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"Quindi come ti dicevo, mi ha scritto..!"
La biondina esclamò entusiasta, mentre si accomodò sugli spalti dell'enorme stadio in cui ci trovavamo.
Continuammo a parlare, finché la piccola squadra di mio fratello non entró in massa, cominciando a schiacciare i scintillanti fili d'erba del campo, ancora umidi e freschi.
"Sono proprio carini" Mireia commentò, alzandosi e appoggiandosi al parapetto, ammirando i piccoli bambini che indossavano la divisa rosso blu.
Girai gli occhi al cielo, dando anchio un'occhiata a tutti i ragazzini presenti in campo, notando quanto fossero numerosi.
Ci sedemmo di nuovo e continuammo a parlare, entrambe curiose delle enormi novità che l'altra aveva da dire.
"Che fortuna Mira!" la ammirai, appena sentii che un ragazzo era talmente interessato a lei, che cominciarono a frequentarsi una settimana fa, durante la mia vacanza.
"A te è impossibile che non ti interessi nessuno"
mi disse dispiaciuta la bionda, incrociando le braccia, quasi come pretesa.
"L'altro giorno mi ha scritto questo, peró sai..meglio la vita da single" le mostrai sullo schermo del display il profilo Instagram dell'individuo nominato prima, facendole pure leggere la chat.
"Catherine..eddai!" mi biasimó, incitandola ad essere più aperta a delle relazioni, ma le risposi con un no categorico.
La nostra attenzione fu catturata da un numeroso vociare proveniente direttamente dal campo, che ci fece immediamente girare, incuriosite.
Un sacco di persone, ragazzi per precisione, erano entrati nel campo, iniziando ad interagire con quelli più piccoli e allenarsi nello stesso momento.
Vidi mio fratello, venir preso per mano da un tipo, della quale fui subito protettiva, assicurandomi che fosse tutto apposto.
"Che cos'è?" chiesi alla mia amica, non capendo bene il senno di tutto ció, ancora stordita dalla conversazione di prima, rigurdante le mie cotte.
Mira, esplorò un po' con lo sguardo la situazione, per poi decidersi a parlare, "Ma certo! È il vero e proprio Barcellona!" esclamò, indicando un punto: "È Torres! Che bello!" ammirata rimase a guardare quell'individuo, che mi risuonò familiare...
Ma certo! Eneas me ne aveva parlato.
"Non capisco" sbuffai non comprendendo nulla di ció.
"Tuo fratello ha la possibilità di giocare con veri e propri giocatori del Barcellona, capisci?"
Mi colpii la fronte con il mio stesso palmo della mano, arrendendomi a capire quelle strane regole e cose riguardanti il calcio.
"Tuo fratello è con...Gavi!" fece fatica a leggere il nome sulla maglietta, ma dopo poco ci riuscii.
Roteai gli occhi al cielo, alla fine erano solo dei nomi, non mi interessava nulla di tutto ció.

Una volta finiti gli allenamenti, andammo giú, fino a sfiorare l'erbetta, per recuperare mio fratello, la quale era già pronto a fare i salti di gioia, preso dall'agitazione del momento.
"Andiamo a casa, su" severamente lo richiamai, lasciandomi alle spalle bambini e giocatori, che avevano gli occhi puntati e fissi su me e la mia accompagnatrice, che non esitó a salutarli con la mano.
Per tutto il viaggio, la mia amica e il minore, non fecero altro che parlare e parlare di tutto ció che riguardava l'allenamento, con aggiunta di termini tecnici e nomi, la quale io, non ne sapevo nulla.

Millions -'ღ'- GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora