che stava per nascere che le avrebbe dato tutto l'amore che, a sua volta, era stato donato a lei.

E così stava facendo, anche con l'aiuto del marito e di Simone e Manuel che si erano rivelati essere degli zii meravigliosi.
Soprattutto Manuel che la piccola chiamava Manulele da sempre, inizialmente perché non riusciva bene a pronunciare il nome, dopo per abitudine.

«È per lei che dovresti travestirti da Babbo Natale» precisò Simone

«E perché non su' padre? O zio Simo?» chiese facendo saettare lo sguardo tra i due gemelli, entrambi la sua più grande fortuna e sfortuna, a seconda dei casi

«Perché noi non ci entreremmo mai in quel costume, tu sei secco e più basso di noi» spiegò Jacopo

«Ve scongiuro fa 'n freddo cane, poi me sentirei un deficiente»

«E dai, fallo per Bea» provò a persuaderlo Simone

«Senti, convincilo te co' qualche strategia, che ne so. Promettigli che te fai legà ar letto, non lo so che ve piace fà, ma qualsiasi cosa sia convincilo» disse Jacopo rivolgendosi al fratello «Io mò vado da mi figlia a dirle che Babbo Natale sta arrivando»

«Questo è giocare sporco» mormorò Manuel scuotendo la testa

«Le senti le renne che si avvicinano?» scherzò Jacopo prima di abbandonare la stanza e lasciare i due da soli

«Lo fai?» chiese Simone

«E te pare che non lo faccio?» rispose Manuel prima di sfilarsi il maglione per indossare la parte superiore del costume «Me sento 'n coglione ma per quella bambina me me farei fà 'e peggiori torture, questo me pare er minimo»

«Non dimenticare la barba finta o ti sgama subito, ti riconoscerebbe tra mille quella bambina» sorrise Simone prima di prendere la barba attaccata ad un filo elastico e sistemarla sul volto di Manuel «Un altro Natale tutti insieme come famiglia» mormorò mentre Manuel sistemava il cappello guardandosi allo specchio

«Non ti abituerai proprio mai, ve?» sbuffò una risata, Simone gli ripeteva quella frase ogni anno da quando avevano iniziato a festeggiare insieme il Natale

«Sai quanto è importante per me. Abbiamo un dipinto di Carla e Jacopo in salotto che ci ritrae proprio durante un Natale»

«Ecco tipo quel Natale lì, se m'avessero detto che un giorno me sarei dovuto travestì da Babbo Natale pe' fà felice 'a figlia de tu' fratello me sarei fatto du' risate e v'avrei mandato a fanculo»

In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora