Capitolo 14

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Eravamo appena arrivati, Louis era sul divano, con le mani tra i capelli, sembrava nervoso. E da quello che avevo sentito fuori potevo dedurre la causa. 

-"Louis, cos'è successo?" chiese Nick. 

-"Cazzo, quello stronzo vuole dei soldi. Ma gli ho dato tutto, non ho intenzione di pagare ancora." urlò. 

-"E allora non pagare, non può mica denunciarti, anzi, lo dovresti fare tu." Nick lo indicò, mentre io mi limitai a restare in disparte, in silenzio. 

-"Sai che non posso, ero un suo cliente. E poi quel bastardo avrà anche amici in polizia." Louis si alzò dal divano, venendomi incontro. 

-"Hai fame?" mi chiese con premura, ma anche con impazienza. 

-"No, ho mangiato qualcosa con Nick..." 

-"Bene, vieni in camera." mi trascinò con lui di sopra, stringendo il mio polso nella sua mano. Non voleva sfogare la rabbia su di me, vero? Andammo in camera sua e questo mi sorprese.

Louis non ha mai fatto entrare nessuno in camera sua, tranne Eleanor. 

Le parole di Nick continuavano a ripetersi nella mia testa. 

Perché io si? Perché mi portava in camera sua? 

-"C-Cosa vuoi fare?" la mia voce tremava, sapevo già la risposta. 

-"Nulla." si buttò sul letto, facendomi segno di seguirlo.Ok, non era definitivamente la risposta che mi aspettavo.Mi sdraiai con lui, osservandolo. Aveva gli occhi chiusi, forse per calmarsi. 

-"Va tutto bene, Louis?" 

-"Si...credo. Non lo so." mi rivolse un'occhiata veloce. 

-"Posso fare qualcosa?" 

-"No. Nick ti ha detto tutto,vero?" 

-"Non mi ha detto nulla. Solo chi era Stan. Perché avrebbe dovuto dirmelo?" in effetti non mi aveva mai parlato di questo, e io preferivo che lo facesse Louis, quando se la fosse sentita. 

-"Avanti, so che state insieme." 

-"Cosa? No!" 

Sono innamorato di te, idiota

-"Allora perché state sempre appiccicati, eh?" 

-"E' un ragazzo fantastico, ma siamo solo migliori amici." ripensai ad oggi, i sospetti di Louis non erano infondati. L'unico a non essersi reso conto dei sentimenti di Nick ero io... 

-"Ok, ci credo. Oh, se Nick ipoteticamente fosse il tuo ragazzo, posso possederti solo io, capito?" alzò un sopracciglio, guardandomi male.Alzai gli occhi al cielo. Perché doveva parlare del sesso? Perché? 

-"Come va' con quel ragazzo?" cercai di cambiare discorso. 

-"Quale?" chiese, confuso. 

-"Quello che ti piaceva, che hai conosciuto alla festa..." 

-"Ma io non ho...aah, queeeello! Beh, ho lasciato perdere, non avrei mai potuto conquistarlo." 

-"L'amavi?" 

-"Lo amo. Ma è diverso, te l'ho detto. Non posso farlo innamorare come faccio con gli altri. Con lui ci vuole romanticismo, dolcezza e io non sono il tipo." abbassò lo sguardo, mi sembrava triste. 

-"Solo per questo? Non puoi dimenticarlo solo perché no-" non mi diede il tempo di finire la frase.

-"L'ho fatto piangere. L'ho trattato male e ora credo che mi odi."

Mine (Larry version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora