capitolo 26

11.7K 373 56
                                    

*Leggere la nota autrice sul fondo, grazie


Mi rendevo perfettamente conto che dovevo sembrare un folle a voler entrare in quella stanza senza il permesso dei medici, ma io se volete saperlo, sapevo perfettamente quello che stavo facendo.

Non ero un folle.

Non ero un pazzo.

Non ero disperato.

Ero solo innamorato.

I ragazzi dicevano di non voler mettersi in mezzo, dicevano di voler assistere alla cosa anche se in disparte, Chris uscì dall'ospedale per chiamare sua madre e per dirle - per l'ennesima volta - che Evelyn non si era ancora svegliata, mentre Chaz diceva sarebbe rimasto fuori dalla stanza ad aspettare.

Io però non potevo ancora aspettare, come se non bastasse un'infermiera aveva abbassato le rele della vetrata quindi non potevamo più nemmeno vederla dal vetro, no davvero non potevo starmene lì senza fare nulla.

Sarei entrato senza dare nell'occhio, il Dottor. Lohton l'aveva controllata pochi minuti prima, non sarebbe tornato presto.

Abbassai la maniglia entrando in fretta nella stanza sotto lo sguardo contrariato ma allo stesso tempo comprensivo di Chaz.

Mi voltai deglutendo, non si era mossa di un solo millimetro, se ne stava lì immobile, distesa sopra quel letto bianco, le lenzuola spiegazzate, il polso con la flebo fuori, le palpebre arrossate così come le gote.

Mi avvicinai mettendomi a pochi centimetri di distanza da lei sfiorando le nostre mani, sospirai, era una tortura dover restare lì senza fare niente.

"Si piò sapere quando pensi di svegliarti principessa, sono cinque giorni che non ti muovi.. " sussurrai accarezzandole la guancia fredda.

Non si mosse, che novità.

".. sai, a scuola non ci sono problemi, ho superato l'esame di mercoledì e quasi con punteggio pieno. Nessuno sa cosa ti sta accadendo per fortuna, non voglio che lo sappiano e credo nemmeno tu, pensano tu abbia l'influenza, magari, eh, principessa?" ridacchiai rendendomi però subito conto di essere da solo, lei non mi poteva sentire.

Ma la speranza che accadesse, che sentisse di avermi lì vicino, mi faceva restare lì a parlarle.

"I dottori non mi volevano far entrare, ma non sono potuto restare fuori mi mancavi troppo.." sentii una fottutissima lacrima rigarmi il volto, sbuffai affrettandomi a raccoglierla.

Toccai il mio naso con il suo mordendomi il labbro, sfiorai le mie labbra sulle sue chiudendo gli occhi.

"Ti prego.. ti prego torna con me, ti prego, principessa.." iniziai a piangere, ne ebbi la conferma quando le mie lacrime iniziarono a cadere ripetutamente andando ad infrangersi sul suo viso.

".. quanto dovrò aspettare prima di vederti ancora sorridere? Mi manchi da morire, le mie giornate non possono essere complete senza di te" le accarezzai il volto sorridendo, era bellissima.

Le stampai un piccolo bacio sulle labbra alzandomi da lei, sapevo che non mi sarei potuto trattenere molto, se solo una delle infermiere mi avesse visto lì dentro non mi avrebbero più permesso nemmeno di stare in corridoio.

Mi avvicinai alla porta portando una mano sulla maniglia pronto ad uscire e a passare un'altra interminabile sera in quel corridoio.

"Justin?"

Deglutii, avevo anche le allucinazioni, splendido.

"Justin, sei.. sei tu?" mi girai di scatto.

Evelyn aveva aperto gli occhi, trattenni un urlo di gioia gettandomi contro di lei e baciandole ogni singolo centimetro di pelle del volto facendola ridacchiare e sorridere.

I'm Danger (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora