Notti estive.

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Giorno 1.

Simone e Manuel non hanno mai provato ad ostacolare la relazione dei loro genitori.

Hanno sempre provato ad essere più diplomatici possibile perché, purtroppo per loro, è sempre stato evidente quanto i due si facessero bene a vicenda e non se la sono mai sentita di diventare per loro un ostacolo.

Ma quel giorno in cui hanno deciso di coinvolgerli entrambi nel festeggiamento del loro anniversario, Simone e Manuel iniziano a rivalutare la diplomazia.

Sono seduti uno di fianco all'altro sui sedili posteriori della vecchia auto di Dante senza alcun climatizzatore. I finestrini sono abbassati e la leggera aria sposta appena i capelli di tutti dalle loro fronti.

È luglio e si muore di caldo.

E in più la loro estrema e forzata vicinanza non fa altro che farli soffrire il doppio.

«Ma pe' forza tutti ce dovevamo annà in questo resort? Io c'ho la sessione»

«È solo per tre giorni, Manuel. Non è la fine del mondo» risponde Dante «Un tempo dovevamo forzarti a studiare, mò ti dobbiamo forzare a staccarti dai libri»

«So' diventato responsabile»

Simone schiocca la lingua sul palato e si lascia sfuggire una risata a tratti isterica.

«Che cazzo c'hai da ride' te?»

«Responsabile? Lasci le mutande ovunque e ti definiresti responsabile

«Cosa c'entrano le mutande mò?!»

«E dai, pure oggi dovete litigare?» Anita si volta appena verso di loro, seduti ai lati opposti, con le braccia a penzoloni dal finestrino

«'N te potevi sposà co' uno senza figli? No, co' Dante che ha 'n figlio scemo!»

«Manuel!» lo rimprovera la madre

«Papà accosta, torno a casa a piedi, tutto pur di non restare con questo deficiente»

«Deficiente a chi?»

«Adesso basta, tutt'e due!» li rimprovera Dante e i due si ammutoliscono immediatamente «Avete vent'anni, per Dio! Passeremo un weekend insieme, come famiglia, e non se ne discute! È una ricorrenza importante per noi e vorremmo entrambi i nostri figli accanto, basta così!»

I due ragazzi sbuffano all'unisono prima di dire contemporaneamente: «Va bene, scusate»

Si guardano in cagnesco non appena si rendono conto di aver pronunciato la medesima frase con lo stesso tono.

Ti odio, mima Manuel con le labbra e Simone gli risponde alzando un dito medio.

«Spero non stiate continuando a litigare in silenzio» interviene Anita

«No, no. In fondo, se volemo bene io e Simone»

«Talmente bene che t'abbraccerei fino a strozzarti»

«Basta!»

E si ammutoliscono di nuovo, si abbandonano sui sedili e sbuffano ancora.

Immaginano debbano tenere duro per tre giorni pur di non far passare ai loro genitori un anniversario da incubo.

Maledizione.









La prenotazione di Dante è stata per tutti una sorpresa, specie per Anita.

Simone ha capito solo quando lo ha annunciato perché gli avesse chiesto come funzionasse Booking e avrebbe tanto voluto tornare indietro e dargli informazioni errate pur di non ritrovarsi adesso davanti a quella reception con il fiato di Manuel sul collo.

In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora