Tornammo dalle vacanze estive, svolte in Italia, circa a metà ottobre e con numerose valigie sbarcammo nuovamente, nella nostra casa a Siviglia, rimasta come l'avevamo lasciata, con le classiche due palme pendenti all'entrata, il giardino prosperoso e ricco di flora.
Eneas, il piccolo della famiglia, 12 anni per precisione, corse subito per aggrapparsi alle sbarre del cancello, ammirando con grande soggezione la nostra amata dimora.
Papá riprese le chiavi e infilandole nella toppa aprii finalmente quello che per il mio fratellino era un ostacolo.
Sorrisi e afferrando il manico della mia borsa, insieme alla valigia mi feci avanti, rientrando pian piano anche in casa.
Venni subito accolta dal profumo invasivo di vaniglia, alla quale i miei genitori ne erano follemente innamorati!
Mi affrettai a correre con i bagagli in camera, sprofondando nel letto comodo e morbido che era situato al centro della camera.
Tirai un sospiro di sollievo, felice di esser tornata a casa spensierata, sopratutto dopo il lungo viaggio in aereo che poi si trasformo in lunghe ore di auto.
Afferrai il telefono, che era da un po' che sentivo la sua presenza scomoda nella tasca e scrissi alla mia migliore amica, Mireia, anche lei di buona famiglia, e grande sognatrice, sopratutto ad occhi aperti.
sono arrivata le scrissi, ricevendo immediatamente una risposta rapida ed energica.
Alla fine decisimo di vederci nel primo pomeriggio, per un aperitivo, così da chiaccherare un po e scambiarci le novità del momento, come al nostro solito..maliziose com'eravamo.
Non eravamo ragazze perfide, ma avevamo uno spirito giudicante, per lo più ironico e diretto verso il genere umano. Sicuramente potremmo essere delle persone altamente categoriche ma eravamo anche cordiali e disponibili, se la situazione lo richiedeva.
A casa Jiménez pranzammo presto, così da lasciarmi tempo per prepararmi all'appuntamento impostato poco prima.
In famiglia parlammo generalmente di argomenti vaghi, cercando appunto di non toccare tasti troppo stancanti, come lo studio e il lavoro, ma ci basammo più su futuri eventi a cui saremmo dovuti essere presenti.
E tra una parola e l'altra, il pasto finii, mettendo fine alla discussione produttiva che mi incuriosii abbastanza, ma la mia attenzione tornò sui vestiti e sul come mi sarei dovuta conciare per questo incontro.
Alla fine, decisi di mettere dei pantaloni eleganti grigi a palazzo, con sopra un maglioncino color crema, che sottolineava molto il colore dei miei capelli, castani quasi biondastri.
Afferrai la borsetta, nella quale depositai il necessario e infilai delle normali scarpe, per poi uscire di casa, salutando il mio fratellino con la mano.
Mi incamminai, fino ad arrivare al bar prescelto, quindi le scrissi per avvisarla del mio arrivo in destinazione. Lei mi colse di sorpresa, posandomi le mani sulle spalle e gridando "bu!" vicino alle orecchie. Con il batticuore mi voltai immodesta, quasi pallida, con la mano premuta contro il
petto, cercando di restabilire la solita frequenza cardiaca.
"Sii pertinente, Mira!" la chiamai con il soprannome che le diedi, ridendo insieme a lei.
"Buongiorno, mia cara" la mia compagna mi prese in giro, come al suo solito, con il suo atteggiamento buffo e imprudente.
Ci abbracciammo e poi ci accomodammo sulle sedie esterne del locale, sorridendoci a vicenda.
"Hai notato nuovi ragazzi alle Canarie?" domandò lei, curiosa con un tono ingenuo e melodico.
Ridacchiai, cercando di non sembrere troppo goffa: "me lo chiedi sempre e la risposta è no!"
Mireia fu scettica, ma si fece passare per buona la mia risposta. Ordinammo qualcosa da gustare nel mentre delle nostre conversazioni molto intriganti.
Pian piano caló il tramonto, facendo così azionare tutte le luci della cittá, che cominciarono a dare l'atmosfera di casa, facendomo venir in mente alcuni bei ricordi di questa meravigliosa cittá.
STAI LEGGENDO
Millions -'ღ'- Gavi
Fanfiction.・。.・゜✭・.・✫・゜・。. Immagina essere ricchi, vivere in una bella casa, grande e spaziosa e poter soddisfare ogni tua necessità e bisogno. Bene, questa era la mia famiglia, ero frutto di due medici e il mio nome è Catherine Jiménez. Abbiamo origini itali...