Impulso

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"Ah, comunque Elena mi ha detto che è vero che sta col Caiazzo"
Mi disse lui con tranquillità.
Al che mi fu impossibile non alzarmi dal suo petto e guardarlo negli occhi.
Con viso fintamente sorpreso.
Era sera.
E faceva particolarmente freddo quel giorno per stare fuori sul nostro divanetto.
Come da rito.
E quindi ci accontentammo del mio letto.
A parlare di quella questione che io gli avevo accennato a proposito dell'attore, che si vociferava avesse una relazione con la ballerina tanto amata da Samu
"Nooooo, ma come"
Gli dissi io sconvolta da ciò che mi aveva appena detto a proposito dell'attore del mio personaggio preferito di Mare Fuori, serie che ho amato alla follia
"Io sono innamorata di lui, e lui è impegnato?"
Chiesi in tono disperato.
Tanto da far ridacchiare il ballerino
"Eh ti devi accontentare di quello che hai"
Mi disse lui credendosela.
Al che mi venne spontaneo dargli un piccolo schiaffetto sulla nuca per farlo ritornare alla realtà.
Cosa che gli fece fare una smorfia di dolore finta.
Prima che si portasse una mano sulla parte dolente con fare teatrale
"No, Massimiliano Caiazzo sarà mio prima o poi"
Dissi con tono fiero e orgoglioso.
Ridendo io per prima dell'assurdità che avevo appena detto
"Allora, uscita a quattro quando? Io con Elena e tu con lui"
Propose quello il mio ragazzo
"Ma anche questa sera"
Gli dissi sicura.
Ma cercando di trattenere una risata.
Invano
"Affare fatto"
Disse lui.
Al che gli tesi la mano, che lui non esitò a stringere, per stipulare il nostro accordo.
Erano proprio queste le cose che amavo di noi due.
La genuinità.
Anche nelle piccole cose come questa.
Mi riaccoccolai al suo petto.
Appoggiando la testa sullo spazio tra la spalla e il petto.
La mia posizione preferita per le coccole.
Con la mano che avevo libera, facevo su e giù con le dita.
Sul suo petto scoperto dalla maglietta.
Per ricambiare quei grattini che lui stava facendo a me sulla gamba.
Aveva gli occhi chiusi.
Ed io mi beai di quei secondi di incredibile serenità.
Il suo viso era calmo.
Ed io osservavo quanto fosse perfetto in ogni centimetro.
Pensavo addirittura che stesse dormendo.
Ma improvvisamente sentii la sua voce dire
"Ma che poi a un certo punto Elena se ne esce mi fa 'ma lo sai che fuori vi chiamano'... A me e a te diceva..."
Si ferma da solo per spiegare meglio qualcosa che per me era ovvia.
Così ridacchiai mentre dicevo
"L'avevo capito"
Ridacchiò anche lui prima di riprendere parola e dire
"I Mediceto"
Disse lui serio.
Al che mi venne spontaneo corrugare le sopracciglia confusa.
Ma che nome era?
"A me e a te... E perché?"
Gli chiesi io, mentre nella mia mente iniziavo a realizzare
"Ahhh, Medici e Segreto"
Caddi dalle nuvole
"Ce l'hanno dato i fan"
Disse lui mentre ridacchiava
"Mediceto"
Ripetetti io.
Sussurrando quasi.
Come se cercassi di farlo metabolizzare al mio cervello
"Ma sembra il nome di una pianta"
Gli dissi io dopo qualche secondo ridacchiando
"A me piace invece"
Mi disse lui, pizzicandomi il fianco.
E facendomi saltare di conseguenza.
Poi riprese a farmi i grattini in quella zona.
"Elena mi detto anche che hanno trovato le nostre foto da piccoli. Twitter è pieno"
Mi disse lui con tono così tranquillo da lasciarmi sorpresa.
Le nostre imbarazzantissime foto di quando eravamo piccoli erano in giro e lui era così tranquillo
"No, vabbé. Io devo vederle subito"
Dissi staccandomi da lui nell'immediato per girarmi e prendere dal cassetto del comodino il mio cellulare.
Avrei utilizzato la mia mezz'ora di telefono quotidiana così?
Certo che si.
Così entrai velocemente su Twitter.
Ma visto che non avevo un profilo, ne creai uno al volissimo.
O come disse Samu:
"Al fly"
E neanche dopo qualche secondo già iniziarono ad arrivarmi notifiche su notifiche di persone che avevano iniziato a seguirmi.
E a scrivermi se ero davvero io.
Non mi sarei mai abituata veramente a tutto l'affetto che sapevo che mi venisse da fuori tramite i social e la mia famiglia.
Ed era davvero surreale.
Samu, molto più esperto di me per quanto riguarda Twitter, mi disse di andare sulla barra di ricerca e di cercare i nostri nomi, così che apparissero i primi tweet che ci riguardavano.
Ma non ce ne fu bisogno visto che non appena aprii la pagina di ricerca mi ritrovai al secondo posto in tendenza l'#mediceto
"Ma che sono matti. Siamo in tendenza, mi sento male"
Dissi subito io alzandomi di scatto.
Incredula.
Al che lui mi disse
"Ma che dici"
Sorpreso quanto me.
Mentre si alzava.
Così rimanemmo seduti.
Consapevoli che di lì a poco avremmo riso
"Sto per cliccare"
Gli dissi guardandolo.
Come se di lì a poco stessi per compiere un'azione potenzialmente mortale.
Tanto da farmi ridacchiare da sola
"A nostro rischio e pericolo, vai"
Mi disse lui stando al gioco.
Così, cliccai.
E se mi aspettavo di trovare tweet incredibilmente imbarazzanti, rimasi sorpresa.
Il primo che trovammo diceva:

just the way you are - Samu SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora