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Ormai, influenzata da Mireia, anchio riuscivo a provare un senso di ammirazione verso il calciatore del Barcellona, per la quale provavo un senso d'odio e di appunto, piacere nei suoi confronti.
Eppure era Marzo, era già il quinto mese che conoscevo e continuavo a scoprire cose nuove su Pablo, ci eravamo persino dati un bacio, negli ultimi giorni di Gennaio, ma forse non significò nulla per entrambi...alla fine lui era una famosissimo ragazzo che giocava a calcio e io? Di buono avevo soltanto i soldi, se si può definire un pregio.
Sommersa da talmente tante riflessioni, la mente si illuminò, ricordandomi di quel famoso invito, che lo stesso Gavi mi diede qualche giorno fa, per venir ad assistere ai suoi allenamenti, senza nessun'altro.
Appena tornai sulla terra, ricordandomi di quest'ultima cosa, mi accorsi di star camminando per strada, precisamente sul corso di Barcellona.
(E siccome era il fine settimana, lo passavo appunto in quest'ultima città).
Sospirai, in quest'ultimo periodo succedeva troppo spesso il fatto che io mi incantassi mentre passeggiavo per strada, che urto!
Camminando mi ritrovai davanti alla possente struttura del Camp Nou, sponsorizzato dalla mia app preferita: Spotify. Lo guardai con degli occhi innamorati, per poi addentrarmi, sentendo una leggera sensazione di ansia.
Non c'era alcun minimo rumore, tranne i miei soli passi, che continuavano a sentirsi rimbombare nei corridoi dello stadio. Rabbrividì, sentendomi sola in quell'immenso posto, o forse per il freddo.
Arrivai fino all'erbetta, accorgendomi della mancanza della squadra, non c'era anima viva.
"Mi ha dato buca" dissi tra me e me, sentendomi immediatamente triste, voltandomi per tornare indietro, fin quando non sentii un pallone toccarmi i piedi. Mi spaventai, quasi saltai dalla paura.
"Dove te ne stavi andando?" spuntó dal nulla, sullo stadio, beatamente seduto sul prato, con un sorriso accennato, rivolto a me, che cercai di essere cortese.
Presi la palla tra le mani, avvicinandomi a lui, fino ad arrivare davanti, guardandolo dall'alto, "Scemo".
Lui rise dolcissimo, alzandosi, con l'aiuto delle mani, "Giochiamo" se ne uscì dal nulla così.
Rimasi stupita dalla sua iniziativa, trovandomi confusa di primo impatto. "No" negai con la testa.
Lui mi guardó con tale sguardo innocente...per poco ingenuo, pregandomi, con i suoi occhioni marroni, alla quale, chiaramente non avrei saputo resistere.
Sbuffai rassegnandomi, "Okay" e vidi lui esultare, per la mia approvazione.
Pablo tanto per vantarsi, sollevó il pallone con i piedi, cominciando a palleggiare, sfoggiando i suoi movimenti talmente naturali e spontanei, da farmi pensare che fosse nato già con la palla tra le mani.
"Mi avevi detto che c'era un allenamento con il Barça" parlai io, guardando il suo continuato gioco.
Stoppó la palla con i piedi, guardando in basso, "Era una scusa per farti venire qui".
Sospirai con le braccia conserte, un mio classico modo di fare, quando mi sento presa in giro.
Dopo questa nostra piccola discussione lui mi insegnó alcune basi del calcio, cose nuove dall'ultima volta che mi fece da mister, come ad esempio driblare l'avversario.
Ma ogni volta che mi ritrovavo davanti a lui, con la palla in mio possesso, dopo nemmeno pochi secondi, scompariva e la ritrovavo giá in porta, con sempre Gavi in vantaggio. "Non ce la faccio!"
Lui fece cenno di avvicinarsi e così feci, trovandomi davanti a lui, la quale non sembró voler parlare.
Inarcai un sopracciglio confusa, sentendomi così vicina a lui da poter quasi sentire il suo respiro vivo, a contrario del mio, corto e affaticato.
Lui mi guardó, forse anche lui, indeciso se spicciare parola, non distogliendo minimanente gli occhi da dosso. "Cath..." sussurro, vedendomi avvicinare.
"Zitto, scemo" mi alzai in punta di piedi, posando una mano sul retro della nuca, spingendo così il suo collo per arrivare presto a contatto con le sue labbra.
Poi, appoggiai entrambe le mani sul suo viso caldo, unendo le nostre labbra, in modo talmente romantico, da farmi nuovamente sentire quella sensazione di farfalle nella pancia.

Millions -'ღ'- GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora