Straordinario

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"Gara inediti giudicata da Emma Marrone"
Disse Maria facendo entrare quella meravigliosa cantante.
Che io stimavo con tutta me stessa.
Sia umanamente che come persona.
Era un raggio di sole.
Dopo averle riservato un abbraccio, Maria diede inizio alla gara
"Aaron, sei il primo. Scendi"
Così vidi il biondo scendere.
E poco dopo le note della sua "Mi prenderò cura di te" si fecero spazio per tutto lo studio.
Quando me l'ha fatta sentire per la prima volta mi ero commossa.
Era stato un momento bellissimo.
Qualche giorno fa.
Mi fece mettere le cuffiette ed entrai in una dimensione ultraterrena

"Mi prenderò cura di te
Anche quando il mondo non sogna
Anche quando di colpo la timidezza
ti farà stare in silenzio
Anche quando poi il tempo ci cambierà
Guarderemo il sole che tramonta"

Non so perché, o come, ma quelle parole mi avevano smosso qualcosa dentro.
E già ci ero affezionata dopo solo qualche giorno.
Non mi sarei stupita se fosse arrivato primo nella gara di oggi.
Era davvero un bell'inedito.
Da qualche settimana non ci dicevano più i voti dopo le esibizioni.
Quindi non potevamo sapere l'ordine in cui eravamo in classifica.
Ma fa niente.
Come avrò detto un milione di volte, a me non importava del voto.
Mi importava del giudizio.
Ancora di più se erano consigli.
Dopo che Aaron tornò al suo posto Maria fece scendere Nico, che con la sua "Perdonami" si prese tutto lo studio.
E subito dopo la mia amata Nina.
Angelina.
"Mani vuote" già faceva parte della mia playlist quotidiana.
Era davvero un pezzo incredibile.
Poi toccò a Piccolo G.
Lui faceva un genere che io non amavo particolarmente, ma "Acquario" ed "È normale" non mi dispiacevano per niente.
E poi fu il mio turno.
Maria mi chiamò e se prima non sentivo così tanta ansia, adesso sembrava essermi arrivata tutta insieme.
Accumulata.
Tremavo.
E lo percepivo benissimo.
Presi un bel respiro.
Era in quei momenti che desideravo avere il mio pianoforte davanti.
Ma adesso ero una persona diversa.
Ero cresciuta.
E non avevo bisogno di nascondere la mia ansia.
O per meglio dire, nasconderla, si, ma trasformandola in qualcosa che mi desse carica durante l'esibizione.
D'altronde l'ansia, era qualcosa di positivo sotto un certo punto di vista.
Mi fa capire di tenerci.
Ed il bello è che io sapevo di provare ansia non per il fatto di dovermi esibire su quel palco così importante.
Ormai avevo imparato a gestire le mie emozioni sul palco.
L'ansia che provavo era per un motivo ben preciso.
Forse l'unico motivo che avrebbe mai potuto farmi provare emozioni così forti
"Prodotto da Antonio Canova, no?"
Chiese direttamente a me Maria.
Riportandomi alla realtà.
Io annuii contenta.
Ancora facevo difficoltà ad abituarmi all'idea che un produttore così importante avesse scelto di produrre tra tanti inediti proprio il mio
"Vogliamo cantare?"
Mi chiese ancora lei.
Premurosa.
Vedendomi un pò agitata.
Lei sapeva perché stessi così.
Lo sapeva bene.
Così, prima di dare l'ok alla donna, mi girai.
Verso i miei compagni.
Verso quegli occhi verdi che tanto amavo.
E che ero sempre più convinta di voler vedere splendere ogni giorno della mia vita e anche di più.
Dopo aver sorriso in modo spontaneo alla vista delle sue piccole fossette che gli si formavano ogni volta che sorrideva.
Le conoscevo così bene da riuscire a scorgerle fino a qui.
Presi un altro bel respiro.
Prima di annuire.
Più convinta che mai di ciò che stavo per fare
"Vuoi dire prima come si chiama?"
Mi chiese lei alla fine
"Straordinario"
Dissi io.
Timida.
Gelosa di ciò che stavo per cantare perché così intimo da spaventarmi.
Ma allo stesso tempo avevo bisogno di urlare quelle parole e di farle sapere a tutti.
Maria mi sorrise.
Consapevole.
Prima di dire
"Base"
Le prima note invasero lo studio.
Ed io presi un ultimo respiro.
Mi avvicinai al microfono.
Ed iniziai

"Mi chiedo spesso se tu sei
Felice come me"

A tutte quelle volte che mi chiedevo se io riuscissi a fare del bene anche solo di 1/10 del bene che lui fa a me

just the way you are - Samu SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora