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Quando avevano scoperto la malattia, si erano lasciati.
Remus non ce la faceva proprio a vedere Sirius in quelle condizioni.
Lui, così pieno di vita e amante della stessa, costretto a sdraiarsi a letto spesso, a zoppicare, ad avere il fiatone per una rampa di scale.

Quando erano tornati insieme, Sirius era l'ombra di se stesso.
Per Remus fu un tuffo al cuore.
"Come stai?"
Si guardarono.
"Mi sei mancato."
Non rispose a quella domanda. Mai.

Quando la malattia era peggiorata, obbligando Sirius a prendere farmaci più forti e aggressivi, Remus aveva visto il suo uomo sgretolarsi tra le sue mani.
L'aveva sentito piangere la notte, urlare dal dolore e tremare prima che il sonno lo cogliesse a tradimento.

Quando si era inginocchiato davanti a quel magro corpo distrutto, aveva visto la luce accendersi negli occhi stanchi.
"Mi vuoi sposare?"
"Remus, cosa stai dicendo? Mi vedi?"
"Sei bellissimo. Sposami."
"Si."
Era iniziata una rinascita.

Quando la situazione si stava risollevando, piano piano, Remus aveva indossato il suo smoking bianco e aveva baciato Sirius promettendogli amore eterno.
Non avrebbe mai smesso di lottare. Nessuno dovrebbe mai smettere di lottare, stringere i denti e andare avanti.

Quando, dopo due anni, i valori erano rientrati nei limiti, Remus aveva creduto di impazzire dalla gioia.
"Amore?"
"Si?"
"Mi hai salvato."
Sirius sorrise.
Aveva fatto male.
Tanto.
Era stato difficile.
Troppo.
Aveva sperato in una morte veloce.
Non c'ere stata.
Aggrappato al braccio di suo marito, capì che insieme sarebbero stati invincibili.
Si erano ripresi le redini della loro vita.

Non arrendetevi mai.

Wolfstar - one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora