"E quindi abbiamo scoperto questo. Sono Delusa da lui, tanto quanto penso tu lo sia" Gioco con le pietre sparse nella sabbia, ad una certa distanza dal mare.
"Lo sono" Pablo mi guarda negli occhi, con uno sguardo ricco di delusione, era amareggiato dal comportamento di un amico carissimo come Pedri.
"Non é che mi tradisci pure tu?" Ridacchiai, mettendomi sopra di lui, tirando una pacca sulla spalla scherzosamente. Lui scosse la testa, ridendo.
Effettivamente Pablo non avrebbe potuto tradirmi in nessuno modo, eravamo costantemente insieme, ovunque e con chiunque e se proprio non fossimo attaccati uno all'altro, lui aveva allenamenti ed io lo studio. La relazione con Gavi é una tra le cose più belle che mi sia capitate, è successo tutto in modo casuale grazie ad uno scherzo del destino presentatosi grazie a mio fratello e le sue opportunità di giocare nel Barça. Gli sono grata.Il castano sicuramente mi vide sovrappensiero, infatti mi fece tornare nel mondo reale, accarezzandomi la schiena ed i fianchi. "A che pensi, Cath?" "A te".
"Ci immagini percorrere la navata una volta finita la messa?" Lui sognava ad occhi aperti, guardando le nuvole, io non riuscivo a seguirlo razionalmente.
"Cosa?!" Ero stupita da quei pensieri così puri ma anche così concreti. Sarebbe potuto diventare realtà, e perché no? Mi immagino con qualche bambino, un cane, abbracciata a lui, mentre riguardiamo una sua partita, magari una di cui va tanto fiero.*
7 anni dopo
In una stanza di spogliatoglio sotto tutte le panchine degli spalti, io con un enorme pancione partecipo ai cori motivazionali del club. Eravamo in finale, non potevamo perdere all'ultimo. Ancora un altro canto!
Tutti in cerchio, tutti abbracciati, pronti come dei fratelli ad accarezzare quella coppa d'oro che ci aspetta proprio lá fuori. Alla fine scoppia un grande applauso, seguito da fischi ed urla. Io mi siedo sulla panca, proprio sotto la maglia del mio fidanzato, guardando la seconda famiglia di quest'ultimo. Ad una certa capii che non potevo più stare lá con loro. Sorrisi e li salutai e mi avvicinai alla porta d'uscita. Mi appoggio allo stipite della porta e sotto di me sento colare acqua. Sento un fiume scorrere sulle mie gambe, bagnare tutto, pavimento e vestiti. Tutto ció seguito da crampi, dolori che a momenti mi avrebbero fatto vedere le stelle. Tra la folla si fa spazio il numero 30, assistendomi in fretta. In pochi minuti mi ritrovavo su una barella di ospedale, con degli infermieri che sembravano alieni e Pablo che mi seguiva talmente preoccupato da infastidirmi. Da quel momento in poi ricordo poco e niente.Ma una volta svegliata, Gavi teneva un bimbo, io una bimba: avevamo avuto due gemelli eterozigoti. Sara e Paul, bellissimi. A turno stringevamo l'altro, dandoci il cambio. Anche se l'attesa e il parto non fu la cosa più semplice, ero contenta, impazzivo dalla gioia. Eravamo diventati genitori. Persino in modo duplice.
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Millions -'ღ'- Gavi
Fanfiction.・。.・゜✭・.・✫・゜・。. Immagina essere ricchi, vivere in una bella casa, grande e spaziosa e poter soddisfare ogni tua necessità e bisogno. Bene, questa era la mia famiglia, ero frutto di due medici e il mio nome è Catherine Jiménez. Abbiamo origini itali...