Capitolo 4

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Stavo prendendo qualcosa di pronto che avevo portato da casa per fare colazione, mentre Nick e Louis si stavano cambiando.

-"RAGAZZIII" Nick aveva urlato così forte da farmi sobbalzare.

Mi avvicinai subito a lui, come del resto fece Louis.

-"Cosa? Dove? Che succede?"

-"Louis, capisco che hai i tuoi bisogni, e anche se ieri sera avete scopato con me vicino che dormivo, non mi sono lamentato. Ma Louis...NON SULLE MIE SCARPE!"

Disse sventolando in aria con il pollice e l'indice il preservativo usato da Louis.

-"Nick, tutte queste urla per quello. Non l'ho mica visto dove lo avevo tirato ieri sera, avevo altro a cui pensare." mi fece l'occhiolino. Io abbassai lo sguardo.

-"Non fatelo mai più a meno di cinque metri da me, ragazzi." disse guardandoci male.

-"Non lamentarti, sei tu che hai voluto seguirci per forza. Potevi restare a casa, lontano da ogni forma di attività sessuale."

Nick tirò via il preservativo facendo una smorfia.

-"Che facciamo adesso?" chiesi a Louis.

-"Ti ho già detto che non puoi fare domande. Io decido, tu esegui."

Mi allontanai da lui, sedendomi vicino ad un albero. Mi sentivo inutile. E lo ero. A Louis servivo solo per divertirsi.

I ragazzi iniziarono a togliere le tende così capii che dovevamo andare via. Non capivo i cambiamenti d'umore di Louis. Si mostrava dolce e simpatico e un attimo dopo era antipatico e insopportabile. Bah.

-"Harry, vuoi stare sotto un albero tutto il giorno o vieni con noi?"

Sinceramente preferivo l'albero, ma non avevo molta scelta. Mi alzai e li raggiunsi in silenzio.

-"Ora raggiungiamo in auto la baita di Louis." mi avvertì Nick. Io annuii e gli sorrisi.

Entrai in auto nei sedili posteriori, i ragazzi posarono tutto nel bagagliaio e poi entrarono, accendendo il motore. 

-"Adesso avrai qualcosa da fare, Harry. Non ho camerieri nella baita." disse Louis, guardandomi dallo specchietto retrovisore.

-"Bene..."dissi quasi sussurrando.

Arrivammo alla baita. Scesi dall'auto ed entrai dentro. Wow, era molto più bella e grande di tutta casa mia.

-"Adesso prepara il pranzo." mi disse Louis e mi suonò come un ordine.

Ma chi si credeva di essere?

-"Potresti chiedermelo con un po' più di dolcezza..." farfugliai andando verso la cucina. Louis mi tirò a se'.

-"Tu sei il mio schiavo, posso ordinarti tutto ciò che voglio." così dicendo mi lasciò andare.

Ero il suo schiavo, aveva ragione. Eppure, per un momento, avevo pensato che potessimo essere amici, ma mi sbagliavo.

Iniziai a cucinare qualcosa e Nick entrò in stanza.

-"Tutto ok, Harry?"

-"Si..."

-"Dai, ti aiuto."

-"Non c'è bisogno, Nick, davvero, sta con Louis." 

-"Mi piace cucinare, nessun problema." mi sorrise.

-"Sicuro che vada tutto bene? Mi sembri triste..." disse mentre prendeva una pentola. 

-"Mi dispiace solo essere trattato da Louis come un oggetto, Io vorrei che mi considerasse magari un amico..."

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