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Il primo pomeriggio in campagna gli scivola dalle dita senza che neanche se ne rendano conto. Hanno passato le ore a vagare per il giardino, a scommettere su quale pianta si trovassero davanti, a scherzare, ridere, ballare in mezzo agli alberi ma anche a pianificare cosa dire nel caso in cui la loro copertura dovesse saltare.
E quello è l'argomento che si portano dietro per tutta la serata, persino quando si siedono in veranda al buio, con una canna appena rollata pronta per essere accesa.
Simone si massaggia le tempie, vorrebbe evitare di rovinarsi e rovinare il weekend pure al compagno ma la sua mente non smette di correre e correre e cercare di raggiungere il prima possibile un riparo che non trova da nessuna parte.
Manuel gli è seduto accanto, gli ha poggiato una mano sulla coscia mentre con l'altra ha acceso la canna prima di aspirare e passarla a Simone che non l'afferra subito ma fa passare qualche secondo.
«Ce stai ancora a pensà?» chiede cauto Manuel
«Non riesco ad evitarlo, scusa. Non—non riesco a fare a meno di pensare a cosa dovremo dire a...a come reagiranno i nostri genitori, a cosa decideranno di fare. È un casino»
«E c'hai ragione, amò. Te l'ho detto: c'ho 'na paura fottuta anch'io però non abbiamo altra scelta. Abbiamo deciso de stà 'nsieme nonostante er pericolo che ce potessero scoprì e che potesse sfascià la famiglia nostra? Mò dovremo fà in modo de accettà le conseguenze e de evità che siano disastrose, o provà a limità i danni perlomeno»
Simone aspira e picchietta sul filtro per far cadere la cenere in eccesso «Ho paura, davvero tanta» mormora «È la prima volta, da quando è morto Jaco e da quando mamma e papà hanno divorziato, che sento di essere nel posto giusto, con la persona giusta e non voglio che finisca tutto»
«Non finirà niente, oh!» si volta verso il proprio ragazzo e gli prende una mano per stringerla tra le proprie «Te giuro che ciò che abbiamo io e te non finisce, non a causa de altra gente soprattutto. Anch'io c'ho paura, de delude mi madre più del resto, ma anch'io me sento come te, anch'io sento de esse' ar posto giusto pe' la prima volta in tutta la vita mia e non ce voglio rinuncià a 'sta sensazione, né voglio rinuncià a te»
Simone sospira e si accoccola sulla spalla dell'altro ragazzo, nasconde lì il suo viso prima di lasciare un casto bacio sulla sua mandibola.
«Se glielo spiegassimo, capirebbero?»
«Spero de sì, Simò. Spero de sì» dice prima di sfilare la canna dalle dita del compagno e fare un tiro
Simone chiude gli occhi e prova a godersi il silenzio e l'odore del compagno sulla propria pelle, resta immobile per così tanto tempo che l'altro teme si sia addormentato, motivo per il quale lo richiama a bassa voce.
«Tutto bene? Annamo a dormì se sei stanco»
«No» ribatte secco «Voglio restare sveglio»
Manuel inarca un sopracciglio e si lascia sfuggire una risata «A fà che? Guarda che tra 'n po' qua fori se morirà de freddo»
«Facciamo l'amore» il suo tono risulta essere quasi una supplica che intenerisce immediatamente lo sguardo dell'altro, Manuel solleva un braccio per poter andare a sfiorare la guancia dell'altro e sorridergli «Qui fuori o in casa o dove ti pare»
«Perché me lo dici come se dopo stasera non dovessimo più stà 'nsieme? Hai sentito quello che ti ho detto?»
«Sì, l'ho sentito e ti credo ma so anche che la vita è imprevedibile, che anteponi sempre il bene di tua madre al tuo e che al rientro da questo weekend potremmo non essere più gli stessi e io voglio godermi ogni secondo»
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In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OS
FanfictionRaccolta di OS che narrano piccoli pezzi di quotidianità di Simone e Manuel in ogni universo. Saranno per lo più minuscole ma confortanti - almeno per me e spero anche per voi.<3 - Crediti a chiunque abbia creato il fotomontaggio della copertina.