153

225 19 7
                                    

!TW Hurt/Comfort. Angst. Descrizione esplicita di sofferenza psicologica !

Sono circa 1900 parole, ma certi dolori non possono essere raccontati in poche frasi. E nemmeno certe amicizie e certi amori.

Eventuali errori saranno corretti più tardi.

- Sele


La pila di libri cade a terra, i tomi che scivolano gli uni sugli altri fino a creare un mucchio sul pavimento freddo della camerata grifondoro. Remus strizza gli occhi a quella visione, poi preso da un moto di rabbia insensata colpisce con violenza il materasso del suo letto, sul quale è raggomitolato - rigirandosi nervosamente - da ore. Forse da giorni, non ne è più sicuro. Quella apparente rabbia gli si insinua anche sotto la pelle, facendogli dolere i muscoli già devastati dalla Luna precedente. Il suo corpo sussulta. I suoi occhi sembrano improvvisamente incapaci di reggere la flebile luce che entra dalla finestra. Persino respirare diviene fastidioso. Remus si trova così a scappare nuovamente tra le tende pesanti del baldacchino, dove l'aria è viziata ma dove gli è permesso sollevare le palpebre.

Colpisce nuovamente il materasso, questa volta con le lacrime agli occhi. La sua testa continua a ripetergli che è un fallito per aver passato tutte quelle ore a letto, ma al contempo una vocina gli sussurra che la cosa migliore da fare è comunque quella di infilarsi sotto le coperte. D'altronde ha appena provato a alzarsi e la sua evidentente stupidità lo ha portato a urtare con la gamba la pila di libri, facendola cadere e mandando invano l'unico sforzo fisico che era stato in grado di fare il giorno precedente, quando l'irritazione esorbitante alla vista dei libri - che ormai non riusciva più a godersi - sparsi intorno al suo letto e sopra di esso e infilati in mezzo alle coperte aveva superato i mugugni contrariati del suo cervello all'idea di doversi davvero alzare da lì e fare qualcosa.

Qualsiasi cosa. Merlino, che essere inutile. Che stupido. Stupido, stupido, stupido tanto lavoro sprecato. Stupido. Sei a letto da così tanto tempo che ormai alzarti ti renderebbe più ridicolo di restare sdraito. Sei inutile, Remus, sei uno scarto della società. Non solo sei un lupo mannaro, non riesci nemmeno a comportarti per finta come un mago qualunque. Sei una zavorra, Remus. E stai parlando con la tua testa, ti rendi conto? Fai pena. Vergognati.

Remus scuote il capo, consapevole che continuare a parlare con la sua testa, crogiolandosi nel suo dolore sordo e vuoto, lo porterebbe solo a sentirsi più pazzo del solito. Razionalmente lo sa che è solo uno dei suoi periodi no, che ogni tanto gli capita di sentirsi così perso, vuoto, immerso nella più tetra disperazione, nel buio meno amico e più soffocante. Ma quel pensiero razionale è sepolto in fondo, il dolore è così forte da prendersi tutto lo spazio possibile nella prima fila della sua testa fallita.

Madama Chips è preoccupata per lui, lo riempie di pozioni ogni volta cercando di sistemare qualsiasi sia la cosa che non va, di ristabilire l'equilibrio nel suo corpo, ma ogni volta le sue pozioni sono inutili e Remus esce da solo da questo stato precario, ogni volta terribilmente emanciato e distrutto psicologicamente. La causa scatenante non è ancora certa, ma Sirius ha passato mesi a annotare i minimi eventi e i conseguenti cambiamenti di umore di Remus, affiancandoli anche alle varie fasi lunari, e questi eventi sembrano capitare dopo le lune peggiori, quelle in cui il lupo prende totalmente il sopravvento e ulula e soffre senza pietà e sembra ricordare cose orribili che gli si insinuano nel cervello e lo torturano senza sosta.

Remus pensa che il lupo viva così male quelli notti perchè la sua parte umana sta per precipitare nell'oblio, non il contrario, ma non ha ancora avuto il coraggio di dire a Sirius che dovrebbe arrendersi e smetterla di cercare una soluzione, che dovrebbe semplicemente accettare che il suo fidanzato ha qualcosa che non va alla radice, qualcosa che non c'entra con la licantropia. Remus inoltre non ha mai avuto il coraggio di confessare a qualcuno che ha iniziato a avere questi periodi - che nel tempo sono andati talvolta peggiorando talvolta migliorando - dopo lo 'scherzo' di Sirius al quarto anno, quando il ragazzo aveva quasi fatto ammazzare Snivellius e rovinato la vita di Remus, il quale non era mai più stato lo stesso dopo aver provato quell'intrinseco terrore all'idea che sarebbe finito nelle mani del Ministero e sarebbe per sempre stato privato della sua magia, il suo bene più prezioso.

Wolfstar - one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora