La melodia continua della radio si sentiva appena, celata dal ticchettio della pioggia sui vetri.
Delle lunghe tende coprivano la finestra, lasciando la stanza in penombra: si potevano appena delineare i contorni di una libreria e delle chitarre appese al muro. Al centro della camera, un letto a baldacchino.Remus rotolò sopra Sirius mugugnando qualcosa e allungò una mano verso il comodino, accendendo la piccola abat-jour.
"Ciao" sussurrò appena, posando le labbra su quelle del marito.
Sirius non aprì gli occhi e si limitò a poggiare una mano sulla schiena di Remus, come a fargli una carezza.
"Amore, apri gli occhi..." sbuffò Lupin, strofinando il naso contro la guancia di Sirius "daiii, non farmi alzare da solo!"
Sirius continuò ad ignorarlo.
Remus alzò gli occhi al cielo e si arrese, appoggiando la testa contro il petto del compagno.
Sentiva i battiti del suo cuore, lo rilassavano sempre. Poteva sembra stupido ma, dopo tutto quello che avevo passato, quel rumore era così rassicurante e veritiero. Il suo Sirius era vivo ed era lì con lui.
Remus aspettò ancora qualche minuto. Poi, stufo di sentirsi surclassato da una dormita, si alzò dal letto maledicendo Sirius.
"Sirius Black- Lupin, so che mi senti, ora andrò a fare colazione e non ti farò il caffè! Perché non te lo meriti!"
Sogghignando, fece un passo avanti. Poi due mani, con le unghie smaltate di nero, lo agguantarono per la maglia del pigiama.
"No, ti prego, toglimi tutto ma non il caffè."
urlò un Sirius disperato "... e poi va beh non togliermi il tuo amore, il tuo essere così carino, il tuo tea delle cinque, la torta al cioccolato che ti viene sempre così buona..." iniziò ad elencare Black, decidendo di mettere finalmente piede fuori dal letto e legandosi i capelli in uno chignon disordinato.
Continuando a blaterare, seguì un Remus già sull'orlo della crisi isterica giù per le scale, fino in cucina.
"... e poi non togliermi le sigarette, la musica, oh sì anche le tue melense canzoni con la chitarra classica..."
Remus mise sul fuoco la moca per il caffè e l'acqua per il suo tea mattutino. La voce di Sirius stava decisamente diventando irritante, sopratutto perché iniziava a somigliare fin troppo a quella di un bambino iperattivo e invadente di cinque anni.
"Amore hai dormito sta notte?" Chiese tutto a un tratto Remus, dubbioso: quando non dormiva, Sirius diventava davvero insopportabile.
"No, ieri ho voluto provare la bevanda strana che ci ha portato Harry dal mondo babbano e mi ha dato un sacco di carica! Mentre tu dormivi, ho scritto un paio di versi, ho pulito il ripostiglio, sistemato la cameretta di Ted" prese fiato "che davvero, da quanto è grande la lascia così disordinata! Avremmo dovuto obbligarlo a pulirla, prima di farlo andare a dormire da James e..."
Remus optò per un bacio, più che per una padellata in testa, per zittire il marito.
Se non altro, funzionò: Sirius smise di sproloquiare e si limitò a fissare le labbra arrossate di Lupin con sguardo ebete.
"Oh per Merlino, almeno sei zitto!" commentò finalmente Remus, alzando le braccia verso l'altro come a ringraziare una divinità.
Sirius alzò un sopracciglio e sfoggiò il suo sorriso più seducente: "beh, dato che oggi sono così loquace, che ne pensi di farmi stare zitto tu? Teddy non c'é."
Remus scosse la testa, spense i fornelli e si avventò su quel cretino sexy di suo marito.
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Wolfstar - one shot
Fanfiction"Piccola" raccolta di ff Wolfstar. Perché quella tra Remus e Sirius non è mai stata solo una semplice amicizia. Aggiornamenti irregolari, dettati puramente da quando mi sento ispirata. Si consiglia di leggere prima le os dalla 130 in poi, che consid...