Scommesse.

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Lui quei posti li odia.
Non riesce proprio a capire come faccia la gente a divertirsi senza poter parlare con chi ha accanto, come faccia la gente a divertirsi quando ti spintonano, ti salgono addosso e, soprattutto, non capisce come possano trovare gradevole quella esagerata puzza di sudore, fumo e alcol che sta impregnando la sala in cui si trova.

Ma la sua migliore amica Chicca gli ha chiesto un favore e lui non si è proprio potuto tirare indietro.
Ha conosciuto un ragazzo su Tinder, si sono accordati per uscire e vedersi in quel pub ma una parte di Chicca, quella diffidente, temeva potesse trattarsi di un maniaco o di un pazzo. Per questo ha chiesto a Simone di andare lì e mettersi ad osservare da lontano la situazione.

Quindi adesso, Simone, si trova seduto al bancone con una birra tra le mani mentre osserva la sua migliore amica ridere con un ragazzo.
È anche bello, deve ammetterlo, e dal modo in cui si comporta non pare nemmeno un pazzo.
Ha notato dei piccoli gesti che gli hanno fatto capire sia premuroso e attento. Ad esempio, tiene un braccio intorno a Chicca senza mai toccarla davvero, non in punti proibiti - diciamo così. Ritiene sia un senso di protezione, un qualcosa per salvaguardarla da tutta la gente sconosciuta che sta intorno a loro.

Carino da parte sua.

Sì, ma ora che abbiamo capito non sia un maniaco, me ne posso andà a casa?

Sbuffa prima di buttare giù un sorso di birra, l'ultimo sorso visto che dopo si ritrova la bottiglia vuota tra le mani.
Sbuffa anche per quello, quella bottiglia è stata l'unica gioia della sua serata.

Proprio mentre valuta se prenderne un'altra o meno, una voce alle sue spalle attira la sua attenzione.

«Balliamo?»

Simone si volta di scatto, gli pare addirittura assurdo che qualcuno lo stia chiedendo proprio a lui.
Anche perché non ha fatto altro che sbuffare per tutta la sera e fulminare qualsiasi essere umano gli si avvicinasse - barman a parte, lui è utile.

Si ritrova davanti un ragazzo riccio, ha la barba - anche se poco curata - due cerchi su entrambi i lobi e un sorriso carismatico.

«Ma parli con me?» chiede

«Vedi qualcun altro?»

«Sì, tipo n'altro centinaio di persone» risponde prima di dargli nuovamente le spalle e ordinare un'altra birra, ne ha bisogno.

«Seh, parlo co' te» ritenta il ragazzo ancora alle sue spalle, un po' stranito dal comportamento di Simone ma, inspiegabilmente, attratto anche da questo

Simone gli rivolge di nuovo lo sguardo.
Il ragazzo è ancora lì, le mani dentro le tasche dei jeans strappati e il sorriso sul volto.

Ma come l'ha capito questo che sono gay?

«Non mi posso muovere da qua, mi dispiace»

Il ragazzo lo squadra per un breve istante, vista la sua risposta teme anche abbia una disabilità ma, a meno che sia qualcosa di non visibile, non gli pare abbia un qualcosa che, materialmente, gli impedisce di muoversi.

«A me, me pare tutto a posto» dice

«Che?»

«Tu, me pari a posto. Che hai che nun te poi move'?»

Simone alza gli occhi al cielo «La vedi quella ragazza laggiù? Co' 'a frangetta?» indica Chicca

«Chi è? N'ex tua e 'a stai stalkerando?»

Per quella domanda il ragazzo si becca un'occhiata fulminante da parte di Simone.
Lo ha incenerito, se ne rende conto, ma non gli importa.

«No» coglione, avrebbe voluto aggiungerlo ma non lo conosce e sarebbe poco educato quindi se lo tiene per sé «È la mia migliore amica, uscita con un tipo conosciuto su internet e mi ha chiesto di tenerli d'occhio»

In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora