Silenzio.

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«T'ho trovato finalmente»

Manuel ha appena messo piede nel piccolo balconcino che sporge sulla piazzetta sottostante al condominio in cui lui e Simone vivono da qualche anno.

Ha cercato il proprio ragazzo per tutta la casa dopo essersi svegliato nel bel mezzo della notte senza averlo più accanto e non si sarebbe mai aspettato di trovarlo fuori in balcone a Febbraio ma lì è, avvolto in una coperta, su una poltroncina con le ginocchia al petto e una sigaretta tra le dita.

«Mi hai rubato le sigarette?» chiede Manuel prendendo posto sul bracciolo della poltroncina

«Ne avevo bisogno»

«Non fumi dalle superiori» commenta Manuel che gliela sfila dalle dita per poter fare un tiro

«Ripeto, stasera ne avevo bisogno»

Manuel annuisce senza dire nulla. Gli passa una mano tra i capelli prima di appoggiare la testa sulla sua e sospirare «Che fai qui fuori? Non senti freddo?»

«Sto bene» risponde Simone prima di aspirare per l'ultima volta e buttare il mozzicone nel posacenere in vetro appoggiato sul muretto che divide il loro balcone da quello dei vicini

«A me non sembra» ribatte il più grande prima di affondare il naso nei ricci dell'altro

Simone sospira, scende le gambe dalla poltroncina e apre appena la coperta. Una tacita richiesta che l'altro coglie immediatamente tanto che in pochi secondi si trova rannicchiato sulle sue gambe, con la testa appoggiata sulla sua spalla e quell'enorme coperta ad avvolgerlo.

«Si sta bene qui fuori a quest'ora» bisbiglia Simone «Non ci sono auto, non c'è traffico, non ci sono persone. C'è solo il silenzio»

Manuel annuisce e appoggia la fronte sulla guancia di Simone che si premura di stringerlo ancora un po' prima di lasciargli un bacio sulla testa «Se c'hai bisogno de stà 'n silenzio ce stiamo»

«Mh-mh» mormora Simone prima di inspirare profondamente e chiudere gli occhi

Con il corpo di Manuel schiacciato sul proprio, i suoi capelli a solleticargli la faccia e il suo profumo ad inondargli le narici, il silenzio è ancora più piacevole.

«Ci hai mai fatto caso che anche il silenzio ha un suono?» bisbiglia dopo Simone e Manuel apre gli occhi, confuso

«Come fa ad avè 'n suono er silenzio?»

«Ascolta» dice invitandolo a tacere «Lo senti? È una specie di fischio nelle orecchie, non senti assolutamente nulla, solo silenzio e si rilassano tutti i nervi»

«È vero» concorda l'altro «Però a me er silenzio non è mai piaciuto tanto, sai?»

«Perché no?»

«Non lo so, io so' sempre stato 'n casinista» dice prima di sbuffare una risata «Ho sempre lavorato con i motori e amo il rumore delle moto. Quando intorno a me c'è silenzio è come se mi trovassi fuori luogo»

«Anche adesso?»

«No, adesso no» scuote la testa

Se ci sei tu non sono mai fuori luogo.

«Però quando ero piccolo 'n me piaceva pe' niente perché lo associavo alla mancanza di mamma. Quando lei era in casa teneva sempre 'a televisione accesa, o 'a radio, o parlava co' le amiche sue ar telefono, o cantava mentre se occupava de fà 'e faccende. Quando, invece, era a lavoro casa mia era silenziosa e 'n me piaceva»

«Io ci sono abituato, invece. Ho sempre cercato il silenzio dato che casa mia era abitata da continue urla tra mamma e papà, prima che divorziassero»

In ogni universo || Simone x Manuel || Raccolta di OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora