Iniziai a maledirmi, a incolparmi per non essere rimasto con lei, a perseguitare la mia mente imponendole di darmi la colpa di tutto. Sapevo che non era del tutto responsabilità mia, anzi non lo era affatto, ma lei era la mia ragazza, era la mia principessa, ed ora stava male solo perchè non ero rimasto con lei, solo perchè me n'ero andato a casa per studiare per uno stupido esame. Mi chiedevo se magari, se fossi rimasto con lei magari non avrebbe avuto l'incidente. Cacciai via il pensiero e sbuffai, mi sentivo uno schifo.
Mi precipitai all'interno dell'ospedale salendo in fretta le scale, non m'importava di vedere persone ferite o malate, in altre circostanze si certo ma in quel momento c'era Evelyn in gioco, c'era la persona più importante della mia vita.
Volevo solo sentirmi dire che stava bene e che l'avrebbero dimessa il prima possibile.
Corsi a perdifiato quasi non reggendomi più sulle gambe una volta salita la seconda rampa di scale.
Maledetto fumo.
I miei occhi s'incontrarono con quelli di Chaz, se ne stava seduto, impassibile su una sedia blu, gli occhi leggermente arrossati e il piede che nervosamente batteva contro il pavimento.
Aveva pianto ma non glielo avrei mai fatto notare.
Corsi da lui, solo una volta svoltato l'angolo vidi sulla sedia accanto Chris, le mani fra i capelli,gli occhi gonfi e colmi di lacrime.
Non lo avevo mai visto piangere, nessuno dei tre aveva mai visto gli altri piangere.
"Cos'è successo?" chiesi portandomi una mano al petto e cercando in qualche modo di tornare a respirare regolarmente.
Chaz posò gli occhi su Chris che non mosse alcun muscolo ma rimase immobile, sospirò tornando a guardarmi e capendo che sarebbe spettato a lui il compito di dirmi cosa fosse accaduto.
"Stava andando a scuola, diceva di dover portare solo un fascicolo, diceva che sarebbe tornata nel giro di mezz'ora.." la sua voce era rotta, quasi non riuscisse più a parlare, a muovere la bocca, a far vibrare le corde vocali.
".. ci ha chiamato un medico, ha detto che è stata investita attraversando la strada, sulla Hall Street" deglutii.
Era stata investita.
Evelyn, era stata investita.
"Come sta?" chiesi balbettando, adesso ero io a non riuscire più a parlare. Le sue spalle si mossero in sincronia ad un sospiro.
"Non sappiamo niente, è in sala operatoria" disse indicandomi la porta sul muro davanti a noi, degluii annuendo.
"Da quanto?"
"Quasi quaranta minuti" annuii di nuovo.
Andai a sedermi accanto a Chris senza proferire parola, senza staccare un secondo gli occhi da quella maledetta porta tinta di verde dai bordi bianchi, là dentro stavano decidendo la mia vita.
"Mi dispiace.." sentii sussurrare Chris, abbassai lo sguardo su di lui nello stesso istante in cui lui lo alzò su di me, incrociando i miei occhi.
"Non è colpa tua" s'intromise Chaz portandogli una mano sulla spalla, il biondo si passò una mano fra i capelli annuendo.
Non avevo il coraggio di parlare, non avevo idea di cosa dire, le parole mi si bloccavano in gola se mai ne avessi avute.
La nostra attenzione venne attirata da un uomo ed una donna che corsero nella nostra direzione, erano i suoi genitori. La donna corse verso Chris stringendolo fra le braccia prima di passarsi una mano sugli occhi asciugando le lacrime. Mi guardò per interminabili secondi facendomi deglutire rumorosamente, mi sorrise facendo scorrere sul suo viso un paio di lacrime, Chaz la prese con se e lo stesso fece con l'uomo portandoli a qualche metro di distanza da noi e raccontandogli la vicenda.
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I'm Danger (Justin Bieber)
Fiksi PenggemarIspirato a una storia vera... Evelyn Smith, una ragazza semplice, timida anzi, timidissima. Tanto riservata e chiusa in se stessa da permettere a tutti di schiacciarla, tutti tra cui lui: il suo incubo più grande. Justin Bieber, il migliore amico di...