LOUIS' POV
Non so cosa provavo, era una sensazione strana. Come se la mia vita dipendesse da una particolare cosa, come se, senza quella cosa non avessi motivo di rimanere qui. Come se avessi mille motivi per morire, ma solo uno per vivere, quella cosa.
Quella cosa per me, era Harry.
Senza lui mi sembrava di non essere nulla, di essere inutile, perché il mio scopo era quello di stare con lui, di proteggerlo da tutto il male che si celava nel mondo. Per questo odiavo così tanto essere costretto a stargli lontano. Eppure sembrava che tutto fosse contro di me, di noi, perché tutti cercavano di portarmelo via. Prima Lucas, poi Eleanor, adesso perfino i suoi genitori. E noi avevamo superato quelle mille difficoltà e ne stavamo affrontando altre. Il nostro amore ne era uscito illeso e lo avrebbe sempre fatto.
Ci dividevano solo pochi chilometri, pochi minuti di strada, dal mio hotel a casa sua, ma sembravano distanze incolmabili, era come se tra noi ci fossero mille barriere impenetrabili.
Mi trovavo nella mia stanza d'hotel, dov'ero tornato qualche ora prima insieme a Nick. Avevamo trascorso entrambi un pomeriggio magnifico, mi era piaciuto passare del tempo con gli amici di Harry, diversamente da come mi aspettavo. Io e Nick avevamo cenato qui, poi avevamo iniziato a guardare un programma in televisione, ma ovviamente non avevamo capito un granché.
Giravo il mio cellulare tra le mani, aspettando l'ora in cui sarei dovuto andare a casa del mio ragazzo. Mancava ancora un'ora, ma non vedevo l'ora di rivederlo. Non potevo vederlo e non era giusto, non ce n'era motivo. Sapevo che aveva anche bisogno dei suoi spazi, ma io avevo bisogno di stare con lui, di stare con lui tutto il tempo. Sbuffai pesantemente, gettando la testa indietro sul divano.
-"Tutto bene?" Nick mi guardò stranito, facendomi portare lo sguardo su di lui.
-"No. Credo che andrò prima a casa di Harry." ammisi, pensando che non ci sarebbero stati problemi se avessi anticipato di un'ora. Non avevo neanche voglia di andare in discoteca, volevo semplicemente rimanere con lui a guardare un film, magari a casa sua. Desideravo passare un'altra serata romantica solo tra noi due.
-"Non ti avevo mai visto così legato ad una persona, intendo." disse Nick sorridendo appena. Io sbuffai per la seconda volta.
-"Smettila di fare lo sdolcinato, okay?" mi lamentai alzandomi dal divano. Odiavo il modo in cui mi guardava, troppo dolce e comprensivo.
-"Louis, qui lo sdolcinato sei tu." rispose retorico, ridacchiando. Mi aveva appena dato dello sdolcinato, era incredibile.
-"Io non sono uno sdolcinato." mi difesi, prendendo la mia giacca nera per poi cercare le chiavi della porta.
-" Uh, io direi che lo sei." rise. Scossi la testa uscendo dalla porta prima che facesse una delle sue solite battute su quanto io fossi 'tenero e romantico'. Erano aggettivi che ormai mi ripeteva continuamente. Non ero un tipo romantico, ma con Harry mi veniva naturale avere questo comportamento, almeno adesso.
Entrai nella mia auto temporanea, una BMW nera; adoravo già quella macchina, mi ci sarei abituato presto. Erano le dieci, ma quando arrivai a casa di Harry le luci della camera dei suoi genitori erano accese, quindi pensai che fossero già lì. Bussai un paio di volte sulla porta prima di vedere un paio di occhi verdi che sbirciavano fuori dalla finestra. Quando il suo sguardo incrociò il mio, Harry fu sorpreso di vedermi, guardandomi stranito. Gli feci un cenno con la mano prima che lui venisse ad aprirmi.
-"Cosa ci fai qui?" sussurrò preoccupato, ma prima che potesse continuare, premetti le mie labbra sulle sue, oltrepassando la soglia della porta per poi chiuderla dietro di me.
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Mine (Larry version)
Hayran KurguMa, quando lo guardava, lui sapeva che quegli occhi color del cielo nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui no...