In segreto.

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Quando cadono rovinosamente sul letto, mentre si tengono stretti l'uno all'altro, Simone e Manuel non riescono a pensare a nient'altro se non alla voglia di scoprirsi ancora, per l'ennesima volta, l'ennesima di cui non si stancheranno mai.

È raro abbiano casa libera, solitamente Dante e Anita sono sempre in giro e loro sono costretti a fingere di non essere nulla se non buoni amici.
I loro genitori non sanno della loro relazione, nessuno lo sa. Solo le persone più fidate ne sono al corrente, anche perché è spesso difficile fingere di fronte a chi ti conosce bene.

Ma Manuel e Simone sono abituati in quanto si trovano a fingere, praticamente, per la maggior parte del tempo.
La loro è a tutti gli effetti una relazione segreta fatta di sguardi sfuggenti, di mani che si sfiorano di nascosto da sotto i banchi e di labbra che si toccano in segreto all'interno di un sottoscala scolastico.

Per questo quando riescono a trovare del tempo per stare da soli ne approfittano, si dedicano completamente all'altro, si donano all'altro.
Che poi, Manuel ha sempre avuto paura di cedere il controllo ma ha sempre messo tutto tra le mani di Simone senza esitare, ci metterebbe pure la sua vita se potesse farlo materialmente.
E si perde ad osservarlo mentre Simone compie un affondo dopo l'altro dentro di lui, si perde quando lo accarezza, quando soffoca i gemiti sulle sue labbra, quando intrecciano le dita, quando la loro pelle si fonde e diventa una, quando i loro cuori iniziano a battere all'unisono una volta che i gemiti lasciano spazio al silenzio, ai respiri profondi, alla ripresa di fiato sdraiati l'uno sull'altro.

«Ce passerei 'a vita mia intera così, 'o sai?»

Simone accenna un sorriso mentre traccia con le dita delle linee immaginarie sul petto dell'altro ragazzo «Ah sì?»

«Mh-mh» annuisce «Tu no?»

Simone si sofferma attorno al capezzolo sinistro e traccia un cerchio attorno ad esso facendo venire i brividi a Manuel «Lo sai già che la risposta è affermativa» risponde poco dopo

«Non ci nasconderemo per sempre, però. T'o prometto»

«Non ti metto fretta, Manu» mormora Simone prima di dargli un bacio sul petto «Rispetto te» dice prima di schioccargli un bacio sul mento «E rispetto i tuoi tempi» gli da un altro bacio sulle labbra

«E questo pe' me vale più di tutti i ti amo del mondo, lo sai?»

«Credo sia un altro modo per dirtelo, che ti amo»

Manuel sorride e lo cinge con le braccia «Anche perché sarebbe da folli non amà qualcuno e accettà di nascondesse pure pe' dasse 'n bacio»

«A me non pesa»

«No?»

Simone scuote la testa, i suoi ricci solleticano il collo di Manuel che si ritrae appena in modo istintivo «A che serve mostrarlo agli altri che ci amiamo quando lo sappiamo io e te?»

Simone alza il volto verso Manuel, cerca i suoi occhi: è abituato a parlargli solo tramite quelli, lo fanno sempre, è l'unico modo che hanno per dirsi in segreto quanta voglia hanno di baciarsi.
E Manuel agli occhi di Simone ci si aggrappa sempre con tutte le forze che ha perché sono stati l'unica boccata d'aria fresca della sua vita fatta sempre e solo di aria viziata, la stessa che caratterizza le stanze affollate, la confusione. Quella confusione che Manuel sente all'interno della sua testa, del suo petto da quando ha memoria.
Simone, invece, rappresenta la calma, l'aria pulita, quella che puoi respirare a pieni polmoni e che ti restituisce subito un senso di benessere.

Si scambiano un tenero bacio che, dapprima, è fatto solo di uno scontro innocente e casto di labbra ma che diventa, poi, un bacio più focoso che in breve tempo porta i due ad invertire le posizioni.
Le labbra di Manuel scendono lungo il petto di Simone, si soffermano sui suoi fianchi, arrivano fino all'interno coscia e—

In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora