Lo sai

1.1K 34 4
                                    

"Gradinate"
Urlò Cricca mentre io provavo la mia assegnazione per la prossima puntata.
Ovvero tra 3 giorni.
Mentre Madda amoreggiava con Mattia sul suo letto.
Così dopo aver lanciato loro un bel cuscino in piena faccia, andammo verso il salone.
E ci sedemmo tutti insieme
"Buste?"
Chiese Wax, al che sentii la voce di Maria dire
"Si"
Rispose lei
"Canto o ballo?"
Chiese Fede alla donna.
Non sapevo perché, ma avevo una strana sensazione
"Canto"
Eccoci qui.
Mi girai verso Samu.
Che era accanto a me.
Lanciandogli uno sguardo preoccupato.
Prima di grattarmi un attimo il naso per il nervoso.
Lui mi toccò la spalla.
Accarezzandola un pò per tranquillizzarmi.
Quando però Maria fece il mio nome per andare a prendere la cosiddetta busta mi fu tutto più chiaro.
E l'ansia continuava a salire.
Così mi alzai.
E timorosa mi diressi verso le scalette fuori.
La busta era blu.
Feci un grande sospiro di sollievo
"Leggo io?"
Mi chiese Mari
"Si, vai"
Le dissi io una volta essermi riseduta e aver appoggiato un gomito sulla spalla del ballerino

"Ciao, Giulia.
Ormai sono passate diverse settimane dall'inizio del programma.
Ho subito fatto presente il fatto che tu non mi piaccia.
Hai una bella voce, è riconoscibile e questo è ammirevole.
Ma questo non basta per meritarti questo banco.
Non vedo miglioramenti in nessun aspetto.
Inizialmente questa busta avrebbe dovuto essere rossa.
Volevo metterti in sfida contro un ragazzo che ho visto ai casting e che secondo me merita molto più di te di stare qui dentro.
Poi, però, ci ho ripensato.
Voglio vederti prima in qualcosa di diverso.
Che penso che tu non abbia mai fatto"

Io spalancai un attimo gli occhi spaventata
"Te la stai facendo sotto?"
Interruppe Maria i miei pensieri
"No, assolutamente. In questo momento sono così rilassata che non hai idea, Mari"
Cercai di buttarla io sul ridere.
La donna riprese a leggere

"Ho scelto di assegnarti una canzone difficile.
Non devi usare tanto la voce e questo ti metterà un pò in difficoltà.
Ne sono consapevole.
In più, spero che il fatto che sia in francese non sia un problema per questo compito.
Buon lavoro,
Arisa"

"In francese?"
Dissi quasi urlando
"Ma è matta"
Disse qualcuno dietro di me.
Neanche mi importava.
In quel momento ero basita
"Tu hai fatto il linguistico, però, no?"
Mi chiese la donna dall'altro capo dell'altoparlante
"Si"
Le dissi ancora un pò scioccata
"Come andava in francese, Samu?"
Spostò lei la conversazione, avendo capito dal mio sguardo che avevo bisogno di un attimo
"Io ero più bravo"
Disse lui, ironico, guardandomi.
Cercando di farmi ridere.
E di farmi riprendere dallo sguardo perso che avevo.
Dandomi qualche colpetto con la gamba
"E questo ti fa capire tutto"
Cercai di buttarla io di nuovo sul ridere.
Facendo ciò che mi riusciva meglio.
Prenderlo per il culo.
Meritandomi una scompigliata di capelli da parte sua
"Torniamo a noi"
Disse sempre la bionda
"Vogliamo sentire questa canzone?"
Continuò lei.
Io annuii timorosa.
Così sullo schermo del televisore comparve la scritta

"Compito categoria canto
Da parte di Arisa
La canzone è
'Tous les mêmes'
Di Stromae"

"Bella però eh"
Mi disse Wax dandomi due colpetti sulla spalla.
Come per caricarmi.
Con lui stavo iniziando a legare sempre di più.
Si stava rivelando un buon amico per me
"Io amo questa canzone e anche Stromae, però si non è semplice. Poi, ok che me la cavo in francese, ma questo non vuol dire che canterò bene questo pezzo e mi dispiace. Perché so che potrei fare di molto meglio se cantassi altro invece di fare questo. Poi ha insistito sul fatto che non vede miglioramenti. Ma allora a cosa serve questo compito? Tanto l'ha detto anche lei che non dovrò usare la voce. Penso solo che sia un compito che non mi sarà utile a nulla. Si sa già come finirà. Non credo che con questo pezzo le farò cambiare idea. Che mi mettesse subito in sfida allora, piuttosto che assegnarmi pezzi 'inutili' per il mio percorso qui"
Conclusi io il mio discorso dopo che Maria mi chiese cosa ne pensassi.
Maria diede altre buste dopo.
Io continuavo a pensare al compito.
E più lo facevo più lo trovavo senza senso.
In francese?
Davvero?
Vabbé.
Interruppi i miei pensieri quando Maria fece il nome del mio migliore amico.
Io feci una faccia stupita.
Non aveva mai ricevuto compiti.
E parlavo di compiti.
Il mio cervello neanche poteva pensare ad una sfida.
Fortunatamente lo vidi rientrare con una busta blu.
Feci un respiro di sollievo.
Sapevo che avrebbe superato qualsiasi sfida, ma comunque sempre meglio quella blu che quella rossa, no?
"Celentano?"
Chiese lui
"Si"
Le rispose subito la donna.
Prima di iniziare a leggere quella lettera

just the way you are - Samu SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora