17. Natalie

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Questa mattina mi sono svegliata un po' frastornata. Mi sentivo come se mi avessero drogata e lasciata in mezzo alla strada in un bidone della spazzatura. E invece no, era solo l'effetto post-gala.

Ogni anno accumulo talmente tanta tensione durante questo ritorno in famiglia che alla mattina mi alzo già stanca e con la voglia di dormire altre quarantotto ore di fila.

Dopo essere balzata da un articolo all'altro, cercando tecniche di rilassamento per almeno un'ora, ho capito che è inutile. Non ci sono le materie prime. Prendiamo ad esempio l'articolo di Elle su cui sono capitata poco fa, diceva: "Al rilassamento è essenziale una condizione di benessere psicofisico che ci deve allontanare dallo stress". A mio parere la frase non ha senso già di per sé: se avessi il benessere psicofisico non avrei bisogno di rilassarmi, no? Poi dava consigli per combattere lo stress con il training autogeno (provato, non fa per me, mi sale l'ansia), meditazione (mi provoca la tachicardia), musicoterapia (mi ha ridato cinque minuti di pace, direi che funziona in parte) e altri esercizi basati su movimenti lenti e respirazione controllata. Chiudo la rivista e mi rendo conto che su di me queste soluzioni sono come rotonde senza uscite. Non portano da nessuna parte.

È per questo che non avendo l'opportunità di fare un ritiro yoga sui monti tibetani, ho deciso di usufruire delle risorse a mia disposizione e rilassarmi in sauna. Mi stenderò sul legno e lascerò che le tossine escano dal mio corpo, regalandomi una sensazione di puro benessere. Relax. Ecco di cosa ho bisogno. Ho bisogno di chiudere gli occhi ed evadere. O evaporare. Fa lo stesso.

Mi avvolgo in un asciugamano bianco che copre giusto il minimo indispensabile e faccio scorrere la porta di legno, quando resto di sasso nel realizzare che tutti i miei piani se ne sono andati al diavolo. Zac è seduto proprio dove io mi ero immaginata poco fa.

«Scusa non sapevo ci fosse qualcuno», dico mentre inizio a richiudere la porta con leggero fastidio.

«Puoi restare se vuoi», mi risponde tutto tranquillo.

Restare. Sarebbe un'idea. Ma non vorrei che si facesse impressioni sbagliate. Rimanere significherebbe fargli pensare che voglia fare la sauna con lui e non è così. No, non posso. Anche se in realtà ero tutta presa da questa idea della sauna detox per ritrovare l'equilibrio psicofisico e rinunciarci solo perché Zac è qui mi disturba alquanto. Effettivamente, adesso che ci penso, se andassi via potrebbe sembrare che mi senta a disagio in sua compagnia. Be', è così, mi sento un po' in soggezione quando siamo insieme, ma non serve che lui lo venga a sapere, e poi la sauna è abbastanza grande per tutti e due, quindi decido di rimanere

«Se non ti disturba mi metto qui». Mi chiudo la porta alle spalle e mi siedo rigida sulla panca opposta alla sua e chiudo gli occhi, a dimostrazione che sono qui solo ed esclusivamente per rilassarmi. Cioè, non lo sto dimostrando, è così e basta. Sono qui per rilassarmi.

«Ho sentito degli spari questa mattina», esordisco mantenendo le palpebre abbassate.

Ok, lo so che dovrei stare zitta e tutto il resto, ma se non dicessi niente sembrerei una fredda maleducata, quindi devo per forza dire qualcosa. Dopo queste parole lascerò che il silenzio cali tra noi senza ulteriore imbarazzo.

«Si, devo aver fatto fuori qualche uccello», mi informa lui.

Perplessa, annuisco a presa coscienza della sua curiosa affermazione.

Apro leggermente l'occhio sinistro per controllare se mi sta fissando, e invece lui se ne sta lì, dormiente e sereno, come se nulla potesse scalfirlo. Detesto e allo stesso tempo invidio la sua capacità di sentirsi a casa ovunque vada. Nessuna situazione riesce a metterlo a disagio o a farlo sentire troppo fuori posto. E la cosa che più apprezzo è la sua trasparenza. Lui è così come lo vedi, e può piacerti o meno, ma di sicuro non lo considera un problema suo. È la prima volta che mi soffermo ad osservarlo, a studiare i suoi lineamenti definiti, ma non sfacciati, la sua espressione buona e fresca. Zac ha uno di quei sguardi che ti soffiano aria fresca dentro al petto e ti fanno sentire più leggera. La pelle chiara si sposa con gli occhi di un verde brillante che talvolta riflettono tonalità ambrate.

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