Credo che il mio cervello sia andato in "Error 404" senza che me ne rendessi conto. La barchetta che trasportava il lume della mia ragione è salpata senza preavviso e adesso si trova in balia delle onde della disperazione, mentre io sono qui che tento di non affogare nella pazzia che ha travolto la mia vita.
No, dico, ma come cavolo mi è venuto in mente di dare retta a James? A James? Vorrei poter tornare indietro e cancellare tutto. Vorrei non aver mai incontrato quel tipo e vorrei non avergli mai rivolto parola.
Per quanto ne so, potrebbe benissimo essere uno psicopatico, o uno schizofrenico grave. E io lo porterò a casa della mia famiglia, lo farò entrare nella mia quotidianità e...Oh mio Dio, moriremo tutti!
Ogni volta che mi riprometto di non pensarci, ecco che mi spunta in testa un post-it a forma di nuvoletta che me lo ricorda. Dannazione!
Spero che questo pomeriggio a fare regali di natale possa farmi distrarre un po'.
«Hai già pensato a cosa regalare alla strega cattiva?», mi chiede Brenda guardandomi con un sopracciglio alzato.
Io faccio spallucce. «Qualsiasi cosa io le prenda non le piacerà. Opterò per una sciarpa di cachemire o qualcosa del genere».
«E per tua sorella?»
«Un flacone di cianuro», rispondo seria. «Ovviamente accompagnato da un cestino di marmellate bio», termino con un dolce sorriso. Entrambe scoppiamo a ridere di gusto.
«Ehi, guarda!». Brenda mi prende per il braccio e mi trascina dentro a un negozio di giocattoli per bambini saturo di decorazioni. Ne è praticamente ossessionata. Ogni anno mi costringe a passare almeno due ore tra le corsie piene zeppe di giochi di ogni genere, dai più classici ai più tecnologici.
«Brenda ti prego, usciamo, non devi nemmeno fare un regalo», protesto senza speranza che le mie parole la convincano ad abbandonare questo posto.
«È quello che credi tu. Voglio prendere un regalino per mio nipote. Mi hermano viene a trovarmi per il Ringraziamento con suo figlio e sua moglie e ho bisogno del tuo aiuto», mi informa seria.
«D'accordo», mi rassegno con un sospiro.
«Che ne dici di un kit per idraulici?». La mia amica mi alza una scatola colorata con un omino che dice "Installa il tuo primo tubo e diventa un fantastico idraulico" e rabbrividisco all'istante.
«Non lo so, sai, io pensavo più a una cosa tipo...», mi guardo intorno in cerca d'ispirazione, mentre i miei occhi vengono rapiti da qualcosa di decisamente strabiliante: una meravigliosa pista di macchinine telecomandate. C'è anche un segnapunti elettronico! «Brenda, guarda!», esclamo eccitata.
«Carina», fa lei con aria di sufficienza.
«Carina? È bellissima! È il sogno di ogni bambino e poi è grandissima». Vedo i bimbi che si aggirano nel negozio che si fermano ad ammirarla e i loro genitori che li trascinano verso regali più abbordabili. È chiaramente il punto forte del reparto.
«Oh, ehi guarda ci sono i microfoni giocattolo!», dice lei prima di sparire nel reparto "musica", ignorandomi totalmente.
«Ma non dovevi prendere il regalo per tuo nipote?», le grido dietro inutilmente.
Secondo me non ce l'ha nemmeno un nipote. Non l'ho mai sentita dire che sarebbe diventata zia e conoscendola se fosse stato vero mi avrebbe trascinato in tutti i negozi da vestire per bambini a comperare body e tutine. No, sono sicura. Non ce l'ha un nipote. Siamo qui solo per dare libero sfogo alla sua ossessione per i giochi.
Mi aggiro tra gli scaffali lanciando occhiate qua e là, giusto per ingannare il tempo, e mi fermo quando vedo un uomo che abbraccia teneramente quella che credo sia sua moglie incinta mentre guardano i giochi per neonati. Faccio un debole sorrisetto e resto imbambolata per qualche secondo, dopodiché mi do una svegliata e giro i tacchi.
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Natale sotto copertura
ChickLitDicembre è alle porte e Natalie sa molto bene cosa significa questo: lasciare la sua amata New York e tornare a Londra per presenziare al famoso gala di beneficenza annuale che si terrà nella villa di famiglia. Non fosse per un piccolo insignificant...