Mira era operata, grazie al cielo senza alcuna complicazione né nell'intervento né in seguito, infatti molto presto ritornó lucida e anche spesso l'andavo a trovare nella sua stanzetta d'ospedale per chiacchierare.
"Ti va di uscire? Una passeggiata così"
lessi il messaggio ad alta voce, mettendomi comoda sul lettino, dove Mira mi guardava sorridente.
"Sisi! Cosí!" esclamó lei, indicando la sua nota approvazione, persino battendo le mani.
Tentennai per qualche secondo, e poi inviai il messaggio a Gavi, su instagram.
"Non mi risponderá mai!" mi lamentai, stringendole la mano, che era fredda, da far invidia ad un cadavere, al contrario della mia, che era per poco bollente. "Volevo soltanto ringraziarlo per quello che ha fatto allo stadio" sospirai, arrendendomi.
"Ma smettila! Si vede chiaro tre chilomet.."
bloccai Mireia, mettendole il mio palmo della mano direttamente sulla sua bocca, per metterla a tacere.
"Non dirlo" risi, per poi staccare la mano dalla sua faccia. "Parlamo di te" continuai sedendomi con le gambe incrociate.
D'improvviso sobbalzai quando arrivò una notifica dal mio telefono, che richiamò l'attenzione di me e la biondina, che non esitò ad alzare il collo, per scrutare appunto, da dove proveniva il messaggio.
"È Gavi" dissi io e la vidi subito iniziare a festeggiare; è come se il messaggio lo avesse ricevuto lei.
"Che ti ha scritto?" strilló, strappandomi il telefono tra le mani, impaziente di leggere.
"Ha detto che sta venendo all'ospedale" proseguii sempre lei, restuendomi il cellulare, posandolo direttamente fra le mie dita.
"Vado" dissi io, alzandomi lentamente dalla coperta di lana dove mi ero seduta.
Ci salutammo e scesi frettolosamente le scale, giungendo fino al piano terra dove una figura familiare, era giá appoggiata ai muri esterni.
"Ehy" mi avvicinai lentamente, facendo ricadere l'attenzione su di me. Pablo si giró immediatamente, ricambiando il saluto e intascando il suo telefono.
"Vieni, andiamo sul lungomare" disse lui, e proprio come fece allo stadio, mi prese dal braccio, portandomi nel luogo da lui indicato.
"Oi piano!" dissi, cercando di farlo rallentare, mentre intanto faceva il giro dell'ospedale, per appunto arrivare fino alle spiagge.
Dopo pochi minuti di camminata, riuscimmo a giungere fino al marciapiede, affiancando i lunghi chilometri di sabbia, insieme alla enorme distesa azzurra che contornava il nostro Paese.
"Ti ho chiesto di vederci perchè volevo ringraziarti per quello che hai fatto scorsa settimana" con una leggera timidezza parlai, affiancando lui.
"E inoltre, appena Mira sará dimessa, vorrei organizzare una festa..e invitare pure Pedri, ho bisogno del tuo aiuto" chiusi i pugni nelle tasche.
"Quindi lo ammetti che hai bisogno di me?" rise, guardandomi con la cosa dell'occhio, scrutando i miei occhi, attenti alla strada d'innanzi a noi.
Spalancai gli occhi furiosa, voltandomi verso il castano, che ormai era troppo preso a ridere solo, trovando divertente tutta questa situazione.
Sbarrai gli occhi e continuai a camminare, mentre lui cercava di calmarsi. "Va bene, me ne occuperò tutto io" mi poggió una mano sulla spalla, calmandomi.
Fui sorpresa a quell'affermazione e mi voltai verso le onde del mare, che si dissolvevano nel bagnosciuga, con un sorrisino soddisfatto, che esprimeva orgoglio e felicità da tutti i pori.
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Millions -'ღ'- Gavi
Fanfiction.・。.・゜✭・.・✫・゜・。. Immagina essere ricchi, vivere in una bella casa, grande e spaziosa e poter soddisfare ogni tua necessità e bisogno. Bene, questa era la mia famiglia, ero frutto di due medici e il mio nome è Catherine Jiménez. Abbiamo origini itali...