Capitolo 49

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P.O.V. LOUIS

Quanto tempo era passato ? Erano ore, ormai, che ero in macchina, non sapendo ancora dove fossi diretto. Volevo solo allontanarmi da tutti, dalla realtà, non m'importava di perdermi. Mi ero già perso da molto tempo, avevo smarrito la strada giusta da anni. E non sapevo più come tornare, non vedevo la luce alla fine del tunnel in cui mi ero smarrito. Non sapevo neanche se avesse, in realtà, una fine. O forse, non ero semplicemente destinato a trovarla. Vagare nell'oscurità senza una via d'uscita, senza uno spiraglio di luce a cui aggrapparmi, forse era questo il mio vero destino. Nessuno poteva salvarmi, li avrei fatti perdere insieme a me, non ne sarebbero più usciti. Tutti quelli che volevano salvarmi, che vedevano qualcosa  di buono in me, andavano via dopo aver visto che genere di persona fossi in realtà. E se non scappavano, venivano investiti dall'oscurità. Distrutti, per colpa mia. 

Non volevo questo per lui, non lo meritava. Aveva cercato di salvarmi da qualcosa che non conosceva, che neanche io conoscevo. Aveva cercato di combattere dei demoni che mi tormentavano da troppo tempo, per essere scacciati. Mostri più grandi di lui, che non avrebbe potuto vincere. Non avrebbe dovuto iniziare quella battaglia, non avrei dovuto permetterglielo. Aveva perso, prima di iniziare. Ormai ero uno di loro, mi ero arreso tempo fa e non c'era più nessuna speranza per me, per la mia anima. Ma, per la sua c'era ancora quella luce che dentro di me si era spenta da troppo tempo. E lui non avrebbe dovuto lasciarla andare, l'avrei aiutato a non lasciarla spegnere. Perché amare non significava tenere con se' una persona, significava proteggerla, desiderare il meglio per lei. E, io, per Harry, desideravo il meglio, che non ero io. Eravamo troppo diversi, lui era un angelo, io no. Avrei potuto tollerare un mondo di demoni per l'amore di un angelo, ma non potevamo semplicemente amarci. Un angelo e un demone non possono stare insieme, uno di loro vincerebbe l'altro. L'angelo farebbe rivivere il demone, il demone ucciderebbe l'angelo. Nel nostro caso, stavo vincendo io. E non l'avrei permesso.

Quei sogni, erano solo i miei sensi di colpa, altri demoni, che ogni notte riaffioravano, perché non riuscivo più a conviverci. Mi mettevano davanti una verità che non volevo ascoltare, una realtà che non volevo affrontare. Sapevo che le cose sarebbero cambiate se l'avessi fatto. L'avrei perso, per sempre. Non saprei sopravvissuto, ma, per una volta, non dovevo pensare a me. Lui sarebbe stato bene, sarebbe stato felice, davvero felice. Non potevo negargli la felicità, lo avevo già fatto per troppo tempo.

Scesi dall'auto, le strade erano quasi deserte, credevo che stesse per iniziare a piovere, le grandi nuvole grigie che stavano nascondendo il Sole non promettevano nulla di buono. Ma la pioggia era l'ultimo dei miei problemi, pioveva già da tempo sulla mia vita, la luce non la ricordavo quasi più. Camminai per qualche metro, prima di fermarmi ad ammirare una vetrina dov'erano esposti alcuni anelli. Sarebbe stato così facile entrare e comprarne uno, gli sarebbero stati benissimo tutti quanti. Ma avrei solo continuato a vivere nella consapevolezza di star distruggendo la sua vita, di continuare a farlo. Sognava una vita da favola, era la mia piccola principessa, e la meritava.Non come me, io non ero il suo principe, non lo sarei mai stato.

Perché la gente non cambia, non quella come me. Era stata tutta un'illusione, una meravigliosa illusione dalla quale c'eravamo lasciati ammaliare, per non aprire gli occhi alla realtà. Ma era finita, era finito tutto. Quanti progetti, sogni, promesse. Parole buttate al vento. Parole dette senza riflettere, promesse fatte sapendo di non poterle mantenere. Ero stato un egoista, ancora una volta. L'avevo ingannato, l'avevo rovinato.

Dovevo rimediare, non m'importava se questo mi avrebbe distrutto, non m'importava se sarei crollato definitivamente, non m'importava di niente, all'infuori di lui. L'amavo, Dio se l'amavo. Avrei fatto di tutto per lui, lo avevo detto mille volte, e questa sarebbe stata l'unica promessa che avrei mantenuto.

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