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"Amico, tutto bene?" La domanda di James gli arrivò ovattata, appena udibile.
Sirius si stropicciò gli occhi e chiuse il getto d'acqua calda.
"Si, tutto ok. Io... stavo pensando. Dammi due minuti." Rispose.
Normalmente James gli avrebbe urlato un qualcosa come 'wow Sir, non pensavo che un appuntamento con la tua mano destra durasse così tanto', ma quella volta ci furono solo un attimo di silenzio ed un sospiro.
"Okay... ti aspetto in sala. Io- nulla, dopo."
Sirius buttò la testa contro le piastrelle della doccia e chiuse gli occhi, aprendo nuovamente l'acqua per farla mischiare con le lacrime che gli bagnavano il viso.
Avrebbe tanto voluto sciogliersi e scorrere via.
Non sopportava più tutta quell'ansia, tutto quel senso di oppressione totale che gli pesava sul petto.
Remus lo stava tradendo. Ne era sicuro, certo. Remus lo stava tradendo con quel ragazzo Corvonero, quello bello, con gli occhi azzurri, coi capelli ordinati e le lentiggini. Quel maledetto e perfetto e irritante Max.
Così diverso da Sirius, accidenti.
Non li aveva mai beccati, ma li trovava spesso a confabulare in qualche angolo. E, per Merlino, appena Sirius si avvicinava loro smettevano subito e facevano finta di niente!
Gli faceva così male... si sentiva preso in giro.
L'idea che il suo Remus non fosse più suo lo devastava, gli veniva così tanto da piangere.
Chiuse l'acqua della doccia e prese l'asciugano, si frizionò i capelli e poi si asciugò alla meno peggio.
Fece per riprendersi i vestiti, appesi fuori dalla porta della doccia, ma questi erano spariti.
Sirius imprecò e digrignò i denti. Il tempo di sbattere le palpebre che si trovò davanti una fluttuante camicia nera a piccole righe bianche e un paio di pantaloni neri. Tutto profumato e pulito.
Strano e sospetto. Sopratutto decisamente tanto sospetto.
Che fosse uno scherzo di James? O forse dei Serpeverde?
Sarebbe uscito dal bagno nudo, ma l'ennesimo richiamo per "atti osceni" avrebbe intaccato eccessivamente la sua posizione agli occhi dei professori. Non che gli importasse più di tanto, ma Remus l'avrebbe stressato per mesi... forse.
Già, alla fine lo tradiva! Perché mai Remus avrebbe dovuto interessarsi del fidanzato a cui metteva le corna?
Sbuffando, mise camicia e pantaloni. Attese qualche secondo, ma non successe niente. Anzi, gli indumenti non stavano nemmeno tanto male abbinati ai suoi stivaletti in pelle.
Legò i capelli e si incamminò verso la sala comune.

James non stava più nella pelle: Sirius di sicuro sarebbe morto... no beh morto no, però sarebbe svenuto!
"Sta arrivando!" urlò quando lo vide sbucare dalle scale "Spegnete le luci!"
Remus, intanto, poco distanza dall'ingresso della sala comune, sudava freddo. Il colletto della camicia sembrava volerlo strozzare.
Si passava da una mano all'altra la scatolina di velluto nero rischiando di farla cadere per quanto tremava.
"James, Peter, e se mi dice di no? Io ci muoio! E poi Max ha fatto tanta fatica a farsi recapitare via gufo..."
"Sta zitto, per l'amor di Merlino, arriva!" Lo riprese James.
Peter alzò un sopracciglio: sembrava che tutti stessero diventando pazzi!

Mi hai fatto cambiare come persona, hai scavato nella mia anima, mi hai migliorato e mi hai tirato fuori dal mio guscio.
Sei stato un amico di cui fidarsi, con cui ridere, con cui essere dannatamente felice. Sei stato una spalla su cui piangere, un appiglio per quando mi sentivo le ossa spezzarsi.
Sei stato il mio salvatore, quello che mi consolava quando la notte mi svegliavo urlando per gli incubi.
Hai dormito ai piedi del mio letto, hai dormito con me, abbracciato a me. Non mi hai mai lasciato solo.
Ci sei sempre stato.
Sei stato davvero uno dei migliori amici che potessi desiderare e beh, sei diventato anche il mio fidanzato. Mi hai fatto credere in me e nell'amore.
Sei semplicemente perfetto, la mia metà esatta! Penso ti verrà da vomitare, dopo questo monologo, ma... 

"... Sirius Black, amore della mia vita" incalzò Remus, il tono un po' titubante e scosso dall'emozione "vuoi-vuoi sposarmi?"
Sirius si sentì mancare.
Fece un passo avanti, cadde sulle ginocchia e si coprì il viso con le mani mentre le lacrime gli bagnavano le guance.
"Pensavo mi stessi tradendo e invece mi vuoi sposare, stupido- stupido cretino!"
Remus rimase interdetto, la scatolina ancora aperta e con l'anello all'interno. Che cosa stava blaterando Sirius? Non lo avrebbe mai e poi mai tradito!
"E si, si che ti voglio sposare! Si!" Continuò Sirius. La sala esplose in un boato.
Remus sbatté le palpebre, singhiozzò e si buttò addosso al suo ragazzo baciandolo. Per poco non finirono entrambi a terra.
Remus fece cadere l'anello tre volte prima di riuscire a infilarlo al dito di Sirius.
Tutto a un tratto, si sentì un urlo femminile e i due ragazzi, ancora in ginocchio, si girarono verso i loro amici.
Una Lily sull'orlo del collasso cercava di non far cadere a terra rovinosamente un James svenuto.
Sirius e Remus si guardarono negli occhi, scoppiarono a ridere e si baciarono nuovamente.

Mai Hogwarts vide proposta più sincera, più discussa, più odiata e più amata di quella.

ANGOLO AUTRICE:
Ehm, ciao?
Non so chi sia rimasto, chi mi stia ancora aspettando, chi legga ancora questa raccolta. Ormai è da... inizio Novembre che non aggiorno.
Non avevo più ispirazione, non riuscivo più a scrivere su di loro.
Oggi per caso ho notato una cosa: siamo primi.

Siamo primi nella classifica Wolfstar

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Siamo primi nella classifica Wolfstar.
E wow, dopo così tanto che non scrivo mi chiedo come sia possibile.
Questa cosa, anche se mi ha stupita, mi ha dato una carica assurda e ho finalmente completato questa bozza, lasciata incompleta da mesi e mesi.

E nulla, grazie. Grazie mille.

Ne approfitto per chiedervi come state e come va questa quarantena.
Non so se questo sia un ritorno, un episodio sporadico o non so. In ogni caso, grazie comunque a tutti.

Sele

Wolfstar - one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora