Dimmi di cosa sei fatta

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"Iniziamo dalla sfida di Samu"
Disse la conduttrice una volta essersi accomodata al suo solito posto per la puntata.
Ed io sentii tremarmi le gambe
"Ciao"
Salutò lui scendendo le gradinate
"La settimana scorsa la sfida è stata congelata"
Iniziò Maria una volta che il pubblico smise di applaudire
"Il tuo sfidante si chiama Paky e lo facciamo entrare"
Continuò lei, permettendo così al ballerino biondo di fare il suo ingresso in studio
"Facciamo entrare anche Francesca Bernabini, la giudice di questa sfida"
Disse Maria ancora.
Ed entrò acclamata.
D'altronde, è da tanti anni che giudica ed è molto apprezzata
"È prevista una comparata di modern e una di hiphop. Iniziamo da questa"
Disse poi infine la conduttrice.
Dando inizio finalmente a questa tanto temuta sfida.
Così entrò Giulia Stabile per la dimostrazione.
Ed io lo vidi fare dei sospiri giganti mentre strofinava i piedi sulla pece per non scivolare durante l'esibizione.
Accennava i movimenti sentendo la musica.
Ma vedevo che di tanto in tanto buttava lo sguardo su di me
"Mangiati il palco"
Gli mimai con le labbra.
Con tutta la carica che avevo.
Per caricarlo.
Lui in risposta sorrise e mi mandò un bacio volante.
Prima che tornasse a fare ciò che stava facendo prima.
Mi mostravo così perché lui ne aveva bisogno e perché sapevo che lui potesse fare tutto.
Ma in realtà dentro di me avevo una paura matta.
Parlandomi di questo Paky, Samu me lo aveva descritto come uno davvero forte.
Anche più di alcuni qui dentro.
E lui sotto questo punto di vista è sempre sincero.
E quindi avevo davvero tanta paura.
Che aumentò ancora di più quando iniziarono a ballare.
Erano bellissimi.
Vederli ballare insieme era bellissimo.
E Samu non scherzava.
Paky era davvero bravo.
Stava reggendo il confronto con Samu.
Cosa che per me nessuno può fare lì dentro.
Eppure, per quanto amassi il modo di ballare del mio ragazzo e l'avrei scelto sempre perché non avevo mai visto un movimento simile, mi toccava ammettere che Paky era forte davvero.
Erano così simili, ma così diversi.
Paky più crudo.
Samu è fluido, elegante e fresco in ogni movimento.
Qui, in questo caso, si tratta veramente di gusti personali.
E nonostante Francesca Bernabini si fosse espressa in modo più che positivo per il moro, la paura c'era.
La paura che potesse uscire c'era.
Ed io non pensavo che l'avrei mai detto.
Poi, lo vidi levarsi la maglietta.
Cosa che in prova non gli avevo visto fare.
E quasi mi venne da sorridere.
Con sottofondo le urla del pubblico.
Ma deglutii rumorosamente subito dopo.
Avevo il cuore che mi stava scoppiando nel petto.
Ma non in positivo.
Finirono ed io presi un sospiro enorme.
Espirai.
Cercando di calmarmi.
Si rimisero gli archetti entrambi e vidi Maria iniziare a guardare divertita il mio ragazzo.
Che già solo dai modi, riuscii a capire che stava cercando di nascondere l'ansia.
E lo invidiavo per questa sua capacità.
Maria smise di sorridere beffarda e prese parola
"Allora, so che voi siete amici e che c'è tanta stima"
Loro annuirono contemporaneamente
"Volevate anche venire a Roma a vivere insieme, no?"
Chiese, ricevendo di nuovo segni di assenso da entrambi
"Lui è siciliano, tu?"
Chiese lei direttamente al biondo
"Di Napoli"
Disse lui.
Ancora con il fiatone
"Allora, lui si è levato la maglietta"
Disse parlando sempre a Paky.
Scatenando una risatina nel moro.
Che diventò un pò rosso nel mentre
"Non era previsto dalla coreografia"
Paky negò, assecondando la conduttrice
"Perché secondo te?"
Continuò lei ad interpellarlo
"Perché è bello"
Asserì il ragazzo scatenando una risata e un urlo generale da parte del pubblico.
Accennai anche io un sorriso.
Ma mi stavo torturando le mani per quanto in realtà ero agitata
"Contro di te le devo sparare tutte"
Disse il mio ragazzo ironico.
Cercando di sciogliere la tensione che provava
"Volevi spararle tutte? Ieri in prova non l'hai tolta"
Stavolta disse a lui Maria
"No"
Disse lui quasi con fare allegro
"Ah, era una sorpresa"
Disse sarcastica Maria continuando a guardarlo
"Guarda che quella è già sciolta per te, non ce n'era bisogno"
Continuò lei indicando con la testa verso la mia direzione.
Facendo sì che gli sfidanti si girassero verso di me
E se in una situazione diversa sarei diventata tutta rossa e mi sarei imbarazzata da morire, adesso il mio unico pensiero era quello di cercare di camuffare il mio viso preoccupato con uno sguardo di carica a Samu
"Vabbé, però, è un'idea originale"
Disse lui, continuando con quel gioco con la conduttrice, che però tornò seria
"Va bene, però vi prego d'ora in poi che quello che fate in prova è ciò che fate qui"
Disse lei, riprendendolo.
Con il suo solito fare materno.
Amavo il modo di rivolgersi a noi di Maria.
Perché non ci faceva mai pesare gli errori.
Lei ce li faceva notare per permetterci di correggerli.
Ed era una bella cosa
"Va bene, scusami Mari"
Disse lui in modo sincero
"Perché questo da modo anche a lui di fare ciò che vuole, per far sì che la sfida sia equa, no?"
Disse lei dopo qualche altro secondo.
In risposta vidi Samu annuire con la testa
"Sei bravo, non devi avere paura di niente, Samu. Te l'ho sempre detto. Devi giocare sempre dritto e leale"
Concluse lei il suo discorso al ballerino.
Prima di tornare alla sfida.
Ballarono il pezzo modern e fu veramente una delle volte che vidi Samu ballare meglio.
Per me lui era sempre impeccabile.
Ma stavolta davvero su era superato, per quanto fosse possibile.
Eppure, vedevo la giudice esitante
"Davvero una bellissima sfida"
Aveva detto.
Ed era vero.
Era stata veramente una bellissima sfida.
Purtroppo o per fortuna
"Non saprei davvero chi scegliere"
Si ritrovò a dire lei
"Se vuoi, ti sollevò da questo incarico"
Se ne uscì la Celentano di punto in bianco.
Lasciandoci tutti interdetti.
Mi girai verso Madda accanto a me e vidi che anche lei aveva la mia stessa confusione in volto.
Maria le chiese in che senso e al sentire quelle parole feci un gran respiro di sollievo
"Io questo ragazzo lo vorrei nella mia squadra"
Ma questo cosa significava?
Ce lo disse Maria dopo aver consegnato la maglia a Paky
"Samu, io non posso ridarti la maglia. Wax l'ha vinta, Maddalena l'ha vinta, Ndg l'ha vinta, Cricca l'ha vinta... Tu no"
Disse lei riferendosi direttamente a lui.
E lui non fiatò
"Io non posso dartela, devi fare un'altra sfida"
Continuò lei
"Un'altra?"
Chiese lui, con tono sorpreso.
Ma dietro il quale io leggevo delusione
"Si, Samu. Non oggi perché non saprei contro chi farti sfidare, però ti fa bene, non ti fa male"
Disse la bionda.
Mentre da una parte dello studio si sentiva silenzio e dall'altra un coro di dissenso
"Va bene"
Disse lui con ancora il fiatone
"E anche l'ingresso di Paky ti fa bene"
La bionda prese nuovamente parola
"Assolutamente si"
Disse, andando ad abbracciare il suo amico
"Però ti faccio esibire come tutti gli altri come nelle altre puntate, va bene?"
Disse lei alla fine.
E lui annuì.
Prima di abbracciare di nuovo l'altro.
Che aveva appena ricevuto la maglia del programma.
E nonostante il fatto che fosse triste per non essersi preso quella maglia, gli vedevo nello sguardo la felicità di vedere un tuo amico realizzare il suo sogno.
Cercai il suo sguardo una volta che si girò per salire in gradinata e ci misi poco.
Gli riserbai un bel sorriso e un cenno di capo.
Per infondergli sempre più carica.
Questa settimana si era spremuto come un limone.
E si vedeva
"Ho ballato da Dio e non è bastato"
Mi disse infatti poi in casetta al rientro.
E mi dispiaceva tantissimo sentirlo parlare così.
Era stremato.
E lo si vedeva già solo dallo sguardo
"Mi ha fatto un effetto strano vederti ballare oggi. Sai che io amo sempre ciò che balli, ma oggi avevo proprio un qualcosa in più, mi sei piaciuto tantissimo"
Io ero appoggiata alla porta del giardino sul retro, mentre lui si era buttato sul divanetto.
A fare i primi tiri di una heets appena presa dal pacchetto nuovo.
Alle mie parole, però lo vidi reagire in modo strano.
Mi riservò un sorriso.
Ma non era sorriso vero.
Uno di quelli che gli facevano uscire quelle micro fossette ai lati delle sue labbra che io tanto amavo.
Era un sorriso forzato.
Senza guardarmi.
E questo mi fece storcere le labbra
"Oi"
Gli dissi immediatamente.
Staccandomi dal muro.
E avvicinandomi a lui.
Anche quando mi ritrovai davanti, però, non fece nulla.
Se non tirare fuori il fumo dalle labbra per due volte.
Così mi feci piccola e gli diedi una schicchera sulla guancia.
Con l'obiettivo di farlo girare verso di me.
Ma non lo fece.
Di nuovo.
Era strano.
Non mi guardava e questo mi faceva agitare.
Aprì soltanto la bocca dopo qualche secondo
"Nulla, è che mi è dispiaciuto anche vederti giù durante la sfida"
Disse facendo una pausa nel mezzo della frase per fare un tiro.
Senza mai alzare lo sguardo verso di me
"In che senso?"
Gli chiesi io.
Accovacciandomi.
Non lasciandogli modo di scappare dal mio sguardo.
Così prese un bel respiro prima di dire
"Non lo so, come se avessi dato per scontato che sarei uscito. Ti vedevo gli occhi luccicare"
Disse lui, dicendomi l'ultima frase guardandomeli.
Finalmente.
E dentro ci leggevo tutta la paura e l'insicurezza che stavano navigando nelle sue distese verdi dei suoi occhi.
E comprendendo quale fosse il motivo per cui mi stesse in un certo senso evitando, presi parola
"Vuoi la verità?"
E lui non esitò a dirmi
"Certo"
Con un pò anche di timore oserei dire.
Quasi come se avesse paura che dicessi qualcosa che lo avrebbe ferito.
A lui importava quello che dicevo.
Ma per davvero.
E il fatto che stesse così me ne diede un'ulteriore prova
"Si, avevo paura"
Gli dissi sicura.
E lo vidi abbassare ancora di più lo sguardo.
Così non ci pensai un attimo a continuare
"Ma puoi biasimarmi? Non ho mai visto qualcuno reggerti il confronto... Mai. E Paky lo stava facendo"
Gli dissi io nella più totale sincerità
"Non me l'aspettavo, mi ha colto di sorpresa"
Proseguii.
Vedendolo fare un altro grande respiro
"Mi avevi detto che era bravo e che lo temevi più di chiunque altro, ma non credevo che fosse quasi bravo quanto te"
Dissi alla fine.
Rivendo come risposta uno sbuffo.
Lo vidi strofinarsi le mani sul viso.
Come per cercare di levare tutti i pensieri che aveva nella testa.
Era fragile.
Ed io avevo capito che il suo non era qualcosa contro di me.
Era soltanto il nervosismo che gli stava uscendo da tutti i pori.
E infatti non lasciò passare altro tempo prima di aprire nuovamente la bocca per dirmi
"Scusami... Davvero... Non so neanche perché adesso ti abbia detto questa cosa. È ovvio che tu fossi preoccupata per me, e anzi, sarebbe strano il contrario. Scusami, non volevo attaccarti"
Ma che attacco, Samu.
Non devi scusarti mai per questo
"Ma scusami di cosa, amore. Hai fatto bene a chiedermelo se avevi un dubbio"
Gli presi subito le mani io.
Accarezzandogliele.
Prendendo l'iqos che aveva tra le mani per poggiarla sulla parte di divanetto vuota.
Lo vidi soffermarvicisi.
Le guardava.
E anche lui con il pollice accarezzava il dorso delle mie mani sulle sue.
Con una dolcezza unica
"È che questa settimana veramente mi sono ammazzato, con tutte le fasce che ho chiesto in più, sono sfinito mentalmente e fisicamente..."
Disse lui, come per giustificarsi.
Più verso se stesso che a me.
Ma io volevo dirgli che non ce n'era bisogno
"Lo so, lo vedo quanto ti impegni. E lo vedono tutti quando sei sul palco"
E lo doveva capire.
Lo vidi piano piano alzare lo sguardo.
Ed incastrarlo nel mio.
Prima che iniziasse a sorridermi sincero.
Con quel suo sguardo stanco.
Ma sorridente.
Ci guardammo per altro tempo.
Senza dire altro.
Bastavano solo i gesti.
E le nostre mani a contatto che accarezzavano l'anima dell'altro
"Comunque non è possibile che mi basta passare 5 minuti di tempo con te per farmi calmare"
Disse lui.
Con un tono completamente diverso da quello di prima.
Era più rilassato.
Ed io me ne beavo
"Dimmi di cosa sei fatta, lo voglio per sempre"
Continuò dopo avermi guardato di nuovo sorridere per qualche istante
"Te lo giuro"
Rimarcò lui.
Facendo passare altri secondi.
Io, però, non gli lasciai molto tempo.
Mi avvicinai piano per lasciargli un bacino sulla punta del naso.
Prima di far toccare le nostre fronti.
Chiudere gli occhi per degli istanti infiniti.
Per poi riaprirli e dirgli dal cuore
"Lo avrai"

Spazio autrice
Ciao a tutti. Come state?
Io sono davvero al settimo cielo.
Vi ricordate che vi ho detto che ho visto Samu qualche giorno fa per il film?
E che gli ho lasciato un pensiero scritto?
Ecco.
Ho avuto la conferma che l'abbia letto.

Me lo aveva promesso e ha mantenuto la parola

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Me lo aveva promesso e ha mantenuto la parola.
Quando ho visto la foto del foglio che gli ho scritto da me, ma mandato da lui, mi sono sentita come mai prima d'ora.
Sono così contenta che abbia letto ciò che gli ho scritto.
Non ne avete idea.
Samu è un sole.
Ed io sono grata alla vita per aver fatto incrociare i nostri percorsi.
Se vi va, lasciate un commento e una stellina💓

Xoxo

G💕

just the way you are - Samu SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora