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É passato poco tempo dall'ultima os, ma la stessa personcina che mi ha dato l'idea per scrivere quella che leggerete mi ha pregata di aggiornare.
Non so se sia semplice voglia di lettura o ci sia sotto qualcosa di più, ma ti dedico comunque questa os.
Buona lettura a tutti.

"Grazie e buona fortuna!"
Quello fu di ciò che disse James a Sirius e Remus prima di partire per una vacanza con Lily.
Il piccolo Harry, stretto tra le braccia del padrino, scalciava per scendere.
Aveva due anni ed era terribilmente adorabile. E non solo...

Remus guardò inerme Harry mentre quest ultimo tentava di prendere le caramelle dalla ciotola in cristallo che c'era sopra il comodino d'entrata e la faceva rovinosamente cadere a terra. uscendone poi indenne.
"Reparo." Mormorò allo stremo delle forze il suo ragazzo Sirius, puntando la bacchetta contro la ciotola.
Harry era lì da sole otto ore e aveva già fatto davvero troppi danni.
"Forza, piccolino, a nanna."
Gracchiò il biondo alzandosi dalla sedia e prendendo da sotto le ascelle il bimbo, che buttò fuori il labbro.
"No. Non piangere."
Tremolio delle guance paffute.
"No. Ti prego."
Occhi che si celano di lacrime.
"Non piangere Harry, dai. Non piangere."
Presa di fiato tattica.
"Nooooo."
Il timpano di Remus partì allegramente e definitivamente per Timpanolandia appena un urlo isterico lo trafisse.
Ma quel bambino quanto fiato aveva nei polmoni?!
"Non voglio andare a nanna!"
Gridò ancora il piccolo, scalciando furiosamente e piangendo. Grossi lacrimoni gli solcavano le guance arrossate.
"Non voglioooooooooo." Continuò pestifero.
Un piedino del bambino, durante un calcio alla massima potenza, colpì Remus Jr e il suo amico Testicolo Sinistro in pieno.
Sirius accorse e prese al volo il bambino prima che questo toccasse il suolo, lanciandosi in scivolata.
Remus, intanto, si era accasciato su sé stesso tenendosi le mani a coppa davanti al pacco.
"Porca Morgana..." Esalò sentendo la testa pulsare ed un senso di nausea pervadergli lo stomaco.
"Amore, tutto bene?" Osò domandare il moro. All'occhiataccia del fidanzato scappò a gambe levate verso il piano superiore.
"Adesso lo zio Sirius è qui e ti racconta una storia, va bene?"
Harry annuì, felice.

Tre ore, venti fiabe, trentacinque imitazioni e centosei bestemmie mal congegnate dopo il piccolo Potter dormiva sereno nel lettino.
Sirius si strascinò in stanza a fatica, dove ad aspettarlo c'era un Remus appallottolato.
"Amore? Sei tu?"
"Si, Moony. Dormi."
Silenzio.
"Sai, anche se ci ha fatto dannare mi è piaciuto curare Harry."
Sirius, che aveva un sonno tremendo, scosse solo il capo in segno d'approvazione.
"Sai, Sir, mi è venuta voglia di avere un figlio tutto mio..."
Black spalancò gli occhi.
"Davvero?"
Remus si girò verso di lui.
"Si..." Pigolò.
Silenzio.
"Sarà Grifodoro, me lo sento!"
Remus sorrise.
"Chi lo dice, magari sarà un piccolo Corvonero!"
Scoppiarono a ridere.

Wolfstar - one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora