Sirius trattenne il respiro spezzato che minacciava di uscirgli dalle labbra mentre quella bacchetta nodosa e pronta a ucciderlo gli premeva sulla gola.
Deglutì rumorosamente, a vuoto, la bocca troppo secca dopo aver urlato tutti quegli incantesimi e aver corso tra gli alberi di quella foresta scozzese per tutta la notte. L'avevano catturato all'alba, dopo che si era diviso da Remus, una maledizione l'aveva colpito violentemente alle spalle mentre si proteggeva da un lampo di luce verde.
Scannerizzò la stanza in fretta, gli occhi grigi che saettavano da un lato all'altro. La cella con le sbarre, le scale sia alla sua destra che alla sua sinistra. Una che portava verso la superficie, l'altra ancora più in profondità. Se si concentrava poteva sentire delle urla disumane provenire da quella tetra scala: con tutta probabilità portava alla sala adibita alla tortura.
Sirius sperò - egoisticamente - che ne avessero ancora per molto con quella povera donna che stavano interrogando. Pregò silenziosamente che non fosse Marlene, la quale era andata con lui e Remus in quella che doveva essere soltanto una semplice missione di rinforzamento delle barriere protettive la sera precedente.
Quando erano Apparsi vicino alla foresta avevano però trovato la spiacevole sorpresa: le barriere completamente distrutte e due Mangiamorte a attenderli. Si erano occupati dei due in fretta, ma poi altri Mangiamorte erano spuntati tra gli alberi e - in minoranza numerica e con un potente incantesimo di Anti-Apparizione intorno a loro - si erano trovati a correre il più in fretta possibile, cercando disperatamente di superare il confine dell'incantesimo prima di essere catturati.
Un moto di agitazione si diffuse improvvisamente per la stanza, mettendo all'erta Sirius e portando il Mangiamorte che lo sorvegliava a spingere ancora di più nella sua gola la bacchetta.
Un uomo imponente scese dal piano superiore e per un solo istante un raggio di luce illuminò la stanza. Uno dei tre individui mascherati presenti gli corse subito incontro, ansimando. Se si ascoltava attentamente si poteva riconoscere in quei rantoli il tremore della paura più cieca.
"Abbiamo Black, signore. McKinnon è riuscita a superare le barriere Anti smaterializzazione mentre Robertson la afferrava, ma quest'ultimo non è mai tornato indietro quindi presupponiamo che non abbia avuto la meglio" disse velocemente, inchinandosi ai piedi del suo superiore.
"E l'altro?" tuonò l'uomo di tutta risposta, per niente soddisfatto e chiaramente irritato dall'incompetenza dei suoi sottoposti. Questa volta ci fu silenzio, almeno finché quello che aveva Sirius sotto tiro non si schiarì la voce.
"Non abbiamo... Lupin, signore. Non ha superato le barriere, abbiamo controllato, ma non riusciamo a trovarlo da nessuna parte. Chi lo inseguiva non è tornato alla base."
L'aria sembrò gelarsi. Tra i Mangiamorte era ormai di comune conoscenza che Sirius e Remus erano una coppia infallibile e avere uno tra le mani senza la sicurezza che l'altro fosse stato catturato o ucciso era come mettersi un bersaglio luminescente in testa. Inoltre, se Black era impulsivo fino al fondo della sua anima, l'atroce calma e freddezza di Remus Lupin potevano essere molto più pericolose.
Sirius si lasciò scappare un sorriso, poi scoppiò a ridere, lo sguardo fisso sul terzo Mangiamorte, quello che non aveva ancora fiatato. Si sentì uno stupido a non aver notato prima che la bacchetta che stringeva tra le mani ossute, impugnandola con quelle dita lunghe e affusolate che conosceva bene, era assai familiare.
Remus sorrise compiaciuto sotto la maschera da Mangiamorte, poi alzò la bacchetta e con un gesto fulmineo mise fuori gioco sia il "capo" sia il poveretto ai suoi piedi. Marlene comparve dalle scale di sotto in quel secondo, in perfette condizioni e con la gola un po' provata per aver finto quelle urla per così tanti minuti. Sirius si ritrovò in piedi e con la sua bacchetta in mano in pochi secondi.
"Sono meno di una decina di sopra, totalmente ignari di cosa è accaduto qua sotto e decisamente esausti. Pronto?" sussurrò Remus a Sirius, dopo averlo baciato vigorosamente almeno cinque volte e essersi accettato che il suo futuro marito stesse discretamente bene.
Sirius strinse la mano libera di Remus e annuì, sorridendo sghembo mentre i capelli biondi di Marlene sparivano sotto il cappuccio nero della veste da Mangiamorte.
Si va in scena.
STAI LEGGENDO
Wolfstar - one shot
Fanfiction"Piccola" raccolta di ff Wolfstar. Perché quella tra Remus e Sirius non è mai stata solo una semplice amicizia. Aggiornamenti irregolari, dettati puramente da quando mi sento ispirata. Si consiglia di leggere prima le os dalla 130 in poi, che consid...