Era già mattina. Aprii lentamente gli occhi abituandomi alla luce proveniente dalla finestra aperta, Louis doveva già essere sceso al piano di sotto. Insomma, si era mai fatto trovare con un ragazzo il mattino dopo? No.
C'era il suo odore ovunque in quel letto. Presi un lembo del lenzuolo che mi copriva e avvicinandolo al mio naso lo odorai sorridendo...era così buono, non era il profumo del suo dopobarba ma era quello della sua pelle e mi faceva impazzire.
-"Perché annusi le coperte? Dovrei lavarle?"Mi girai velocemente notando che Louis era accanto a me e mi guardava confuso.
-"Louis." mormorai. "Che stai facendo a letto?"chiesi, non aspettandomi che lui fosse accanto a me.
-"Ti guardavo dormire..." sussurrò, i miei occhi si aprirono più del solito alle sue parole.
-"Oh, emh...n-no le coperte sono p-profumate..." balbettai imbarazzato e confuso nello stesso tempo.
-"Se ti piace l'odore chiedi a Luana che tipo di prodotti usa, io no ne ho idea." disse, sorridendomi. Lui era lì con me e mi stava guardando dormire. Voleva farlo. Ero così confuso, il suo gesto mi aveva sorpreso.
-"Perché mi guardavi?" mormorai, assottigliando lo sguardo.
-"Perché mi piace vederti dormire. Sei tranquillo, sorridi, sei anche più carino del solito..."
-"Oh, g-grazie..." abbassai lo sguardo, arrossendo leggermente. Ero solito farlo troppo spesso, facevo troppo spesso entrambe le cose.
-"Ricordi ciò che mi hai detto ieri sera?" chiese, quasi entusiasta, mordendosi il labbro inferiore.
-"T-Tu ricordi qualcosa di ieri sera?" non volevo ricordasse cosa gli avevo detto a letto.
-"Ricordo tutto. Prima non ricordavo, adesso sono lucido. Mi dispiace per ciò che stavo per farti nel bagno...io non volevo. E magari da sobrio potevamo anche farlo ma così...mi dispiace." disse piano, restai ancora più sorpreso per le sue scuse.
-"Non fa niente, eri ubriaco, Louis." scossi leggermente la testa.
-"Ma tu no. Hai detto che oggi avremmo fatto sesso."Non mi piaceva quella parola...sesso. Amore, suonava meglio. Sesso era un rapporto senza legami, senza sentimenti.Ma il nostro era...sesso.
-"Si, emh dopo...andiamo a fare colazione?" chiesi, speranzoso di un suo 'si'.
-"Si, andiamo, ma prima forse è meglio vestirci. Sai, non vorrei traumatizzare Nick. A lui non piacciono le persone in intimo. O nudi o vestiti. Niente vie di mezzo." annuii ridendo.
Dopo essere pronti scendemmo in cucina. Nick era già lì, ad aspettarci, probabilmente.
-"Io ho già fatto colazione, dov'eravate voi due?" chiese, stranito, aggrottando le sopracciglia.
-"Stavamo parlando." rispose, freddo, Louis. A volte non capivo perché si comportava in quel modo con Nick, insomma, lui non gli aveva fatto nulla.Ci sedemmo a tavola, Nick uscì dalla stanza,farfugliando qualcosa e lasciandoci soli. Louis mi guardò per qualche secondo, prima di parlare.
-"Sai, mi sono anche ricordato di quel tipo, emh..." finse d non ricordarsi il suo nome, sapevo che stava fingendo mentre alzava gli occhi al cielo.
-"Damian?" conclusi la sua frase, poiché avevo capito che non avrebbe pronunciato quel nome.
-"Si, Damian." sputò fuori, acido. Un'altra cosa che non capivo era la sua insensata gelosia. Io e Damian stavamo solo parlando, la sera prima; mi stava semplicemente tenendo compagnia. E, poi, perchè era geloso?
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Mine (Larry version)
FanfictionMa, quando lo guardava, lui sapeva che quegli occhi color del cielo nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui no...