"No, dai, su, non posso uscire, sono ridicola"
Dissi guardandomi allo specchio del bagno una volta pronta.
Sbuffando
"Dai, deficiente, esci"
Mi urlò Ludo dall'altra parte della porta.
Ero chiusa in bagno da 5 minuti ormai.
E l'ultima cosa che volevo fare era uscire di lì.
Perché quello che indossavo mi metteva a disagio e non poco.
Feci un ultimo grande respiro.
Per darmi coraggio.
E poi incitata dalle ragazze uscii.
Un pò timorosa.
Camminare in quel momento era difficile.
E non solo perché portavo ai piedi dei tacchi abbastanza alti.
Ma proprio perché qualcosa dentro di me mi spingeva a non uscire
"Ma sei una dea"
Urlò Fede entusiasta.
Facendomi arrossire di conseguenza
"Sei stupenda, Giuli"
Sentii la voce di Madda dire.
Il mio sguardo vagava alla ricerca di uno specchio.
Come se non dormissi in quella stanza e non sapessi a memoria dove fosse.
Ma in quel momento non capivo nulla.
Era tutto confuso e io non riuscivo a pensare ad altro se non al fatto che sia uscita dal bagno.
Con non so quale coraggio.
Una volta trovato lo specchio non mi staccai più.
Continuavo a guardarmi.
A scrutarmi per bene.
E più lo facevo più trovavo difetti
"Lorella un compito più semplice non poteva sceglierlo, eh? Canzone difficile, mi devo muoverci sopra, vestita così e per di più sui tacchi poi"
Dissi io un pò tragica.
Mi focalizzai sui leggins.
Mi toccavo le cosce.
E facevo movimenti come per cercare di far scivolare a terra il grasso in eccesso e non vederlo mai più.
Avevo soltanto voglia di rinchiudermi in bagno e non uscire più.
Mi sentivo completamente a disagio.
Troppo esposta.
E pensare che mi sarei dovuta esibire così...
Non ci volevo neanche pensare
"E che tacchi vorrei dire"
La voce di Maria si espanse nella stanza improvvisamente, facendoci fare un piccolo scatto dallo spavento.
Che seguii da una risatina da parte della donna
"Ciao, Mari. Sono di Madda, io non ne avevo"
Le dissi sinceramente
"Che saranno, tacco a spillo 12?"
Chiese lei come per fare una domanda.
Anche se era un'affermazione
"Io già mi vedo per terra, Maria"
L'ironia non mi abbandonava mai.
Mi misi le mani sul viso.
Consapevole che avrei fatto un incredibile figuraccia
"E poi è colpa tua. Hai fatto vedere a tutti il filmato e Lorella mia ha assegnato questo compito che piuttosto preferivo cantare in arabo"
Le dissi.
Facendola ridacchiare.
E ridacchiando anche io.
Anche se non c'era motivo per ridacchiare.
Nella scorsa puntata erano successe tante cose.
Troppe per poterne parlare per poco.
Avevo presentato il mio secondo. inedito.
"Due respiri"
Ed ero arrivata seconda.
Seconda.
Dopo Angelina.
Il cui pezzo credevo fortissimo.
E ne ero davvero contenta.
Se non fosse stato per la seguente presa in giro di Maria sarebbe stato perfetto
"Questa è dedicata a qualcuno?"
Mi chiese lei.
Furba.
Io spalancai la bocca incredula.
Era proprio cattiva la Mary.
Lei lo sapeva benissimo a chi era dedicata.
E a giudicare dalla reazione del pubblico alla domanda della conduttrice e alla mia di reazione intuii che anche loro sapevano che era per Samu.
Ma non finii qui.
Maria evidentemente si divertiva a umiliarmi.
Da cosa lo intuisco, oltre a tutte le cattiverie che mi ha fatto di fronte a tutta Italia?
Ha mostrato il momento in cui ballavo e cantavo le canzoni di Violetta.
Tutte.
E quando dico "tutte" intendo proprio "tutte".
Spezzoni di neanche 5 secondi ciascuno montati uno di seguito all'altro.
Sembravo una trottola impazzita che si muoveva in giro per la stanza facendo finta di essere ad un concerto.
Ma la cosa più divertente fu quando coinvolsi anche Samu nelle mie esibizioni, che mi stava guardando da quando avevo iniziato.
Sentii il pubblico iniziare a ridere quando lo costrinsi a prendermi sulla schiena per il finale di "Ser Mejor"
"Il bello è che questo non è niente rispetto a quello che potrebbe fare"
Disse Samu quando il filmato finii.
Facendo nuovamente ridere il pubblico.
Riferendosi probabilmente a tutte le volte che tornato stanchissimo da lezione si metteva ad insegnarmi le sue coreografie perché glielo chiedevo.
Io guardai in malo modo la conduttrice.
Che in risposta iniziò a ridere anche lei.
Io però non ridevo.
E questa cosa faceva ancora più ridere.
E ne ero consapevole.
Ma il tutto non finii lì.
"Ma Giulia sei una performer"
Lorella disse seria.
Io spalancai gli occhi
"Che?"
Le chiesi non avendo assimilato bene ciò che stava dicendo
"Che ti sai muovere"
Disse lei.
Io ancora sconvolta mi girai verso Maria.
Che in risposta mi alzò le spalle divertita, alla vista di una me così confusa
"È vero, Giulia. Ti sai muovere"
Disse anche Emmanuel.
Cosa che mi lasciò di stucco
"Davvero?"
Chiesi io incredula.
Ricevendo un forte segno di assenzo dal ballerino.
"Potrebbero essere tutte le lezioni di danza che prende la sera"
Maria disse ridendo.
Facendomi spalancare di nuovo la bocca.
Quel giorno stava proprio tirando fuori il meglio di sé con me
"Vero, Samu?"
Disse Gianmarco, intromettendosi nella conversazione, facendomi girare verso i miei compagni e subito dopo vedendoli sbellicarsi dalle risate.
Anche a me fu impossibile non ridere in quel caso.
Sta di fatto che quel momento finii con Lorella che mi promise di darmi un compito a riguardo.
Infatti, qualche giorno dopo, ovvero due giorni fa, mi inviò questa lettera
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just the way you are - Samu Segreto
Fanfic"Come curi una ferita profonda se l'unica persona che potrebbe curarla è la stessa che l'ha causata?" Samu e Giulia. Due anime complementari. Si ritrovano per caso ad amici dopo aver fantasticato per anni di andarci insieme. Il loro rapporto è più i...