Gli occhi si chiudevano soli ma Manuel si sforzava per tenerli aperti e concentrarsi sulla strada dato che si trovava alla guida della sua auto.
Le strade erano intasate, era incolonnato e continuava ad avanzare lentamente. Non sapeva cosa fosse successo, probabilmente un lavoro stradale o un incidente.
Non gli interessava nemmeno saperlo, voleva solo tornare a casa e chiudersi il mondo esterno alle spalle.
Quella giornata a lavoro era stata terribile, probabilmente una delle più pesanti della sua vita.
Non aveva avuto un attimo di tregua, si era pure beccato un rimprovero.
Solitamente li accoglieva tranquillamente i rimproveri ma quella giornata era già partita male e quella era stata la goccia che fece traboccare il vaso e che lo fece entrare in un loop di nervosismo e autocommiserazione.
Si sentiva inutile e incapace nonostante la sua parte razionale continuasse a ripetergli che non fosse vero.Ma decideva volutamente di ignorarla, aveva capito che quei momenti doveva lasciare che fluissero, sapeva sarebbe passato prima o poi, probabilmente gli sarebbe bastato arrivare a casa, fare una doccia, vedere Simone e riposarsi per riprendersi.
Ma l'universo sembrava voler impedire ognuno di quei passaggi dato che quelle dannate auto davanti a lui non si muovevano nemmeno di un centimetro.
Si guardò intorno sperando di trovare una via d'uscita ma non ne vide alcuna e sospirò in modo sommesso.
Rimase incolonnato un'altra mezz'ora piena e quel ritorno a casa si rivelò essere una vera e propria Odissea che contribuì notevolmente ad innalzare il livello del suo malumore.
Rientrò a casa alle nove e mezza, pure trovare parcheggio era stata un'impresa.
Non aveva nemmeno fame, l'unica cosa che voleva era fare una doccia, togliere la divisa e andare a letto al più presto per porre fine a quella giornata terribile.«Simò sto a casa» urlò mentre appoggiava le chiavi dell'auto e quelle di casa sul mobile all'entrata
«Finalmente» disse l'altro ragazzo una volta raggiunto il suo ragazzo all'ingresso, gli sorrise immediatamente, amava il momento in cui rientrava in casa, sapeva di quotidianità
«Non me dì niente, je darei fuoco a 'sta città de merda e a tutta 'a gente che ce abita» disse prima di lanciare un'occhiata a Simone e sorpassarlo per raggiungere la loro camera
Simone capì immediatamente fosse successo qualcosa per questo gli camminò dietro e rimase in silenzio ad osservarlo mentre Manuel si disfaceva della divisa lanciandola sul letto e sfogando la sua rabbia relativa al lavoro su quella.
«Che è successo?»
«De tutto, 'sta giornata deve finì er prima possibile»
«Problemi a lavoro?»
Manuel sospirò prima di tirare fuori dall'armadio il cambio pulito e dirigersi verso il bagno in camera
«Mai avuta 'na giornata così de merda» disse prima di spogliarsi completamente e infilarsi nella doccia, Simone si sedette sul letto e incrociò le gambe
«Ne vuoi parlare o preferisci di no?»
«'N ce sta niente da dì, in realtà» urlò per sovrastare il rumore dell'acqua «Vieni de qua che non c'ho manco la forza pe' strillà»
Simone fece quanto richiesto e si sedette sulla tazza chiusa portandosi le ginocchia al petto.
Intravedeva Manuel insaponarsi dentro la doccia, i suoi movimenti erano frenetici, fece anche cadere la bottiglia del bagnoschiuma prima di aprirla e versarne un po' sulla spugna per poi passarsela addosso.«Te giuro, non vedevo l'ora finisse 'sta giornata. Me so' pure beccato 'n rimprovero de Giancarlo che m'ha fatto girà er cazzo così tanto»
«Vabbè, Manu, può capitare» disse
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In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OS
FanfictionRaccolta di OS che narrano piccoli pezzi di quotidianità di Simone e Manuel in ogni universo. Saranno per lo più minuscole ma confortanti - almeno per me e spero anche per voi.<3 - Crediti a chiunque abbia creato il fotomontaggio della copertina.