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"Manchi."
Aveva scritto quell'unica parola con la sua calligrafia ordinata . Non aveva aggiunto altro; nessuna firma, nessun altra informazione.
Qualunque altra cosa avrebbe potuto danneggiare il destinatario.
Chiamò il gufo e gli diede la lettera.
"Portala a Sirius."
Era un gesto avventato: cercare qualunque contatto con il ragazzo moro durante le vacanze era potenzialmente pericoloso.
Remus si appoggiò al davanzale della finestra scrutando il tramonto, in attesa di una risposta.

Sirius si era chiuso in camera dopo esser scappato dall'ennesima sfuriata di sua madre.
Avrebbe compiuto circa tre mesi dopo sedici anni, e aveva già idee completamente diverse dai suoi genitori, cosa che lo faceva spesso litigare con la famiglia.
Era seduto sul letto quando sentì qualcosa picchiettare sul vetro e vide un gufo. Prese la lettera e la aprì.
"Manchi"
Sorrise: avrebbe riconosciuto tra mille quella scrittura.
Qualcosa lo colpì alla schiena provocandogli dolore e facendogli cadere il foglietto dalle mani.
"Cosa stai leggendo con quel disgustoso sorriso felice, Sirius?"
Sua madre Walburga lo sovrastava, e tra le mani teneva la 'lettera' di Remus.
"Niente."
La donna diede una fugace occhiata alla pergamena.
"É una purosangue, spero." Indagò.
Sirius soffocò un risolino.
"Si, é una purosangue. Serpeverde."
Marcò l'ultima parola.
"Meglio per te." Sibilò Walburga.
E uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Sirius si tuffò sul letto scoppiando a ridere. Prese pergamena e inchiostro da un cassetto.
"Mia madre é convinta che tu sia una femmina! E le ho detto che sei purosangue e Serpeverde.
Stavo per soffocare tenendo le risate!
Ti amo Moony, Sirius."
Consegnò il messaggio al gufo, che volò via sbuffando: non lo avevano ricompensato!

"Quindi, com'é questa ragazza?" Gli chiese il fratello Regulus, una volta che la madre ebbe rivelato alla famiglia che il figlio era fidanzato con una ragazza. Purosangue. Serpeverde.
"Già. Com'é?" Continuò Orion sorseggiando una zuppa. Credeva ben poco al figlio maggiore.
"Non molto alta. Capelli biondi sabbia e occhi nocciola. Ci siamo messi insieme tre mesi fa." Rivelò il moro con un sorrisetto malizioso sulle labbra sottili.
"Uhm- non mi ricordo nessuna famiglia inglese purosangue con una figlia del genere." Osservò Walburga.
"Infatti é francese! Si é trasferita qua da un anno e mezzo circa."
Ripose finendo il pasto, per poi correre di sopra.

Potete solo immaginare la faccia di Walburga quando suo figlio, nel bel mezzo di King Cross, prese per il colletto e baciò un ragazzo dai capelli color sabbia e gli occhi nocciola.
Grazie a Merlino non l'avrebbe più rivisto, dato che il ragazzo si trasferì dai Potter.

Ehi!
Volevo ringraziarvi, e mi sono presa la libertà di usufruire di questo spazio autrice.
Beh, GRAZIE.
Tutti i vostri commenti mi aiutano a continuare a scrivere, e siamo arrivati alle 5,63mila letture e alle
1,01mila stelline!
Oggi é stata una giornata fantastica, quindi ecco a voi un bel capitolo con finale felice! Niente depressione per voi, oggi!
Un abbraccio,

Sele

Wolfstar - one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora