Capitolo 8

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Stavo guardando la televisione, in realtà non seguivo realmente il programma trasmesso, volevo solo distrarmi da tutto questo. Quando Louis si avvicinò a me, sedendosi sul divano, sussultai.

-"Come stai?" chiese, sembrava quasi pentito. Ma sapevo come poteva essere, come sapeva fingere e nascondere ciò che provava.

-"Benissimo." non lo guardai negli occhi, sia perché non sarei riuscito a sostenere il suo sguardo, sia perché non meritava la mia attenzione.

-"Ho esagerato?"

-"No." mentii. Che razza di domande erano?

-"N-Non volevo, Harry. Non volevo." mormorò, corrugai le sopracciglia, chiedendomi se fosse davvero pentito e dispiaciuto per i precedenti gesti.

-"Lascia perdere." dissi piano, alzandomi dal divano, per andare via, lontano da lui. Per fortuna, Nick era tornato e potevo andare a rifugiarmi da lui. La mano di Louis avvolse il mio polso, tirandomi verso di lui, mentre le sue braccia si avvolsero al mio corpo, lasciandomi sorpreso per il suo gesto.

-"Cazzo, no. Mi dispiace, non volevo farti del male, te lo giuro, solo, mi hai fatto arrabbiare talmente tanto..." farfugliò, stringendomi più forte, sembrando davvero preoccupato e dispiaciuto per me. "Ti fa male qualcosa?" chiese, ed io annuii.

-"Mi fa male tutto." confessai, abbassando lo sguardo per quanto potessi, dato che sembrava non volermi lasciare.

-"Non so davvero cosa dire, non volevo dire quelle cose, non le pensavo,non sei una puttana, Harry." Sussurrò, poggiando il mento sulla mia spalla.

-"Louis, n-non fa niente." ammisi, era davvero pentito e, viste le sue buone intenzioni, non mi restava di perdonarlo e metterci una pietra sopra, di nuovo. Louis sospirò, come se si sentisse in colpa.

-"Te la senti di uscire?" insistette ancora,non capivo davvero perché non voleva lasciarmi in pace. Non sembrava nemmeno lo stesso Louis.

-"Davvero?" i miei occhi incontrarono velocemente i suoi, chiedendo la conferma di ciò che avevo sentito;infondo, la proposta di uscire non era male.

-"Davvero." mi sorrise, allontanandomi dal suo corpo, mentre mi guardava dolcemente. Presi in fretta la mia giacca prima di uscire e seguirlo, entrando in auto. Poiché eravamo in baita, in montagna, impiegammo davvero molto tempo per tornare in città.

Gli camminavo accanto per le vie di Londra, volevo visitare quella città da sempre. L'Inghilterra mi aveva sempre affascinato, soprattutto la sua capitale. Era tutto così fantastico, gli edifici, la gente, perfino le strade erano diverse. Mi sembrava di essere in un film, un video musicale o qualcosa del genere. Però, avrei preferito stare in Italia che visitarla in quel modo.

-"Vieni." La mano di Louis strinse la mia e una scarica elettrica percorse tutto il mio corpo. Non sapevo perché, forse era semplicemente paura.

Ci sedemmo su una panchina, davanti l'entrata di un parco. La gente passava senza guardarci, mi sembrava essere uno spettatore di quella scena. Né io né Louis sapevamo cosa dire, tra noi c'era silenzio, un imbarazzante silenzio.

-"Sognavo da sempre di venire a Londra." cercai di intraprendere una conversazione decente con lui. Forse la prima che avessimo mai avuto.

-"Si, è una bella città." sospirò, spostando lo sguardo su una signora che teneva per mano una bambina, la quale indicava un giocattolo che voleva comprato, esposto nella vetrina di un negozio.

-"Louis...tu credi davvero che io sia solo un ragazzino?" sputai fuori quella domanda, probabilmente mi fece tornare in mente ciò che Louis pensava di me.

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